Marcovalerio fa l’autotrasportatore, percorre lunghi tratti di strada, delle aziende conosce soprattutto i capannoni che servono da magazzino. E’ lì che carica e scarica la merce che trasporta. Quel mattino di primavera inoltrata sta caricando dei pannelli in legno, gli addetti li trasportano con i carrelli e lui li fissa sul semirimorchio con le cinghie.
Il Comitato d’appello dell’Unione Europea, formato da rappresentanti di tutti gli stati membri, ha approvato il giorno 27 novembre del 2017 il rinnovo per altri cinque anni dell’autorizzazione del glifosato, uno degli erbicidi più usati nel mondo.
Ambrogio lavora alla demolizione di una vecchia casa in pietra, una di quelle case costruite con pietre squadrate a mano e malta magra, le cosiddette case a “secco”. All’improvviso viene colpito da un pesante sasso che ne causerà la morte poche ore più tardi.
Mario, un operaio edile, con anni di esperienza parte da Alghero per arrivare a Bergamo, nel bel mezzo della stagione estiva. Firma un contratto di 75 giorni per lavorare nel cantiere di un grande ospedale, una di quelle opere immense durate più di 7 anni. Ma quel lavoro non lo inizierà mai.
L’erbicida è oggetto di discussioni in questi mesi perché la Commissione Europea dovrà decidere se consentirne l’utilizzo per altri 10 anni. Si tratta di un erbicida tra i più utilizzati al mondo, che ha sollevato controversie in ambito scientifico causando grande preoccupazione anche tra i cittadini.
La SLA può avere origine genetiche per una quota compresa tra il 5 e il 23 per cento, per la restante parte si ipotizzano cause ambientali. Il recente studio di Koeman rileva un’associazione positiva con l’esposizione a campi magnetici a bassissime frequenza in ambiente lavorativo.
E’ la storia di un infortunio che, per fortuna non ha avuto gravi conseguenze. Racconta di Bianca, lavoratrice macedone che nonostante sia in Italia da alcuni anni fa fatica a parlare e a capire l’italiano.
Questo mese pubblichiamo due storie di infortunio redatte da operatori delle ATS della Lombardia, che hanno aderito al progetto, contribuendo ad arricchire il repertorio delle storie di infortunio.
Al repertorio si sono aggiunte le storie di infortunio narrate dagli operatori dei Servizi di prevenzione degli Ambienti di Lavoro delle ATS lombarde.