Il progetto italiano per misurare il benessere equo e sostenibilea cura di Silvano Santoro, DorsPubblicato il 19 Maggio 2012Aggiornato il DatiIl progettoLe 12 dimensioni (o domini) del benessereProfili di saluteMetodi, profili e indicatori: siti utiliIl progettoIl progetto BES “benessere equo e sostenibile”, è ormai avviato da qualche anno, ma soltanto nei primi mesi del 2012, il gruppo di lavoro ha pubblicato un sito web dove i divulgare i primi risultati, spiegare come nasce l'idea e quali sono gli obbiettivi che la animano (www.misuredelbenessere.it ). Due importanti enti italiani hanno preso le redini di questo grande progetto, l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) e il Consiglio nazionale di economia e lavoro (CNEL), con l’obiettivo di sviluppare un approccio multidimensionale per misurare il benessere, integrando all’attività economica (prodotto interno lordo), altri indicatori compresi quelli riguardanti le diseguaglianze (non solo di reddito) e alla sostenibilità (non solo ambientale). Il progetto si colloca in un dibattito internazionale molto ampio sull' “andare oltre il Pil”, che ha visto la partecipazione di nazioni ed enti internazionali importanti come l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Il dibattito è stato stimolato dall’OCSE e da altri esperti internazionali, spinti dalla convinzione che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità. L’Italia ha deciso di lasciarsi coinvolgere attivamente in questo dibattito e ha impostato il progetto BES in modo da mettere insieme la politica, le rappresentanze sociali e la società civile in una nuova governance allargata, seguendo i suggerimenti dell’OCSE, seguenso l'esempio di altri paesi come Francia e Germania, e riconoscendo che il tema della misurazione del progresso ha due componenti: l’una prettamente politica, l’altra di carattere tecnico–statistico. Le 12 dimensioni (o domini) del benesserePrendendo spunto dal lavoro svolto dalla commissione francese composta dai tre autorevoli economisti Stiglitz-Sen-Fitoussi e dalle iniziative messe in atto dall'OCSE (come l’interessante “Better life index”), il gruppo italiano si è concentrato sulle dimensioni rilevanti per il benessere degli individui, selezionando per ogni dimensione un set d’indicatori di elevata qualità statistica rappresentativi dei diversi domini. Sulla base delle ricerche e dell’ampio dibattito tra gli esperti di tutta Italia, sono stati individuate 12 domini, chiamate anche “dimensioni”: Ambiente Salute Benessere economico Istruzione e formazione Lavoro e conciliazione tempi di vita Relazioni sociali Sicurezza Benessere soggettivo Paesaggio e patrimonio culturale Ricerca e innovazione Qualità dei servizi Politica e istituzioni Per quanto riguarda il dominio “Salute”, è stato individuato un set d’indicatori per descrivere gli elementi essenziali per un profilo di salute della popolazione, considerando la salute “oggettiva”, quella “funzionale” e quella soggettiva. Gli indicatori sono organizzati in tre liste. La prima raggruppa indicatori globali di esito (speranza di vita alla nascita, indice di stato fisico e psicologico, …) per offrire una descrizione generica dello stato di salute. La seconda lista raccoglie indicatori che offrono maggiori dettagli e approfondimenti (Tasso di mortalità infantile, Tasso standard di mortalità per tumore, …) legati a rischi che caratterizzano fasi specifiche del ciclo della vita. La terza lista contiene indicatori riferiti ad alcuni fattori di rischio legati a stili di vita non salutari a fattori di protezione (proporzione standard di persone di 14 anni e più che fumano; proporzione standard di persone di 18 anni in soprappeso o obese, … ) che possono essere utili per valutare la sostenibilità degli attuali livelli di salute della popolazione e del loro auspicabile miglioramento. Profili di salutePer fare in modo che il progetto sia effettivamente utile e che queste “misure” siano davvero utilizzate per migliorare il benessere della società italiana, gli statistici e i ricercatori devono fare la loro parte anche imparando a trasferire meglio la conoscenza agli altri operatori coinvolti, ma il compito più importante spetta ai politici che devono realizzare azioni e politiche per mettere in pratica ciò che è stato possibile apprendere dai dati. Gli operatori piemontesi conoscono bene questo tipo di approccio tecnico-politico, impiegato nei territori delle varie ASL per redigere i Profili e Piani per la Salute (Peps) che cominciano proprio dalla costruzione di profili di salute per identificare obiettivi di salute prioritari e terminano con la realizzazione di un piano, per opera del decisore locale, per fare fronte alle priorità individuate. Le esperienze internazionali e quella nazionale di questo progetto, possono, quindi, essere utili anche per tutti i tecnici che sono coinvolti nella realizzazione dei profili di salute sul territorio, i quali possono fare tesoro dei criteri proposti dagli esperti nazionali e internazionali per la scelta degli indicatori da inserire nel profilo; criteri che fanno parte di una vera è propria strategia e che non sono soltanto basati sulla disponibilità Attenzione a includere indicatori in grado di esplorare le varie fasi del ciclo di vita (infanzia; adolescenza; adulti; anziani) Verificare la valutazione di qualità dei dati utilizzati e le informazioni di riferimento dell’indicatore (metadati) Includere sempre la comparazione con un territorio di riferimento Disponibilità di visualizzare diversi livelli di granularità territoriale Classificazione delle informazioni per dimensioni (o domini) di salute Presenza della dimensione temporale (trend temporali) Metodi, profili e indicatori: siti utili WHO Equity in health - – Le disuguaglianze nella performance dei sistemi sanitari e le loro determinanti sociali in Europa - strumenti per la condivisione di valutazione e informazione; EurLIFE - database interattivo sulla qualità della vita in Europa che offre i dati tratte da indagini dela fondazione Eurofound e da altre fonti pubblicate; European social survey - che raccoglie dati europei, derivati da questionari, utili per studiare e influenzare i valori, atteggiamenti, gli attributi ei modelli di comportamento all'interno di sistemi politici europei; Urban audit - La raccolta di vari indicatori per diverse 185 città (piccole e grandi) di 27 paesi dell'Unione europea. Gli indicatori per la salute - messi a disposizione dalla comunità europea Health Profile – I profili di salute realizzati dal sistema sanitario nazionale inglese I2SARE – Indicatori delle disuguaglianze di salute nelle Regioni europee – progetto europeo istituito per produrre un profilo di salute per ogni regione della UE (presenti le regioni di tutte e 27 le nazioni dell’Unione). OECD – BETTER LIFE INDEX – Progetto dell’OCSE che per ogni nazione del mondo raccoglie in 11 domini, gli indicatori disponibili per creare un indice di benessere. Il sito è costruito in forma divulgativa e ogni paese è rappresentato da un fiore con 11 petali, la cui grandezza spiega in maniera rapida se quel dominio è un punto di forza o una debolezza per la nazione considerata. DOWNLOAD & LINKBenessere equo e sostenibile: le esperienze degli altri paesiBenessere equo sostenibileOCSE - Better life indexTAG ARTICOLO