«A un certo punto…» prevenibilità e priorità degli infortuni mortali in edilizia: un’esperienza in Piemonte
a cura di Luisella Gilardi, DoRS

L’articolo di Pasqualini e collaboratori documenta alcune modalità efficaci di sfruttamento dei dati provenienti dai sistemi di sorveglianza.
In particolare nello studio sono analizzati i dati del sistema di sorveglianza degli infortuni mortali in Piemonte che è coordinato dall’ASL di Alessandria.

L’esempio più interessante riguarda l’analisi di 122 descrizioni di infortuni del comparto edilizia accaduti sul territorio regionale nel periodo 2002-2008.
Lo studio mostra che solo un quarto di quei 122 infortuni aveva delle caratteristiche tali per cui si sarebbe potuto evitare con un’ipotetica visita ispettiva effettuata il giorno prima dell’evento, mentre una buona parte di infortuni mortali (il 60%) non si sarebbe potuto evitare attraverso una tempestiva attività di vigilanza. Infatti, le situazioni, le attività o le lavorazioni, che hanno generato quest’ultima tipologia di infortuni, non erano identificabili preventivamente.

Di fronte a questi dati, l’autore, ma anche coloro che si occupano di vigilanza in Piemonte si sono interrogati su alcuni punti:

  • È possibile migliorare l’efficacia delle attività ispettive? Attraverso quali strumenti?
  • Come promuovere e costruire alleanze con le altri soggetti coinvolti nella prevenzione degli infortuni: figure aziendali (RSPP, RLS, preposti), associazioni di categoria (sindacali e datoriali)

Si invitano i lettori ad inviarci i commenti e le riflessioni su questo tema.

Riferimento bibliografico
Pasqualini O, Libener M, Farina E, Bena A. «A un certo punto…» prevenibilità e priorità degli infortuni mortali in edilizia: un’esperienza in Piemonte. Epidemiol Prev 2011; 35 (3-4), Periodo: maggio-agosto, pagine: 207-215 .

 

Per i dettagli dello studio è possibile consultare l’abstract e a richiedere l’articolo direttamente al primo autore: 

osvaldo.pasqualini@epi.piemonte.it

 


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