Alta velocità Torino - Novara: frequenza e gravità infortunistica.a cura di Bena A. et alPubblicato il 19 Aprile 2008Aggiornato il RecensioniRiassuntoEnglish versionRiferimento bibliograficoRiassuntoObiettivi: Descrivere l’incidenza e la gravità degli infortuni occorsi nella costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Novara ed il loro andamento nel tempo, confrontandoli con le statistiche nazionali disponibili. Sono discussi limiti e criticità dei sistemi correnti. Metodi: Le informazioni raccolte dall’Osservatorio per il Monitoraggio Epidemiologico Orme-TAV nel 2003-05, riguardano 123 imprese collaboranti per un totale di 10.410 lavoratori e 1.691 infortuni con prognosi superiore a 3 giorni. Gli indici di frequenza e gravità per anno di accadimento e qualifica dell’infortunato (indici Orme) sono confrontati sia con le statistiche correnti INAIL (indici 2002-04 per Piemonte ed Italia nel comparto costruzioni e nel sotto-comparto costruzione strade e ferrovie) sia con gli indici delle stesse imprese collaboranti calcolati su tutti i cantieri italiani nel biennio 2003-04 (indici nazionali). Risultati: Gli indici Orme di frequenza infortunistica sono in diminuzione nel tempo (152 infortuni per mille addetti nel 2003 vs 72 nel 2005), ma più elevati sia rispetto a quelli calcolati su tutto il territorio italiano per le ditte collaboranti (il rapporto indici Orme/indici nazionali tra gli operai è di 1,75 nel 2003 e di 1,67 nel 2004) sia rispetto alle statistiche correnti (80 infortuni per mille addetti in Piemonte per la costruzione di strade e ferrovie). Gli indici Orme di durata media e di durata mediana sono più bassi degli indici nazionali. Discussione: I dati raccolti forniscono una stima del tasso infortunistico nella costruzione di grandi opere in Italia molto più accurata rispetto a quella desumibile dalle statistiche correnti INAIL. L’esistenza di un sistema formalizzato di raccolta delle informazioni ha permesso di limitare il fenomeno della sottonotifica e di misurare con maggiore precisione i lavoratori esposti. English versionInjury rates and severity during the construction of High Speed Train Track Torino-Novara: which are the expected risks? Summary Background: Construction of High Speed Train Track Torino-Novara (TAV) provided a unique opportunity to describe the magnitude of injury on a major construction project for which complete data were available for 123 companies with over 10,000 employees. Objectives: To describe injury rate and severity during the construction of TAV and to compare with national indexes. Limits and critical points of the national surveillance system are discussed and solutions for responding to OSH public service needs are proposed. Methods: 1,691 injuries with more than 3 lost work days were recorded between 2003 and 2005 by TAV Surveillance System (Orme-TAV). Injury rate and injury severity indexes (Orme indexes) by year and occupation, were compared with Piedmont and Italy indexes for 2002-04 provided by INAIL for Construction sector and Road and Railway Construction sub-sector. A comparison with the injury rate of the same 123 firms calculated on the Italian construction yards in 2003-04 (national indexes) was also compared. Results: Injury rates decreased from 152 in 2003 to 72 in 2005 injuries per 1,000 workers, but were higher than national indexes (the ratio Orme indexes / national indexes was 1.75 in 2003 and 1.67 in 2004). Injury severity indexes were lower than the national ones. Discussions: Complete reporting, facilitated by the existence of a Surveillance System, yielded injury rates more reliable than previously reported one. Data suggest that the discrepancy is due to both underreporting and exposed workers measurement difficulties. The burden of on-site work-related construction injury seem to be higher and more costly than has been evident from national data. Riferimento bibliograficoAntonella Bena, Maria Luisa Debernardi, Pasqualini O, Dalmasso M, Quarta D. Frequenza e gravità infortunistiche nei cantieri dell'alta velocità Torino-Novara: qual è il rischio infortunistico atteso? Med Lav 2008;99(3):177-186. TAG ARTICOLO