Attività fisica e sportiva, le buone pratiche europeea cura di Alessandra Suglia, DorsPubblicato il 16 Marzo 2011Aggiornato il 27 Novembre 2015Buone praticheIl progetto Euro Sport HealthLa selezione delle buone praticheLe buone pratiche italianeLe indicazioni per la praticaIl progetto Euro Sport HealthEuro sport health (dicembre 2009 - marzo 2011) è un progetto europeo coordinato dalla Provincia di Barcellona e si compone dei seguenti partner:- Università di Castilla-La Mancha, Spagna- Associazione delle Federazioni sportive di Budapest, Ungheria- Azienda USL della Valle d'Aosta, Italia- Città di Belfast, Irlanda del Nord Regno Unito- Organizzazione sportiva di Cipro, CiproL’obiettivo principale del progetto Euro Sport Health è la conoscenza e lo scambio di buone prassi nell'ambito della promozione della salute attraverso lo sport per tutti.Gli obiettivi specifici del progetto sono:- promuovere i benefici di salute derivanti dalla pratica sportiva e dall'attività fisica- favorire la partecipazione dei cittadini alle attività sportive come opportunità di attività fisica regolare- diffondere i valori sportivi come parte di uno stile di vita attivo- costituire una rete di territori per identificare e scambiare buone prassi- realizzare la Giornata dello Sport nei territori partecipanti.La selezione delle buone praticheEuro Sport Health ha pubblicato il report European Guide of Healthy Physical Activity and Sports Programs: Methodology and compilation of best practices.Il volume raccoglie le 37 buone pratiche europee di promozione dell’attività fisica e sportiva e ne descrive il processo di selezione. Il report è disponibile in lingua inglese sul sito del progetto Euro Sport Health (leggi e scarica il report).La selezione delle buone pratiche ha previsto la somministrazione di una griglia composta da 21 indicatori a un numero complessivo di 77 programmi/progetti sulla promozione dell’attività fisica e sportiva.La griglia è stata costruita da Fundaciò Carles Pi i Sunyer e Barcelona Provincial Council e analizza i seguenti aspetti generali e specifici:- intersettorialità- innovazione- riconoscimenti ottenuti progetto- trasferibilità- cura degli aspetti organizzativi e gestionali- realizzazione e gestione del processo di progettazione- obiettivi e attività di promozione della qualità della vita dei destinatari finali e intermedi- ricadute del progetto quali attività di valorizzazione, di partecipazione e di impatto sul contesto ambientale.Le buone pratiche italianeTra le buone pratiche individuate, vi sono otto progetti italiani rappresentanti i territori della Valle d’Aosta, del Piemonte e del Veneto.Le buone pratiche italiane, in ordine di graduatoria, sono:- Sport Santè – Azienda USL della Valle d'Aosta- SPOrt.SAno…la salute – Azienda sanitaria locale Torino 2- Intervento di promozione della salute fisica nel Centro di Salute Mentale di Verona Sud - ULSS 20 Verona- MAGIA. Movimento Alimentazione Gioco Iniziativa Amicizia - Azienda sanitaria locale Torino 4- Movimenti bancari o bancari in movimento? - Azienda sanitaria locale Cuneo 1- Chi si ferma è perduto - Azienda USL della Valle d'Aosta- Una giornata di sci di fondo - Istituzione scolastica di istruzione classica e artistica, ISICA, Aosta- La salute nel movimento – Comune di VeronaUna sintesi delle singole buone pratiche è descritta nel Report delle buone pratiche del progetto Euro Sport Health (leggi e scarica il report).I tre progetti piemontesi e i materiali da essi prodotti sono resi disponibili nella Banca dati dei progetti e degli interventi di prevenzione e promozione della salute (vai alla scheda del progetto SPOrt.SAno...la salute, MAGIA, Movimenti bancari o bancari in movimento?).Le indicazioni per la praticaDall’analisi dei programmi e dei progetti selezionati si evincono le seguenti indicazioni per la pratica:- l’analisi dei bisogni e delle caratteristiche della popolazione è una fase necessaria per la definizione degli obiettivi- l’efficacia degli interventi attuati dipende fortemente dal loro grado di risposta ai bisogni dei destinatari- i programmi e i progetti realizzati devono far parte di azioni di promozione della salute più ampie rivolte alla popolazione- la progettazione intersettoriale permette di raggiungere ottimi risultati- la realizzazione di azioni volte a incidere sia sulla salute che sulla qualità della vita ottengono maggiore successo- la progettazione e l’attuazione di buone pratiche richiede un forte investimento sulla formazione degli operatori che partecipano attivamente al processo di pianificazione e di realizzazione- i ruoli e le responsabilità di tutti gli attori sono da definire con cura, in particolare, rispetto alla definizione e nell’attuazione degli interventi organizzativi e ambientali- l’investimento nella comunicazione delle iniziative promosse nella comunità e dei risultati raggiunti è un compito prioritario per le istituzioni locali promotrici.TAG ARTICOLO