Lavoro precario e salutea cura di Pubblicato il 09 Novembre 2009Aggiornato il RecensioniPunti chiaveAbstractRiferimento bibliograficoPunti chiave I lavoratori di sesso maschile con contratto atipico rivelano uno stato di salute psicologico peggiore rispetto a chi dispone di un contatto a tempo indeterminato. Lo stato di salute fisico è peggiore per gli uomini con lavoro atipico e che risiedono nell’area del nord est. Per i residenti nelle regioni del sud Italia, risulta importante anche il livello di istruzione. Tali risultati non sono validi per le donne, in cui non si riscontrano differenze significative in relazione alla tipologia contrattuale. AbstractIntroduzione L’Italia è da tempo coinvolta in un processo di profonda trasformazione del mercato del lavoro, le cui evoluzioni più significative hanno comportato un’aumentata presenza di lavoratori con contratto subordinato e a tempo determinato. E’ verosimile che l’insicurezza nel lavoro e nelle opportunità di carriera possa compromettere il benessere psicofisico della persona, specie quando si associa a mansioni gravose, a contesti o condizioni di vita sfavorevoli. Obiettivi Il presente studio si propone di valutare lo stato di salute fisico e psicologico in relazione alla flessibilità del lavoro e di stimare l’influenza dell’istruzione, della tipologia di mansioni e del contesto di residenza. Metodi La popolazione in studio è stata selezionata dall’Indagine ISTAT “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari degli anni 2004-2005”. La presente analisi ha riguardato la popolazione occupata con età compresa tra i 25 e 64 anni, per un totale di 45,857 individui. Per ciascuno di essi sono state prese in considerazione le informazioni sulla tipologia del rapporto di lavoro in possesso alla data dell’indagine (riclassificato in tempo indeterminato, autonomo, parasubordinato), il titolo di studio (laurea, diploma superiore, licenza media inferiore, licenza elementare), l’occupazione (manuale, non manuale) e la ripartizione geografica (nord ovest, nord est, centro, sud, isole); sono stati inoltre considerati gli indici di stato fisico e psicologico calcolati con gli items dell’SF12 rilevati dall’indagine. Sono stati costruiti modelli multilivello (livello 3= area vasta, livello 2 = comune, livello 1 = individuo) di regressione lineare, specifici per genere, per l’analisi dello stato di salute fisico e psicologico, in relazione alla tipologia contrattuale; valutando l’effetto interattivo (pvalue <0.05 del likelihood-ratio test) o rimuovendo il confondimento per istruzione, occupazione, ripartizione geografica, controllando per età, dimensione demografica e altimetria del comune di residenza. Risultati La prevalenza di lavoratori parasubordinati all’interno della popolazione in studio è risultata del 12.08%. Tra gli uomini, i lavoratori con contratto atipico hanno presentato un peggiore stato di salute psicologico (coefficiente= -0.87 I.C. 95% -1.20; -0.54) rispetto agli occupati con lavoro a tempo indeterminato. Il lavoro atipico è stato altresì associato a un peggiore stato di salute fisico tra i residenti delle regioni del nord est (coefficiente = -0.72 I.C. 95%: -1.38; -0.06) e, in presenza di bassa istruzione, tra i residenti nelle regioni del sud (coefficiente -1.64 I.C. 95%: -2.78; -050). Tra le donne non sono state rilevate differenze statisticamente significative di salute in relazione alla tipologia contrattuale. Conclusioni Senza trascurare la natura trasversale dell’indagine tra i maschi il lavoro atipico sembra associarsi ad un peggiore stato psicologico. La relazione con la salute fisica sembra legata all’area di residenza e alle credenziali educative. Il ruolo delle condizioni di vita, in tali associazioni, sarà oggetto di ulteriori approfondimenti.Riferimento bibliograficoFerracin E, Marinacci C, Gargiulo L, Costa G. Lavoro precario e salute in un campione di popolazione italiana. Atti del XXXIII Convegno Associazione Italiana di Epidemiologia, 22-24 ottobre 2009, Modena.TAG ARTICOLO