La pratica di mindfulness è uscita da tempo dal mondo sanitario per trovare applicazione anche nelle scuole con gli studenti, nelle carceri con i detenuti, nello sport e nelle imprese. Dors presenta questa pratica di meditazione per il benessere e per la riduzione dello stress. con un articolo scritto da Claudio Ritossa medico e istruttore di protocolli MBSR - Mindfulness based stress reduction.
Programma scolastico di promozione del benessere psicosociale e della salute dei ragazzi di 12-13 anni. L’obiettivo è potenziare le capacità emotive e sociali dei ragazzi (life-skills) che svolgono un ruolo di protezione nella prevenzione dei comportamenti a rischio e del disagio adolescenziale. Il programma “Diario della Salute” prevede le seguenti azioni:un corso di formazione per insegnanti di scuola secondaria di I grado con metodologia didattica attiva per fornire le indicazioni operative e metodologiche necessarie alla realizzazione dell’intervento in classe,un intervento in classe composto da 5 unità didattiche interattive implementato da insegnanti precedentemente formati per sviluppare le capacità sociali e emotive degli studenti (ad es. capacità di riconoscere e gestire le emozioni, empatia, comunicazione interpersonale, comunicazione efficace, capacità di instaurare relazioni positive e soddisfacenti, ecc.),un percorso informativo-educativo di due incontri interattivi per genitori condotto da operatori esperti sul tema della relazione e comunicazione tra genitori e figli nella preadolescenza. Il kit “Diario della Salute” è composto da: Io scelgo per me: è un diario di gruppo che racconta le esperienze e le emozioni di quattro pre-adolescenti alle prese con i cambiamenti e i compiti di sviluppo tipici della fase di vita che stanno vivendo. Dalla parte dei genitori. Crescere assieme ai figli: è un diario che racconta le esperienze e le emozioni di una mamma e di un papà alle prese con un figlio pre-adolescente. . Diario della Salute. Percorso didattico per insegnanti: è un quaderno per l’insegnante contenente una descrizione dettagliata dell’intervento da effettuare in classe durante l’orario scolastico e indicazioni e raccomandazioni su come realizzare le attività previste. Blog www.diariodellasalute.it: è un diario online in cui gli studenti, i genitori e gli insegnanti possono raccontare, commentare e condividere le esperienze vissute durante lo svolgimento del programma.
Lo Psicodramma Classico è un metodo di lavoro clinico, educativo e formativo ideato da Jacob Levi Moreno, medico psichiatra. Con l’improvvisazione scenica, si rappresentano vissuti personali, professionali e sociali. E' uno degli approcci teatrali da usare per il benessere e la salute delle persone, dei gruppi, delle organizzazioni e delle comunità locali.
Il laboratorio propone un’attività pratica-esperienziale con un approccio innovativo che integra principi e tecniche del metodo Feldenkrais con quelle del Teatro Sociale e di Comunità. Il Workshop è aperto a professionisti che lavorano in ambito socio-sanitario con differenti profili (infermieri, medici, psicologi, educatori, fisioterapisti, referenti amministrativi, ecc) e in quello artistico-teatrale. Appuntamento a Torino il 16 e 17 aprile.
Il modello del “trialogo” nasce in Europa agli inizi del 2000, grazie ai movimenti auto-organizzati di utenti ed ex utenti dei servizi psichiatrici che denunciano pubblicamente la mancanza di “umanità” del sistema psichiatrico, dovuta a un’assenza di dialogo e considerazione nei confronti della persona con problemi di salute mentale.
In tal modo, esso contribuisce a un cambiamento di prospettiva da una cultura medica tradizionale (di tipo paternalista) a una cultura basata sulla collaborazione, la partecipazione, l’empowerment; promuovendo il coinvolgimento attivo degli utenti dei servizi di salute mentale e dei loro familiari/amici, il trialogo garantisce
a) lo sviluppo di prassi/ricerche nell’ambito dei servizi di cura/terapia orientate al “recupero” (recovery) della persona e delle sue risorse
b) il riconoscimento del valore dell’esperienza di utenti/familiari
c) il consolidamento di un nuovo tipo di relazione operatori – utenti/familiari con focus sulle scelte individuali e la condivisione delle decisioni
d) la scoperta di nuove modalità di comunicazione al di là dei ruoli stereotipati di medico, “paziente”, caregiver
Il “trialogo” riguarda la comunicazione tra i tre principali gruppi di individui che hanno a che fare con i problemi/disturbi psichiatrici nell’ambito del sistema della salute mentale: le persone con grande sofferenza psichica, i loro familiari e amici, i professionisti sanitari.
Il modello si articola in incontri e seminari, che si svolgono in “contesti neutri” (esterni perciò ai setting familiari, istituzionali, terapeutici) e prevede una modalità di comunicazione “tra pari” che coinvolge utenti, familiari e amici, operatori sanitari.
L’obiettivo principale degli incontri di trialogo è comunicare e discutere – in maniera aperta - dell’esperienza del disturbo mentale, delle sue conseguenze, e del modo di affrontare/gestire la situazione.
Per quanto riguarda l’adozione e l’uso del modello del trialogo in Europa:
Quando si parla di recovery degli utenti, si fa riferimento – nei Paesi di area anglosassone – a un percorso personale, non standardizzabile, attraverso il quale una persona affetta da un disturbo mentale recupera controllo sulla propria vita; non è necessariamente inerente a una guarigione in senso clinico, piuttosto a un processo che consenta alle persone di condurre una vita soddisfacente sia sotto l'aspetto dell'autorealizzazione sia nella possibilità di acquisire un ruolo dignitoso nel contesto sociale/relazionale.
E’ dunque un concetto che ha a che fare con lo sviluppo della resilienza e dell’empowerment di utenti e operatori, la responsabilizzazione e il coinvolgimento/partecipazione attiva dell’utente e dei suoi familiari; è infine un modello di lavoro, adottato e proposto anche a livello di strategie governative e programmi politici per la salute mentale, che ha un riverbero nella prassi dei servizi con l’adozione di linee guida, la ricerca di strumenti di valutazione (qualità dei servizi, esito in termini di inclusione sociale, ecc.). la formazione degli operatori con un’ottica salutogenica, la revisione organizzativa.
Le linee guida per le prassi orientate alla recovery sono state redatte dalla Mental Health Commission canadese nel 2015.
Nell’introduzione viene da subito evidenziato il focus sull’importanza dell’autodeterminazione delle persone (in base alle teorie sulla recovery), e sull’intreccio dei vari determinanti sulla salute mentale.
Le LLGG sono state redatte a partire dalle buone prassi esistenti sul territorio canadese, e contengono raccomandazioni/proposte di azioni a livello dell’intero sistema dei servizi di salute mentale statale, strumenti di misurazione, liste di competenze e azioni specifiche e concrete.