XIII Riunione annuale del gruppo Cochrane italiano.a cura di Luisella Gilardi, DoRSPubblicato il 26 Novembre 2008Aggiornato il RecensioniLe relazioni salienti da parte di A.Oxman del “Norwegian Center for the Health Services” e di P. Langhorne dell’Università di Glasgow, riguardavano l’uso delle revisioni sistematiche come strumento per le decisioni di politica sanitaria e di programmazione delle attività di ricerca. La prima relazione ribadisce il ruolo che una revisione sistematica può avere nell’ambito di scelte di politica sanitaria, molti fra gli esempi si riferiscono a paesi poveri dell’Africa e dell’Asia dove è ancora più importante investire risorse in interventi che abbiano dimostrato la loro efficacia nel ridurre patologie o morte. Ma anche per paesi ricchi come l’Italia, le revisioni sistematiche hanno permesso di modificare credenze e abitudini consolidate. E’ citato l’esempio della revisione sulla prevenzione delle morti improvvise in culla nei neonati, in cui si dimostra che dire ai genitori di far dormire il bambino a pancia in su ne riduce la mortalità. Viene quindi enfatizzata la necessità di costruire un ponte tra i risultati della ricerca e le decisioni di sanità pubblica. Il mezzo per far questo sembra essere la linea guida. A questo scopo si crea presso il WHO il “Comitato per la Revisione delle Linee Guida”. Un altro passo in questa direzione viene compiuto con lo sviluppo dell “Evidence Informed Policy Network” (EVIPnet) a cui aderiscono molti paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America centrale e meridionale. Il secondo intervento saliente riguarda l’uso delle revisione per fini di ricerca; il relatore afferma che in Gran Bretagna le agenzie nazionali di ricerca come il “National Institute of Healthcare Research and Health Technology Assessment” usano le affermazioni riportate nella sezione “Implication for Research” delle revisioni Cochrane per programmare e scegliere i temi prioritari per le ricerche future. Al seminario sono seguiti, nella giornata successiva due workshop, il primo inerente il metodo GRADE per la produzione di Linee guida e il seconda ha affrontato il tema della EBM in riabilitazione. GRADE significa Grading of Reccomendations Assessment Development and Evaluation ed è, come sottolineato sia da A. Oxman sia da N. Magrini un metodo per fornire raccomandazioni basate su processi strutturati e trasparenti. Il sistema GRADE integra la valutazione della qualità metodologica delle prove disponibili con altri aspetti, quali: la fattibilità, la trasferibilità dell’intervento proposto i benefici e rischi attesi e la loro rilevanza le implicazioni organizzative, economiche, sociali e finanziarie (rispetto al contesto) Accedi alle relazioni della XIII riunione annuale e dei Workshop del gruppo Cochrane italiano. TAG ARTICOLO