Incidenti stradali in Piemonte: quali fattori incidono sull'esito? <2007>a cura di a cura di Paola Capra, DoRS e Carlo Mamo, Servizio di EpidemiologiaPubblicato il 12 Marzo 2008Aggiornato il DatiObiettivo: l’Italia è tra i paesi industrializzati con la più alta mortalità da incidenti stradali. In Piemonte l’indice di mortalità per incidenti stradali è notevolmente superiore alla media nazionale. Obiettivo dello studio è valutare i principali fattori in grado di influenzare la gravità dell’esito degli incidenti stradali tra i conducenti. Disegno: sono stati analizzati i dati degli incidenti avvenuti dal 1999 al 2004 in Piemonte e rilevati tramite le schede Istat compilate dalle forze dell’ordine, per un totale di 95.944 incidenti e 178.230 conducenti coinvolti. Sono stati utilizzati modelli di regressione logistica multivariata per valutare l’associazione tra le caratteristiche del conducente e dell’incidente ed esito di quest’ultimo. Le analisi sono state stratificate per tipo di conducente: automobilista, conducente di mezzi pesanti e conducente di veicolo a due ruote. Risultati: età e genere influenzano la mortalità; i principali fattori di rischio sono risultati: le ore notturne, le strade extraurbane, le aree montane e i veicoli a due ruote. La legge che ha introdotto la «patente a punti» nel luglio 2003 sembra avere svolto un effetto protettivo sulla gravità degli incidenti, almeno fino all’anno successivo. Conclusioni: i dati correnti di incidentalità hanno consentito di valutare i principali fattori che determinano la gravità dell’esito degli incidenti stradali; tuttavia i fattori che influenzano la probabilità che un incidente stradale accada non sono anche predittori di mortalità. In particolare per il Piemonte, l’analisi condotta suggerisce l’importanza di misure preventive per ridurre il rischio nelle ore notturne (per esempio migliorando l’illuminazione delle strade e la visibilità della segnaletica), interventi strutturali (per esempio guardrail protettivi per i motociclisti), maggiori controlli, miglioramento dell’assistenza nelle aree montane, nonché interventi di sensibilizzazione dei conducenti. La qualità e la completezza di rilevazione di alcune variabili sono ancora da migliorare: in particolare sarebbe auspicabile colmare, nella compilazione delle schede Istat in Piemonte, le carenze che rendono inutilizzabili variabili potenzialmente importanti come l’uso di dispositivi di sicurezza previsti dalla legge e l’abuso di alcol e droghe, sensibilizzando le forze dell’ordine preposte a tale compito. Una politica efficace di prevenzione della mortalità e disabilità andrebbe basata su interventi educativi, strutturali, di controllo, normativi, in grado di incidere sia sull’occorrenza di incidenti sia sul loro esito. Articolo originale: Laura Marchini* **, Carlo Mamo*, Marco Dalmasso*, Giuseppe La Torre**. Incidenti stradali in Piemonte: i fattori che influenzano la mortalità nei conducenti. Epidemiologia e Prevenzione 2007; 31(6):340-345. *Servizio regionale di Epidemiologia, ASL 5 Piemonte, Grugliasco **Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, Istituto di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore, RomaTAG ARTICOLO