Valutazione di efficacia delle attività di vigilanza nei cantieri e sulle grandi opere in Piemonte.a cura di Maria Luisa Debernardi, Servizio di Epidemiologia, ASL TO3.Pubblicato il 30 Gennaio 2009Aggiornato il RecensioniIntroduzioneObiettivoMateriali e metodiRisultatiConclusioniIntroduzioneI progetti “Sicurezza nei cantieri edili” e “Prevenzione per le Grandi Opere” sono stati avviati dalla Regione Piemonte a partire dall’anno 2000. La scelta del comparto costruzioni si è basata sull’osservazione dei dati degli infortuni che per il triennio 1997-99, erano di gran lunga superiori a quelli registrati negli altri comparti.ObiettivoFornire agli Enti di vigilanza, che hanno partecipato ai progetti negli anni 2001-2005, uno strumento di autovalutazione: della coerenza delle attività effettuate rispetto a quanto programmato; dell’impatto sull’esposizione ai rischi e sugli indici infortunistici Materiali e metodiI dati utilizzati per le valutazioni sono stati desunti dalle seguenti fonti: Banca dati della Regione Piemonte - Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità - Direzione Sanità - Settore Prevenzione sanitaria in ambienti di vita e di lavoro. Archivi delle ASL e delle Direzioni Provinciali del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Flusso informativo corrente INAIL-ISPESL-Regioni. Banca dati dell'Osservatorio Orme-TAV, istituito presso il Servizio Sovrazonale di Epidemiologia, ASL TO 3 della Regione Piemonte. Sulla base delle informazioni disponibili, si sono calcolati indici quantitativi per la valutazione del processo e del risultato. I capitoli principali si distinguono in: valutazione di processo, in termini di verifica della coerenza delle attività effettuate rispetto a quanto programmato e di adozione di azioni volte a promuovere il propagarsi delle condizioni di sicurezza anche nei cantieri non ispezionati (“effetto alone”). valutazione dell’impatto dei programmi di vigilanza e prevenzione in termini di riduzione delle condizioni di esposizione ai rischi, con particolare riferimento a: cadute dall’alto, caduta di materiali dall’alto, elettrocuzione e seppellimento. valutazione degli effetti sulla salute ottenuti sui lavoratori operanti nei cantieri oggetto d’intervento e, più in generale, sui cantieri edili del Piemonte. RisultatiLa valutazione di processo ha evidenziato come, nel complesso, sia stato attivato dai singoli Enti quanto previsto dai progetti regionali di prevenzione che, tra l’altro, sono stati promotori di omogeneizzazione dei criteri di controllo favorendo costanza nel tempo e razionale distribuzione degli interventi, anche orientando la vigilanza verso problemi ritenuti prioritari. I dati in possesso non hanno consentito di verificare se, o in quale misura, i progetti abbiano comportato una diminuzione delle condizioni di esposizione al rischio infortunistico nei cantieri oggetto di intervento, né se, in generale, tale fenomeno si sia progressivamente avviato sugli altri cantieri del Piemonte. L’impatto misurato sull’andamento infortunistico è risultato positivo: la frequenza infortunistica in Piemonte nel comparto costruzioni mostra valori sistematicamente inferiori del 20% rispetto alla media italiana e un trend complessivamente in discesa. Gli indicatori di gravità sono sovrapponibili a quelli nazionali, anche se con un trend in lieve ascesa. Gli effetti maggiori si evidenziano nelle voci relative alle "costruzioni edili" e agli "impianti" nelle quali è compresa la cantieristica tradizionale e sulle quali sono state condotte la maggior parte delle azioni di prevenzione. Meno positivo sembrerebbe l’effetto delle azioni di prevenzione condotte sulle grandi opere pubbliche, ed in particolare sulla tratta ad Alta Velocità Torino-Novara. In realtà, dati raccolti ad hoc segnalano una sostanziale stabilità dei tassi infortunistici sui cantieri nel 2003-2004 ed una diminuzione nel successivo biennio. Le analisi sulla dinamica degli infortuni mortali indagati dalle ASL nel periodo 2002-2006 hanno permesso di individuare come priorità assoluta, sulla quale mantenere alta l’attenzione nel futuro, le cadute dall’alto, sia legate ad assenza o inadeguatezza dell’opera provvisionale, sia dovute a procedure scorrette di lavoro (utilizzo di superfici non portanti come vie di transito o piano di lavoro). ConclusioniLa conduzione della valutazione sull’efficacia delle attività di vigilanza relativa agli anni 2001-2005 ha permesso di mettere in luce preziosi punti di forza, utilizzabili anche in futuro, per una migliore programmazione delle attività e una loro corretta valutazione: per la prima volta in Piemonte, è stata messa a punto una metodologia di lavoro per “ragionare” sull’efficacia delle attività di vigilanza in edilizia; grazie alla restituzione di numerose informazioni “organizzate” e’ stato fornito agli enti che hanno condotto la vigilanza uno strumento di auto-valutazione; i risultati raggiunti sono stati frutto anche di una discussione con gli operatori dei servizi che hanno svolto le attività, nell’ambito del corso di formazione organizzato ad hoc tra maggio e novembre 2008. Le analisi condotte e la successiva condivisione dei risultati con gli operatori, hanno consentito l’individuazione di utili spunti per l’integrazione e il miglioramento dei programmi di prevenzione e vigilanza futuri: stabilire, fin dalla fase progettuale, ciò che interessa misurare o valutare e, conseguentemente, definire gli indicatori da rilevare; per rendere completa e standardizzata la raccolta dei dati, occorre migliorare il sistema informativo, soprattutto con l’obiettivo di disporre di informazioni di elevata qualità; si ritiene opportuno predefinire e “codificare” i possibili criteri di scelta dei cantieri da vigilare; nel contempo occorre rendere omogenea, anche attraverso la predisposizione di strumenti descrittivi delle situazioni a rischio (come ad esempio check list), la restituzione delle informazioni provenienti dalle attività di vigilanza svolte, per consentire l’effettuazione valutazioni dell’impatto ottenuto sul territorio. Il tutto accompagnato da un’adeguata formazione agli operatori, che garantisca l’ottimizzazione di tali misure. riconosciuto che l’effetto alone ha le potenzialità per rivestire un ruolo rilevante nell’ottimizzandone degli esiti della vigilanza, appare chiaro come sia prioritario migliorare i fattori che lo generano. Accedi al report : Valutazione dell'efficacia delle attività di vigilanza. Il Progetto "Sicurezza nei cantieri edili". Anni 2001-2005 e "Prevenzione per le grandi opere"TAG ARTICOLO