Pubblicati i dati dell'Osservatorio Regionale sui tumori del naso e dei seni paranasali.a cura di Luisella Gilardi, DoRS.Pubblicato il 23 Giugno 2008Aggiornato il RecensioniL’osservatorio regionale è gestito dal Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro della ASL CN 1. Il principale obiettivo dell’osservatorio è l’identificazione di casi di tumori naso-sinusali di origine professionale, finalizzata sia al loro risarcimento, sia all’individuazione ai fini preventivi di situazioni di esposizione ad agenti cancerogeni ancora in atto. I tumori maligni del naso e dei seni paranasali (SNC: sino-nasal cancers) sono tumori rari, con un incidenza generalmente attorno o al di sotto di un caso per 100.000 abitanti nella maggioranza dei paesi industrializzati. A differenza della maggior parte dei tumori, per i quali il fumo di tabacco e la dieta sono i più importanti fattori di rischio, le esposizioni occupazionali sarebbero i principali agenti eziologici degli SNC, soprattutto per l’adenocarcinoma. La rilevazione dei tumori naso sinusali è stata condotta secondo un modello di sorveglianza attiva in 28 reparti di otorinolaringoiatria, 9 reparti di radioterapia, 14 reparti di anatomia patologica, 2 reparti di oncologia, 2 reparti di chirurgia maxillo – facciale, che rappresentano la totalità dei centri di diagnosi e trattamento di questi tumori in Piemonte. Le persone affette da questa patologia venivano intervistate e nel caso in cui il tumore fosse di sospetta origine professionale, la pratica veniva inviata alla Procura e allo SPreSAL competente per area geografica. Nel periodo 1996 – 2006 sono stati rilevati 331 casi di SNC e 133 papillomi invertiti; di questi 283 SNC e 114 papillomi invertiti sono stati sottoposti ad intervista. Sia l’incidenza grezza di carcinomi (1.21 casi per 100.000 tra i maschi vs 0.25 per 100.000 tra le femmine) sia quella dei papillomi invertiti (0.49 casi per 100.000 tra i maschi vs 0.10 per 100.000 tra le femmine) è risultata circa cinque volte superiore nei maschi rispetto alle femmine. Rispetto all’incidenza dell’intera regione, il rischio relativo di carcinomi risultava significativamente elevato solo tra i residenti della provincia di Cuneo, in cui l’eccesso di rischio si aggirava attorno al 60%. L’analisi della pregressa attività in occupazioni con probabile esposizione a legno mostrava forti differenze a favore dell’adenocarcinoma, i tre quarti delle persone di sesso maschile affetti da adenocarcinoma avevano lavorato nel corso della loro vita per almeno sei mesi nel settore del legno. Tra i 209 casi di carcinoma per i quali era disponibile una valutazione dell’attribuibilità alla professione, 178 (85%) erano stati giudicati di sospetta origine professionale e segnalati agli SPreSAL e alle procure competenti. In conclusione la valutazione dei casi raccolti negli 11 anni considerati ha mostrato che: la raccolta di carcinomi è stata completa, dal momento che l’incidenza stimata per l’intera regione è risultata simile a quella dei registri tumori italiani, lo stesso non si può affermare per i casi di papilloma la cui incidenza regionale risulta inferiore rispetto a quella riportata nei pochi studi disponibili l’osservatorio è stato in grado di identificare una notevole mole di tumori con sospetta origine professionale (178 carcinomi e 50 papillomi invertiti), per i quali ha avviato segnalazioni agli SPreSAL e alle procure competenti Infine la raccolta dei casi nel corso dei primi cinque anni ha permesso di effettuare uno dei più grandi studi caso-controllo sui carcinomi naso – sinusali condotti fino a questo momento, i cui risultati sono stati sottomessi ad una rivista internazionale di settore. Accedi al “Rapporto sull’Attività dell’Osservatorio regionale sui tumori del naso e dei seni paranasali”. Il Rapporto è disponibile anche in formato cartaceo e può essere richiesto a: Elena Barbera Segreteria DoRS tel: 011 - 40188502 e-mail: elena.barbera@dors.it. TAG ARTICOLO