Diseguaglianze sociali nell’incidenza e mortalità per cancro a Torino.a cura di Nicolas Zengarini, Servizio Epidemiologia, Regione PiemontePubblicato il 21 Dicembre 2010Aggiornato il DatiE’ nota l’associazione tra condizione economica e mortalità, a condizioni economiche svantaggiate corrisponde una mortalità superiore per tutte le cause. In Piemonte si registrano 13.500 decessi per tumore all’anno. Anche per questa patologia si osservano diseguaglianze sociali sia nell’incidenza sia nella mortalità. Lo scopo dello studio è quello di valutare quanto la mortalità sia rappresentativa dell’incidenza per lo studio delle disuguaglianze sociali nei tumori, e se si rilevano differenze, esaminare se suggeriscono eventuali problemi di equità nell’assistenza sanitaria.La popolazione per la stima dell’incidenza e della mortalità per cause tumorali è quella torinese, si tratta di persone di età compresa tra 30 e 84 anni alla diagnosi, nel caso dell’incidenza, e al decesso, nel caso della mortalità. Il periodo di analisi è compreso tra il 1985 e il 2006.Lo studio si basa sui dati ottenuti da record-linkage individuale tra gli Archivi del Registro Tumori Piemonte e dello Studio Longitudinale Torinese. Si è utilizzato il livello di istruzione come proxy dello status socioeconomico. Sono stati stimati i rischi relativi di incidenza e mortalità per istruzione, stratificati per genere. Sono stati calcolati indici di diseguaglianza relativa (RRI).Per gli uomini si osservano rischi relativi di mortalità maggiori rispetto all’incidenza e un gradiente sociale più pronunciato, ovvero l’insorgenza dei tumori è più frequente tra i meno istruiti così come la mortalità. Nelle donne l’incidenza per tutti i tumori è capovolta rispetto alla mortalità. Le donne meno istruite hanno un’ incidenza minore di tumori rispetto a quelle più istruite. Questa affermazione non vale per la mortalità in cui si rileva l’effetto opposto, ovvero si registra un aumento dei decessi per le donne meno istruite.Questi risultati sollevano domande sull’equità dell’assistenza, sulla tempestività di diagnosi e sull’accesso a terapie efficaci, soprattutto per i tumori a miglior prognosi come ad esempio il tumore della mammella. Perchè dunque l'incidenza del tumore della mammella è inferiore nelle donne meno istruite mentre la mortalità no?Come commenta lo stesso autore, i risultati dello studio permettono soltanto di affermare che i differenziali sociali nella mortalità non sono in grado di rappresentare adeguatamente quelli dell’incidenza. Affermazioni conclusive su una eventuale mancanza di equità nell’assistenza saranno possibili solo attraverso un’analisi delle disuguaglianze sociali nella sopravvivenza.Per maggiori informazioni potete rivolgervi a:Nicolas Zengarini: nicolas.zengarini@epi.piemonte.it Sono disponibili anche le slides della presentazione al “XXXIV Congresso Nazionale AIE”, tenutosi a Firenze dal 6 al 9 novembre 2010.DOWNLOAD & LINKDiseguaglianze sociali tumori: intervento aieTAG ARTICOLO