Progetto OBIETTIVO SPUNTINO, la formazione e i materialia cura di Teresa Denise Spagnoli, Struttura semplice sorveglianza e prevenzione nutrizionale Asl TO3 Collegno (TO), Alessandra Suglia, DorsPubblicato il 14 Ottobre 2011Aggiornato il IntroduzioneLa formazione per i pediatri di famigliaI materiali prodotti per l’attività in ambulatorioLa formazione per gli insegnantiI materiali prodotti per l’attività in classeConsiderazioni conclusiveIntroduzioneIl progetto Obiettivo spuntino è stato presentato nel suo insieme e con i risultati preliminari sul sito Dors a giugno 2011 (vai all’articolo pubblicato a giugno 2011). Si illustrano ora i percorsi formativi realizzati con i pediatri di famiglia e con gli insegnanti e i materiali prodotti per l’ambulatorio e per la scuola.La formazione per i pediatri di famigliaLa formazione per i pediatri si è articolata nei seguenti appuntamenti svoltisi tra il 2009 e il 2010: modulo di una giornata costituito da sessioni teoriche e da esercitazioni pratiche sull’esecuzione diretta di attività di porzionatura degli spuntini freschi e di spesa simulata degli snack confezionati da parte dei partecipanti. Il modulo è stato realizzato con la supervisione di Dors ed era già stato testato nel corso di un evento formativo rivolto agli operatori sanitari afferenti ai Servizi Igiene alimenti e Nutrizione della Regione Piemonte incontri per la costruzione di strumenti e materiali da utilizzare durante l’attività ambulatoriale. I contenuti degli appuntamenti, organizzati nell’ambito del progetto triennale “Percorso diagnostico terapeutico nell’obesità in età pediatrica” e promosso dai pediatri di famiglia di 3 degli 8 distretti che compongono l’ASL TO 3, sono stati: l’aggiornamento sulla tecnica della “dietetica per volumi” (1) mirata all’acquisizione di nuove metodologie per promuovere scelte informate sugli spuntini da parte dei bambini e delle loro famiglie la realizzazione degli strumenti per conoscere e favorire l’attività motoria e una sana alimentazione nei propri assistiti l’utilizzo dei suddetti prodotti per l’educazione alimentare dei bambini e delle loro famiglie. (1) La dietetica per volumi è una tecnica volta a favorire una corretta gestione delle porzioni senza l’uso della bilancia. Le quantità raccomandate sono, infatti, messe a confronto con un volume di riferimento rappresentato dal pugno o dalla mano del soggetto che opera la scelta oppure da un oggetto di uso comune con dimensioni standardizzate, ad esempio la palla da tennis, il mazzo di carte ecc…. Sculati O et al, Tecniche innovative per la sorveglianza nutrizionale e l’educazione alimentare: la dietetica per volumi, Annali di Igiene, vol 15, 2003, pp. 135—146.I materiali prodotti per l’attività in ambulatorioSono state prodotte, a partire dai bisogni raccolti dall’esperienza dei pediatri, le schede informative per le famiglie, la scheda anamnestica e la scheda clinica.Le schede informative sono quattro e affrontano i consumi considerati critici - la colazione, gli spuntini, la verdura e la frutta – e la promozione dell'attività motoria. Le schede informative e gli altri materiali del progetto sono scaricabili dal sito dell'ASL TO3.La scheda anamnestica è rappresentata da un questionario semplice, di una pagina, rivolto a tutti i bambini, indipendentemente dallo status ponderale, e compilabile dai bambini da soli o con la guida dei genitori, durante l’attesa negli ambulatori. La scheda valuta quattro comportamenti critici: il consumo giornaliero di frutta e verdura, gli spuntini, la colazione e i livelli di attività motoria.La scheda clinica, condivisa tra tutti i pediatri di famiglia, consente la registrazione dei dati antropometrici, delle criticità in merito alle abitudini alimentari e motorie dei bambini e degli obiettivi pianificati per ogni singolo caso. Il progetto prevede che, sulla base della scheda anamnestica, il pediatra di famiglia individui l’area prioritaria di intervento e consegni, illustrandola alle famiglie, una delle quattro schede informative. Ai controlli successivi il pediatra valuta l’eventuale raggiungimento dell’obiettivo prefissato e, se necessario, ne formula uno nuovo.La formazione per gli insegnantiLa formazione degli insegnanti ha previsto la realizzazione di due tipologie di moduli, codificati e standardizzati, per garantire l’uniformità delle procedure, da parte dei docenti e dei tutor, e l’omogeneità dei messaggi.Il primo moduloIl primo modulo, della durata di mezza giornata, è stato indirizzato a tutte le scuole primarie campionate dallo studio di sorveglianza “Okkio alla salute” nell’ASL TO3 ed è programmato con periodicità biennale in concomitanza con la presentazione dei dati ottenuti dal Survey.L’invito alla partecipazione è rivolto a uno o due insegnanti per istituto. L’attività formativa condotta a chiusura delle due edizioni di Okkio alla salute 2008 (ottobre-dicembre 2009) e 2010 (maggio 2011) ha consentito di formare i rappresentanti di circa 1/3 delle scuole primarie dell’ASL TO3.La formazione prevede sessioni frontali, esercitazioni pratiche in piccoli gruppi e l’esecuzione diretta di attività di porzionatura degli spuntini freschi e spesa simulata degli snack confezionati da parte di tutti i partecipanti.È stata realizzata, a settembre 2011, una giornata informativa per illustrare e rendere disponibili agli operatori dei SIAN della Regione Piemonte i contenuti del modulo formativo standardizzato dall’ASL TO3 per gli insegnanti.Il secondo moduloIl secondo percorso formativo si svolge in almeno tre incontri nel corso dell’anno e si basa sulla partecipazione volontaria delle scuole, che possono scegliere il modulo formativo tra una serie di interventi a catalogo proposti dai Servizi dell’ASL alle scuole del territorio di competenza.Il modulo prevede un corso di formazione di due ore abbinato a 2 successivi incontri (ciascuno di 2 ore) strutturati come “laboratori” di promozione della salute e rivolti ad un massimo di 20 partecipanti.Il corso di formazione si snoda attraverso: parte tecnica di informazione/formazione basata sull’apprendimento attivo dei contenuti del Kit didattico Viaggio nel mondo degli spuntini sessioni di esercitazioni pratiche con l’obiettivo di fornire strumenti che possano rappresentare una risorsa utile nell’ambito delle iniziative di promozione della salute condotte dal personale docente nelle classi. I 2 laboratori rappresentano il setting per la progettazione degli interventi nelle classi con la supervisione degli operatori sanitari e per la verifica dei risultati ottenuti. I progetti formativi condotti nell’anno scolastico 2010-2011 sono disponibili nella banca dati Progetti di promozione della salute.I materiali prodotti per l’attività in classeIl kit didattico Viaggio nel mondo degli spuntini è composto da un manuale e dalla Ruota dei 7 spuntini. Il kit offre le informazioni che possano consentire ai docenti di svolgere un’attività di formazione a cascata sui loro colleghi per l’uso appropriato del kit stesso. Il kit è stato elaborato in due versioni, una per gli insegnanti delle scuole dell’infanzia e una per gli educatori delle scuole primarie e secondarie di primo grado.Il kit didattico Viaggio nel mondo degli spuntini è edito dalla Regione Piemonte nel 2009 ed è scaricabile in formato .pdf dall’area focus Aliment…Azione, sezione Metodi e strumenti (scarica il Kit per la scuola dell’infanzia e il Kit per gli altri ordini di scuola).La Ruota dei 7 spuntini è il prodotto dei suggerimenti degli insegnanti che hanno partecipato al progetto attraverso focus group sviluppati nell’ambito del laboratorio “Insieme per la salute” dell’ASL TO4. Dai racconti degli insegnanti è emerso che: la consapevolezza della “frutta come alimento sano” è abbastanza diffusa tra le famiglie; questo tuttavia non basta a favorirne il consumo, perché altri alimenti sono considerati dai genitori egualmente “nutrienti” e “più pratici” da portare a scuola offrire la frutta ai bambini nello spuntino di metà mattina può essere utile, ma spesso ci si scontra con vincoli organizzativi (la mancanza di personale che possa sbucciarla) o con diffidenze individuali legate alla percezione negativa del “non poter scegliere liberamente” non esiste una consapevolezza sulle porzioni idonee per la fascia di età delle scuole primarie; le quantità ritenute in grado di soddisfare i fabbisogni per uno spuntino sono in genere doppie o triple rispetto a quelle raccomandate succhi di frutta, tè confezionato e altre bevande dolci sono considerate dalle famiglie, al pari dell’acqua, come dei “dissetanti”; manca la percezione del carico calorico di questi prodotti, che sono abitualmente abbinati ad un alimento nello spuntino. Nella strutturazione della ruota si è cercato di rinforzare la consapevolezza della “frutta come alimento sano” promuovendola come prima opzione sul frontespizio dello strumento. Per stimolare i bambini e i genitori a esercitare le loro abilità di scelta, nell’ambito di una gamma di alimenti sani e vari, sono state individuate delle alternative alla frutta. Si è deciso di raffigurare gli alimenti non confezionati della ruota accanto a un oggetto di uso comune di dimensioni standard (per esempio, palla da tennis, mazzo di carte) per aumentare la consapevolezza sulle porzioni consigliate. I succhi di frutta sono stati infine rappresentati come spuntino vero e proprio, da consumare in alternativa e non in aggiunta ad altri alimenti.Dalle opinioni raccolte dalle insegnanti che hanno utilizzato lo strumento, testandolo nelle classi, sembra che l’opportunità di scegliere, garantita dalla ruota, sia stato il fattore più influente nell’indurre e rinforzare un percorso di cambiamento intrapreso dai bambini e genitori.Considerazioni conclusiveI risultati preliminari di Obiettivo spuntino incoraggiano a proseguire sul percorso intrapreso. Saranno necessarie valutazioni successive per stabilire quali delle attività programmate abbiano avuto un ruolo più favorevole nel guidare le famiglie verso comportamenti sani e quali strategie di rinforzo saranno necessarie per mantenere i risultati nel tempo.Il gruppo di progetto sottolinea, come punti rilevanti del progetto, l’integrazione delle risorse del territorio e la codifica delle strategie educative e comunicative, a garanzia della riproducibilità e uniformità del messaggio. L’integrazione dei diversi operatori territoriali (educatori, pediatri, dietologi, dietisti), attraverso percorsi di rete ben strutturati si è rivelata un’opportunità per ottimizzare, in termini di risorse e risultati, le attività di prevenzione rivolte alle famiglie.Così pure si è dimostrato strategico sviluppare una collaborazione costruttiva tra operatori sanitari e professionalità esperte in tecniche educative e di comunicazione, sperimentando strategie ispirate al marketing sociale e valutandone l’efficacia.Si rinnova il ringraziamento particolare a Marcello Caputo – Regione Piemonte, Coordinamento progetto sorveglianza e prevenzione dell’obesità, agli operatori delle Asl piemontesi che hanno collaborato, ai pediatri agli insegnanti, ai bambini e ai genitori che hanno partecipato al progetto e hanno contribuito alla sua riuscita.TAG ARTICOLO