Classe sociale, disoccupazione e malattie croniche
a cura di a cura di Tiziana Li Ranzi, serv. di Epidemiologia ASLTO3, e Silvano Santoro, Dors

Diverse ricerche sulle diseguaglianze sociali mostrano che esiste un legame tra classe sociale di appartenenza e disoccupazione (gradiente sociale nella disoccupazione) e un legame tra classe sociale e salute (gradiente sociale nella salute). Sembra, inoltre, sussistere una relazione tra disoccupazione e salute (sia fisica che psichica) nonostante i meccanismi di questo legame non siano ancora chiaramente noti. È, quindi, la perdita del posto di lavoro che ha effetti negativi sulla salute? Sono le precarie condizioni di salute che determinano un basso status sul mercato del lavoro e aumentino il rischio di disoccupazione? Oppure entrano in gioco entrambi i meccanismi?

Lo studio trasversale condotto dal servizio di Epidemiologia dell’ASLTO3 ha voluto valutare come le patologie croniche siano coinvolte nella relazione tra classe sociale e disoccupazione.
La popolazione “fotografata” dallo studio trasversale è un campione rappresentativo degli italiani in età prossima al pensionamento (uomini tra 45 e 59 anni e donne tra 45 e 54 anni) i cui dati sono stati raccolti dall’indagine campionaria Istat "Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” (anno 2005).

Secondo i risultati dello studio, per gli uomini il rischio di disoccupazione sembra essere significativamente aumentato fra coloro affetti da malattie croniche mentre fra le donne non si osserva alcuna relazione tra patologie croniche e disoccupazione; la relazione è evidente, invece, se si considera lo status di casalinga.
Altri risultati interessanti sono che le occupazioni intellettuali ad alta qualificazione sono le meno esposte al rischio di disoccupazione, mentre le occupazioni manuali o poco qualificate sono quelle maggiormente a rischio probabilmente a causa della costante automazione del settore produttivo e dell’incremento della complessità in molte attività del settore dei servizi.

Per maggiori informazioni potete rivolgervi a:
Angelo D’Errico: angelo.derrico@epi.piemonte.it
Tiziana Li Ranzi : 322864@studenti.unito.it

L’intervento è descritto in maggior dettaglio nella scheda allegata.
Sono disponibili anche le slide della presentazione al “XXXIV Congresso Nazionale AIE”, tenutosi a Firenze dal 6 al 9 novembre 2010.


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