Il progetto Obiettivo spuntino è stato presentato nel suo insieme e con i risultati preliminari sul sito Dors a giugno 2011 (vai all'articolo pubblicato a giugno 2011 - http://www.dors.it/pag.php?idcm=4289). Si illustrano ora i percorsi formativi realizzati con i pediatri di famiglia e con gli insegnanti ed i materiali prodotti per l'ambulatorio e per la scuola. Vai (collegamento disponibile dal titolo) all'articolo a cura di Dors.
Progetto realizzato nel periodo 2006-2008 con finanziamento della Regione Piemonte.Ente promotore: ASL CN 2 - Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro - Regione Piemonte (Italia)Destinatari finali e intermedi: lavoratori del comparto edileObiettivo generale e principali attività: L'obiettivo del progetto è l'integrazione della "prevenzione alcologica" nell'ambito dell'Igiene del Lavoro Si segnala per: la costruzione di alleanze e l'ampio coinvolgimento del personale aziendale e dell'ASL, l'utilizzo di una metodologia di progettazione validata, la valutazione dei risultati ottenuti.
Abitudini alimentari da migliorare soprattutto sui fuori pasto di metà mattina: è il ritratto emerso da Okkio alla salute 2008. Ecco una sintesi delle iniziative attuate dall’Asl Torino 3 per contrastare questo problema. E i primi risultati sono promettenti. Vai (dal titolo di questa notizia) all'articolo pubblicato su Dors.
Ente/i promotore/i: Regione PiemonteLuogo: Torino, Fossano, Savigliano, Alessandria, Tortona, Valenza, Asti, Settimo, Avigliana e CarmagnolaAnno: 2008 - 2009Destinatari: bambini di III, IV e V elementareSetting: ambito urbano (zone 30 istituite nei quartieri in prossimità delle scuole)Obiettivi: promozione di una mobilità urbana più sicura attraverso la creazione e valorizzazione delle cosiddette “zone 30” (aree in cui tutto l'assetto della viabilità è configurato su una velocità che non deve superare i 30 km orari e in cui tutti i soggetti delle strada es. pedoni, auto, biciclette,… sono considerati in modo paritario) ; aumento di consapevolezza, nei bambini, nelle famiglie e nella comunità, del vantaggio di corretti comportamenti di guidaAttività: osservazione delle caratteristiche della viabilità e traffico urbano nelle zone 30 da parte dei bambini; misurazione e valutazione delle reazioni degli utenti della strada secondo una metodologia predisposta ad hoc per i bambini; coinvolgimento delle famiglie e delle comunità locali in una riflessione sui comportamenti alla guida.Si segnala per: il focus sul ruolo attivo dei bambini, destinatari del progetto; il carattere multicomponente (intervento educativo ed ambientale-strutturale)
Ente/i promotore/i: Unione Europea (Progetto comunitario "Democracy, cities and drugs")Luogo: EuropaAnno: 2005 - 2007Destinatari: politici e amministratori; i gestori e gli organizzatori del settore del divertimento notturno; i professionisti sul campo (es. forze dell’ordine, associazioni di volontariato); gli “utenti” (giovani e adulti, frequentatori di rave party e di altri luoghi del divertimento notturno, che collaborano volontariamente gli interventi avviati) Setting: luoghi del divertimento notturnoObiettivi: sviluppare interventi di riduzione dei rischi e promozione della salute contesto-specifici (adattati ai differenti contesti del divertimento notturno), rivolti ai giovani frequentatori; diffondere le buone prassi tra tutti i partners coinvolti.Attività: raccolta dati e mappatura a livello locale del “mondo” del divertimento notturno; contatti e accordi con tutti i potenziali partners interessati ai fini della pianificazione dell’intervento locale; incontri di confronto con i fruitori del mondo del divertimento notturno; conferenze informative con tutti i membri della comunità; bilancio di competenze degli attori coinvolti ed eventuale formazione ad hoc; valutazione delle risorse disponibili; valutazione della sostenibilità dell’intervento; monitoraggio.Si segnala per: l’attenzione ai comportamenti dei giovani in termini di funzioni evolutive e non di devianza (ottica di promozione della salute); il concetto di proattività e compartecipazione riferito tutti partner coinvolti; l’individuazione chiara di ruoli e compiti per tutti i potenziali partners interessati all’avvio di un intervento contesto-specifico; l’attenzione all’analisi dei bisogni e del contesto (precedente l’avvio di ogni intervento locale di promozione della salute); il chiaro riferimento teorico e applicativo alle buone prassi; il focus sulla sostenibilità e trasferibilità dell’esperienza.
Ente/i promotore/i: CCM / Regione PiemonteLuogo: sperimentazione a livello nazionaleAnno: 2010 - 2012Destinatari: destinatari intermedi sono i cosiddetti “moltiplicatori dell'azione preventiva”, professionisti che operano nei contesti del divertimento (es. volontari di associazioni del soccorso, Forze dell’Ordine in postazione davanti alle discoteche, peer educator, gestori di locali e di eventi quali sagre, festival, eventi sportivi), e nei contesti educativi/formativi (es. insegnanti di autoscuola, Forze dell’Ordine, insegnanti patentino, peer educator, etc); destinatari finali sono gli adolescenti e i giovani 14-25 anni, raggiungibili attraverso i luoghi del divertimento/tempo libero.Setting: contesti aggregativi (luoghi del divertimento) ed educativi/formativi (autoscuole, scuole che effettuano i corsi per l’acquisizione del patentino per la guida del ciclomotore, etc)Obiettivi: ridurre negli adolescenti e nei giovani i comportamenti a rischio legati alla guida (consumo di sostanze psicoattive legali e illegali, eccesso di velocità, mancato uso di dispositivi di sicurezza, stanchezza, etc); aumentare le competenze e l’empowerment dei professionisti dei contesti del divertimento ed educativo/formativo attraverso il coinvolgimento, l’accompagnamento e la “formazione” (affinchè diventino soggetti disponibili ad agire in prima persona come promotori di un cambiamento sociale).Attività: costituzione del gruppo di regia (per l’organizzazione del progetto a livello regionale/locale); costruzione di alleanze con tutti i soggetti interessati; individuazione e formazione dei “moltiplicatori dell’azione preventiva” provenienti dal contesto educativo/formativo; mappatura dei luoghi del divertimento; individuazione e formazione dei “moltiplicatori dell’azione preventiva” provenienti dal contesto del divertimento; costituzione di équipe operative (operatori ASL, volontari del soccorso, peer educator) che realizzino iniziative di sensibilizzazione e informazione rivolte ai giovani in concomitanza con le feste paesane, sagre, e/o in luoghi del divertimento (discoteche); monitoraggio e diffusione dei risultati a livello di comunità locale.Si segnala per: la continuità d'azione (il progetto nasce dall’esperienza maturata in precedenti progetti afferenti: al Piano di Prevenzione Attiva degli incidenti stradali della Regione Piemonte, al programma nazionale CCM “Scegliere la strada della sicurezza”, ad un’esperienza locale e consolidata dell’ASL di Viareggio); la costituzione di un gruppo di progetto e di coordinamento nazionale (in raccordo costane con le équipe operative regionali/locali); le alleanze e le collaborazioni intersettoriali attivate (sanità, agenzie private, enti Regione, amministratori locali).
Ente/i promotore/i: Azienda ULSS 12 Veneziana, Dipartimento dei Trasporti - Osservatorio sulla sicurezza stradale del Veneto, Provincia di Venezia – Assessorato Mobilità e Trasporti, Terrazzamare teatro bar Fizzo Entertainment s.r.l.Luogo: Lido di JesoloAnno: 2003Destinatari: giovani di età compresa tra i 19 e i 29 anniSetting: luoghi del divertimento notturno giovanileObiettivi: modificare nei giovani frequentatori dei locali notturni le credenze errate rispetto all’uso/abuso di alcol ; incremento nei giovani della consapevolezza dei rischi connessi all’uso di alcol; dissuasione della guida in stato di ebbrezzaAttività: contatto coi giovani da parte degli operatori socio-sanitari; azioni di sensibilizzazione e informazione personalizzate (es. counseling)Si segnala per: la progettazione partecipata intersettoriale; l’attuazione concreta di collaborazioni efficaci.E' inoltre disponibile un articolo sul progetto a cura di Dors
Ente/i promotore/i: Azienda USL di Cesena (SerT)Luogo: Provincia di Forlì - CesenaAnno: dal 1999Destinatari: giovani Setting: luoghi di aggregazione giovanileObiettivi: prevenire i comportamenti a rischio ed informare sui pericoli connessi alla guida sotto gli effetti di alcol e droghe; incrementare e conciliare il rapporto tra istituzioni, giovani e mondo del divertimento, attuando un'integrazione tra strutture pubbliche e private, tra i SerT e le discoteche, al fine di sperimentare strategie di prevenzione e di intervento sul campo.Attività: attraverso l’utilizzo di un camper trasformato in punto informativo e di contatto, gli operatori avvicinano i giovani nei luoghi di aggregazione giovanile proponendo loro il test dell’etilometro per evitare che si mettano alla guida in condizioni critiche e veicolando informazioni chiare e precise su droghe, alcool e comportamenti a rischio.Si segnala per: esempio di intervento consolidato, che, modificandosi negli anni sulla base di puntuali valutazioni di processo, ha portato all’attivazione di una rete di servizi pubblici e privati, impegnati a diverso titolo nell’azione di prevenzione degli incidenti legati all’abuso di sostanze e di un canale riconoscibile e privilegiato di comunicazione con i giovani.Sono consultabili anche due articoli Notti sicure 2004 e Sei anni di notti sicure .
Ente/i promotore/i: Provincia e Comune di ModenaLuogo: Provincia di ModenaAnno: dal 1996Destinatari: giovaniSetting: luoghi di divertimento notturnoObiettivi: promuovere tra i giovani il divertimento all’insegna della consapevolezza e dell’attenzione ai rischi causati dall’assunzione di sostanze, attraverso un contatto diretto con loro, nei loro contesti di aggregazione; affrontare il problema del consumo di alcol e di sostanze sintetiche tra i giovani e in particolare i rischi collegati alla guida in stato di alterazione.Attività: Gli interventi, in accordo con i gestori, sono realizzati nelle discoteche, nei circoli, nelle birrerie. La modalità di svolgimento prevede che siano i giovani ad avvicinarsi spontaneamente alle postazioni del progetto per utilizzare i diversi strumenti a disposizione. Sono presenti due operatori per la gestione di test anonimi, volontari, gratuiti e non soggetti a sanzioni. E’ possibile misurare l’alcolemia mediante etilometro; misurare le abilità indispensabili sulla strada mediante il driver test che disegna il profilo di guida con quattro prove; consultare pc e opuscoli informativi. Inoltre, con intento di rinforzare il messaggio, sono realizzati: trasmissioni radiofoniche per entrare in comunicazione con i giovani ed affrontare con loro i temi del divertimento, dello “sballo”, della sicurezza stradale ed altri problemi di interesse giovanile; spot audio e video circuitati nei locali, sulle radio e tv, per la promozione della sicurezza stradale; il sito internet Stradanove.net.Si segnala per: esempio di intervento consolidato, nato dalla collaborazione tra enti locali e privati e con un approccio multicanale, orientato al contatto con la popolazione target attraverso differenti e sinergiche strategie di comunicazione
Ente/i promotore/i: ASL Città di Milano (Unità Operativa Alcologia e Commissione Medica Locale patenti - CMLP)Luogo: MilanoAnno: dal 2005Destinatari: cittadini segnalati alla CMLP per guida in stato di ebbrezzaSetting: Servizio SanitarioObiettivi: offrire ai soggetti segnalati alla CMLP un contatto con i Servizi specifici al fine di garantire un’efficace attività di prevenzione, cura e riabilitazione dei problemi legati all’abuso alcolico.Attività: percorso diagnostico/informativo che prevede: uno screening dello stato di salute (patologie alcol correlate), una valutazione rispetto a comportamenti a rischio per abuso alcolico, informazioni corrette sugli effetti delle bevande alcoliche e sui rischi correlati alla guida, un’analisi critica dei comportamenti a rischio e la ricerca di strategie alternative, un eventuale percorso riabilitativo specifico. L’intervento è condotto da un’équipe specifica composta da psicologi, medici, educatori.Si segnala per: intervento multidisciplinare, che vede coinvolte diverse professionalità e Servizi della ASL. Nel setting sanitario, si affianca un intervento informativo/educativo ad una valutazione dello stato di salute. Ponendo l’attenzione su comportamenti a rischio e loro significati si intende trasformare un momento vissuto come coercitivo (la segnalazione alla CMLP) in un’opportunità per motivare al cambiamento.
Ente/i promotore/i: Provincia di Modena, Azienda USL di Modena, Polizia Stradale di ModenaLuogo: Provincia di ModenaAnno: - Destinatari: istruttori di autoscuole/patentandiSetting: scuola guidaObiettivi: inserire nei programmi delle Autoscuole nozioni ed informazioni riguardanti i principali fattori di rischio di incidenti stradali, in particolare la guida sotto l’effetto di alcol e sostanze.Attività: intervento di informazione-formazione rivolto ad istruttori di autoscuola e patentandi. I materiali didattici utilizzati nei corsi di formazione rivolti agli istruttori sono stati raccolti in una guida a supporto anche di altri operatori impegnati nella prevenzione (insegnanti, educatori).Si segnala per: la presenza di uno strumento didattico accessibile e ben strutturato utilizzabile nella formazione di formatori per la prevenzione di incidenti stradali correlati all’uso di alcol e droga. L’intervento è ampiamente diffuso e consolidato sul territorio provinciale modenese.
Ente/i promotore/i: Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, Agenzia EclecticaLuogo: PiemonteAnno: dal 2002Destinatari: insegnanti ed istruttori di scuola guidaSetting: autoscuoleObiettivi: sensibilizzare ed informare insegnanti ed istruttori sull’importanza di affrontare con i giovani i rischi connessi alla guida sotto l’effetto di sostanze psicoattive; renderli consapevoli dell’importanza del loro ruolo di educatori su questo tema; fornire indicazioni operative su come affrontare questi temi con i giovani; informare sulle modalità di utilizzo del kit didattico “Alcol, droghe e guida. Riflessioni in corso”, realizzato dall’ASL 1 di Torino e dall’ASL Città di Milano in collaborazione con la Regione Piemonte.Attività: corsi di formazione Si segnala per: il coinvolgimento delle autoscuole, importanti stakeholder negli interventi di prevenzione rivolti ai giovani. Il progetto rappresenta lo sviluppo, con l’estensione a livello regionale, di una precedente esperienza di una ASL torinese. Questo lavoro è stato scelto come riferimento per la costruzione del “Progetto Nazionale Piani locali di prevenzione incidenti stradali: alcol, droghe e guida …Scegliere la strada della sicurezza” (Ministero della Salute – CCM), il cui coordinamento è stato affidato alla Regione Piemonte.Documenti disponibili: Beccaria F, Carzana M. Alcol droghe e guida. Riflessioni in corso: percorso formativo per insegnanti e instruttori di autoscuola. Notiziario dell'Istituto Superiore di Sanità 2005; 18 (11): 7-10; il verbale del 38° incontro del laboratorio DoRS di Valutazione in Promozione della Salute (Torino, 20.11.2003) in cui è stato analizzato il progetto.
Ente/i promotore/i: Regione Veneto - Programma di “Prevenzione dei traumi da traffico”Luogo: alcuni Comuni del VenetoAnno: 2003-2004Destinatari: popolazioneSetting: comunitàObiettivi: promuovere lo svolgimento di azioni volte a sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza stradale e in particolar modo sull'utilizzo dei sistemi di ritenuta.Attività: nel 2004 è stato lanciato il concorso “Strada Sicura... con fantasia” che ha premiato le iniziative più originali in tema di promozione dell'uso di cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini. Dall'esame delle iniziative presentate dai Comuni sono state individuate le pratiche migliori implementate dalle Amministrazioni Comunali in collaborazione con le Associazioni di VolontariatoSi segnala per: esempio di collaborazione ampia e formalizzata (attraverso la sottoscrizione di uno specifico protocollo d'intesa) tra circa 150 Amministrazioni Comunali e le Aziende ULSS venete.
Ente/i promotore/i: ASL Salerno 1 (Servizio Adolescenti)Luogo: Provincia di SalernoAnno: dal 2003Destinatari: adolescenti 13-16 anniSetting: scuola / comunitàObiettivi: generare un’attenta e consapevole riflessione sui rischi e sui pericoli connessi al tema della sicurezza stradale, mirando ad incidere e modificare i comportamenti a rischio degli utenti della strada. Attività: la prima fase prevede cicli di conferenze tematiche nelle scuole, di tipo interattivo, con cadenza settimanale. I temi trattati sono: i comportamenti a rischio, alcol, droghe e guida sicura. Si effettuano esperienze pratiche guidate in cui si sperimenta la gestione del traffico con agenti della polizia urbana, si effettuano passeggiate bici e ciclo-motorie e simulate su percorsi di guida e pedonali. Questa fase è accompagnata e sostenuta da un’attività di comunicazione e marketing, che comprende: conferenze stampa, articoli sui quotidiani locali e sui giornali di istituto, passaggi radiofonici e televisivi, spot radiofonici, invio di sms, apertura di pagine web dedicate al progetto. La seconda fase prevede la campagna “Metti il casco alla tua vita”, che coinvolgendo i rivenditori locali, intende spingere i ragazzi a donare o farsi regalare un casco in occasione del Natale. L’intero percorso prevede verifiche trimestrali composte da focus group, interviste individuali, analisi e verifica delle attività di comunicazione.Si segnala per: la presenza di un gruppo di progetto multiprofessionale, consolidatosi negli anni e che vede la collaborazione - anche istituzionalizzata - di diversi Enti (ASL, ACI, Prefettura); inoltre, si caratterizza per un’azione multilivello in cui l’intervento informativo/educativo – tarato sulla specificità del target group - è accompagnato da una campagna di comunicazione (fattore rinforzante). Questo progetto è stato segnalato nell’ambito dell’edizione 2007 del concorso “Premio Forum PA Salute – sezione: Educare alla Salute”.
Ente/i promotore/i: Ce.Do.S.T.Ar. (Centro Documentazione Ser.T. Arezzo, Dipartimento delle Dipendenze Az. Usl 8) in collaborazione con Comune e Provincia di Arezzo, ACI, ATAM e Provveditorato agli Studi di ArezzoLuogo: Arezzo e Provincia Anno: dal 1999Destinatari: studenti, insegnanti, popolazione, istruttori di scuola guida, giovani Setting: scuola, autoscuole, comunità, luoghi di divertimento notturno Obiettivi: educare alla guida sicura prevenendo gli incidenti stradali dovuti all’uso di alcol e sostanze stupefacenti. Il fine è realizzare un graduale percorso “culturale” per fare proprie parole quali “ sicurezza e prevenzione”, basandosi su interventi di prevenzione da modulare a seconda dei diversi contesti operativi, in raccordo con gli interventi posti in atto da Comune e Provincia di Arezzo, Polizia Municipale, ACI, ATAM, MIUR e USL 8.Attività: corsi gratuiti per il conseguimento del patentino per gli alunni delle scuole medie e delle scuole superiori; interventi nelle scuole (dalle materne alle superiori) di personale esperto (medici, psicologi, polizia municipale) che propongono informazione ed approfondimenti nell’ambito di progetti elaborati direttamente dai docenti; corsi di formazione rivolti agli insegnanti delle scuole medie e superiori che svolgono attività di preparazione per gli alunni che sosterranno gli esami del Patentino; elaborazione, realizzazione di materiale informativo e didattico sia per i docenti sia per i ragazzi (CD, giochi, video); incontri per istruttori di scuola guida per metterli in grado di trasmettere agli allievi le corrette informazioni riguardo ai rischi derivanti dall’uso di sostanze psicoattive; bus attrezzato per la corretta informazione sugli effetti dell’uso di sostanze, per la riduzione del danno e per una prima accoglienza di soggetti che presentano problemi derivanti dall’uso di sostanze.Si segnala per: è un progetto multilivello che vede impegnati sinergicamente diversi attori della prevenzione degli incidenti stradali. È un progetto consolidato: alcune attività sono diventate parte integrante dell’attività del Ce.Do.S.T.Ar.. Un video prodotto per il progetto, dal titolo "Te .. e il video - storia d'amore, d'alcol e di guida" è stato inserito nel materiale della campagna "Gli Stili di vita per la prevenzione delle tossicodipendenze", avviata dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2005.
Ente/i promotore/i: Commissione Europea - Direzione Generale per l’Energia e i TrasportiLuogo: Paesi della Comunità Europea Anno: 2006Destinatari: bambini e adolescenti Setting: scuolaObiettivi: documentare la situazione relativa all’educazione alla sicurezza stradale nelle scuole dei 25 Paesi della Comunità Europea. Attività: Sono state raccolte 114 campagne di comunicazione e 193 interventi di educazione alla sicurezza stradale per bambini ed adolescenti, considerati esempi di buona pratica, ed è stata prodotta una linea guida per l’implementazione di buone pratiche. Si segnala per: in particolare, il documento: European booklet: good practice guide on road safety education, che indica i 10 punti chiave per l’implementazione di interventi efficaci in materia di sicurezza stradale. Inoltre, il report finale contiene alcune raccomandazioni per la sostenibilità degli stessi (part 3 – Policy recommendations). Dal sito sono scaricabili le schede dei singoli interventi realizzati nei vari Paesi.
Ente/i promotore/i: Ente Promotore del progetto è il Comprensorio della Valle di Sole (Trentino), che ne ha affidato la gestione organizzativo-operativa e amministrativa al Progetto Giovani Val di Sole - APPM Onlus, e la supervisione al Gruppo di Coordinamento "Alcol, Guida e Promozione della Salute" (promosso dal Centro di Alcologia)Luogo: comunità della Valle del Sole (Trentino)Anno: dal 2005 ad oggiDestinatari: popolazione Valle del Sole (Trentino) Setting: comunità Obiettivi: - informare e sensibilizzare i giovani frequentanti i locali pubblici sui rischi della guida associata all'uso di alcolici; - rendere più sicure le strade il sabato sera, attraverso la riduzione dei mezzi in circolazione con guidatori "a rischio"; - aumentare la consapevolezza rispetto ai rischi dell'alcol sulla guida negli organizzatori e frequentatori delle feste paesane e nei gestori e frequentatori dei locali pubblici; - diminuire la somministrazione di bevande alcoliche nelle feste paesane e nei locali pubblici; - responsabilizzare i gestori dei locali pubblici, dei negozi di alimentari e dei supermercati rispetto al loro ruolo nel veicolare messaggi e indurre comportamenti che hanno a che fare con l'alcol Attività: il progetto realizzato nel corso del 2005, prevedeva 4 micro-progetti: - "Discobus per la Val di Sole" (attivazione di un servizio di trasporto pubblico per gli adolescenti/giovani frequentanti le discoteche, con la presenza di alcuni volontari che, all'interno del bus, effettuavano azioni di informazione e sostegno, e contemporaneamente consegnavano un questionario per un'indagine su usi e abitudini dei ragazzi) - "Feste campestri" (azioni quali esposizione e distribuzione di materiale informativo, prova dell'etilometro a scopi preventivi, organizzazione di un happy hour analcolico, ecc. in occasione delle feste campestri; hanno collaborato attivamente alcuni Sindaci, il Servizio di Alcologia e le associazioni di volontariato locali) - Discoteche e locali pubblici sicuri (organizzazione di serate con etilometro "a salve" all'interno dei locali pubblici, con contemporanea somministrazione di un questionario utile per raccogliere informazioni e stimolare la riflessione; hanno collaborato i gestori e alcuni volontari del Discobus) - Giornata "Oggi alcol? No, grazie" (organizzazione di una serie di azioni/eventi, nell'arco di una settimana, a novembre 2005, tra cui proiezione di film e dibattiti all'interno di alcune scuole gestiti dal Servizio di Alcologia e dalla Polizia Locale, tavoli di informazione all'uscita di alcune chiese gestiti dai Club degli Alcolisti Anonimi, concerti organizzati da associazioni di volontariato e bar, conferenze in alcune sale comunali; per promuovere l'iniziativa, ogni Sindaco della valle ha distribuito del materiale informativo ai locali pubblici e ai supermercati del proprio territorio di competenza, e sono stati pubblicati articoli sui quotidiani locali). Vista l'ampia adesione da parte della comunità di valle e i risultati emersi, il progetto è stato riproposto per il triennio successivo, proseguendo ulteriormente il percorso avviato in un'ottica di continuità. Inoltre, il Gruppo di Coordinamento si è ampliato, sviluppando una maggiore attenzione alle ricadute sulla comunità. Infine, è stato valorizzato e rinforzato il ruolo dei giovani volontari (l'associazione Stente Sani Friends è sorta ad hoc per occuparsi del microprogetto Discobus) che da operativo è diventato anche progettuale. Si segnala per: le alleanze e le collaborazioni intersettoriali attivate (creazione di "patti" formalizzati con i gestori di locali pubblici, e con gli organizzatori delle feste campestri paesane; costituzione di gruppi di peer educator; ecc.); la continuità d'azione (azioni non estemporanee ma inserite all'interno di un percorso coerente e "sostenuto" a livello politico); progetto multilivello e multicomponente (azioni di tipo informativo, formativo, educativo, che intendono influire su conoscenze, credenze, atteggiamenti, comportamenti, nonchè su aspetti organizzativi, e che coinvolgono più destinatari e più setting). Documentazione disponibile: - dossier conclusivo progetto 2005; scheda descrittiva progetto anno 2006; scheda descrittiva progetto anni 2007 - 2008 .