Stress sul lavoro e depressione
a cura di Luisella Gilardi, DoRS

Lo studio di d’Errico et al, valuta la relazione tra esposizione a fattori stressogeni sul luogo di lavoro e l’uso di antidepressivi.

La depressione è associata, oltre a eventi stressanti e traumatici che possono accadere nel corso della vita (lutti, divorzi, perdita di lavoro, gravi infortuni o malattie), a problemi finanziari, a condizioni socioeconomiche svantaggiate, a scarso supporto sociale, ma anche a caratteristiche del lavoro.

E’ infatti nota l’associazione con l’orario di lavoro prolungato, i turni, l’insicurezza del posto di lavoro, l’essere vittima di violenza o di minacce e con fattori psicologici legati all’organizzazione del lavoro. Uno dei modelli più usati per misurare lo stress sul luogo di lavoro è quello demand-control di Karasek (1979). Secondo questo modello, un ambiente lavorativo caratterizzato da un elevato livello di richieste (per esempio lavorare a ritmi sostenuti o ricevere compiti conflittuali) e da uno scarso livello di autonomia (per esempio la poca libertà nel decidere come svolgere il proprio lavoro e la scarsa possibilità di utilizzare le proprie capacità tecniche) esporrebbe i lavoratori a stress elevato, con conseguenze negative per la salute.

Questo studio si basa sui dati rilevati attraverso un questionario compilato nel biennio 1999-2000 da 4507 lavoratori (3305 operai e 1202 impiegati) iscritti alla CGIL (Confederazione Generale dei Lavoratori Italiani) e impiegati in aziende dell’area torinese appartenenti a vari settori produttivi, tra cui principalmente produzione e distribuzione energia elettrica, tessile, gomma, metalmeccanica, trasporti e comunicazioni. L’esposizione a stress sul lavoro è stata accertata mediante un set di domande che indagavano le dimensioni di demand e control, secondo il modello proposto da Karasek.

Il 51% ha dato il consenso per il follow up fino al 31 dicembre 2005, consentendo il collegamento con l’archivio delle prescrizioni farmaceutiche della Regione Piemonte.

I risultati mostrano una significativa associazione tra un livello elevato di richieste e l’uso di antidepressivi tra gli operai. Questa associazione non si riscontra tra gli impiegati, in cui si osserva un effetto inverso. Inoltre, non si riscontra una significativa associazione tra il grado di autonomia nello svolgere il proprio lavoro e l’uso di antidepressivi.

L’autore conclude che il dato sull’associazione tra l’elevato livello di richieste e l’uso di antidepressivi tra gli operai è coerente con la letteratura; appare invece sorprendente l’effetto protettivo rilevato per gli impiegati, in contrasto con quanto riscontrato in precedenza da altri autori. Una possibile spiegazione potrebbe risiedere nella composizione del campione, costituito per la maggior parte da impiegati della pubblica amministrazione.

Accedi al full text dello studio;

d'Errico, Cardano M, Landriscina T, Marinacci C, Pasian S, Petrelli A, Costa G. Workplace stress and prescripition of antdepressant medications: a prospective study on a sample of italian workers. Int Arch Environ Health. DOI 10.1007/s00420-010-0586-3.


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