Insidie della rete: il cyberbullismo
a cura di Eleonora Tosco

Definizione

Cyberbullismo è il termine che indica atti di vessazione, umiliazione, diffamazione e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l'e-mail, i telefoni cellulari e i siti web (blog, forum, video).
Bill Belsey è l’educatore canadese che ha coniato il termine e lo ha diffuso a livello internazionale. Sua la seguente definizione di cyberbullismo: "Il Cyberbullismo riguarda l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione da parte di un singolo o di un gruppo, per veicolare comportamenti aggressivi e intimidatori ai danni di uno o più  soggetti”.

Caratteristiche

“Un tempo le vittime di Franti (il prepotente del libro “Cuore” di Edmondo De Amicis)
o di Barry Tamerlane (il bullo del Libro “L’inventore di sogni” di Ian Mcewan) rientrate a casa, trovavano, quasi sempre, un rifugio sicuro, un luogo che le proteggeva dall’ostilità e dalle angherie dei compagni di scuola.
Oggi, la tecnologia permette ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi, inviati con i video-telefonini o pubblicati, su qualche sito, con l’ausilio di internet” (Pisano, Saturno 2008).

Analogie e differenze con il bullismo

Analogie:

- Presenza di una vittima: c'è una vittima designata che non è in grado di difendersi;
- Tipo di azione: si tratta di un'azione che, in maniera esplicita, intende procurare sofferenza o danneggiare la vittima;
- Durata: gli attacchi informatici sono continui e si ripetono nel tempo (settimane, mesi e anni).


Differenze:

 - Anonimato: ogni comunicazione elettronica lascia delle tracce quindi l'anonimato del molestatore è illusorio. Per la vittima potrebbe tuttavia essere difficile risalire da sola al cyberbullo;
- Difficile reperibilità: del cyberbullo che si avvalga di SMS, messaggeria instantanea o chat, o di un forum online privato;
- Indebolimento delle remore etiche: l'illusione di anonimato, insieme alla possibilità di essere "un'altra persona" online (vedi i giochi di ruolo), possono portare a comportamenti che sarebbero autocensurati nella vita reale;
- Assenza di limiti spaziotemporali: mentre il bullismo tradizionale avviene di solito in luoghi e momenti specifici (ad esempio in un contesto scolastico), il cyberbullismo investe la vittima ogni volta che si collega al mezzo elettronico utilizzato dal cyberbullo.

Tipologie

Nancy Willard, Direttore del centro americano per l’utilizzo sicuro e responsabile di Internet (Center for safe and responsible internet use), nel suo libro “Educator's Guide to Cyberbullying” ha individuato differenti tipologie di cyber bullismo:
Flaming: spedizione di messaggi online offensivi e volgari indirizzati ad un singolo o ad un gruppo di persone. Il caso tipico è rappresentato da insulti verbali all’interno di forum di discussione on line.
Molestie (harassment): spedizione ripetuta e ossessiva di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno.
Denigrazione (put-downs): spedizione di mail, sms, post su blog a diversi soggetti con lo scopo di danneggiare gratuitamente la reputazione di un singolo.
Sostituzione di persona (masquerade): farsi passare per un'altra persona per spedire messaggi o per pubblicare contenuti volgari e reprensibili.
Rivelazioni (exposure): rendere pubbliche informazioni riguardanti la vita privata e intima  di una persona.
Inganno (trickery): ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per ottenere confidenze, racconti privati, spesso imbarazzanti, al fine di renderli pubblici o condividerli con un gruppo di persone.
Esclusione (Exclusion): esclusione intenzionale di un soggetto da un gruppo online (“lista di amici”), da una chat, da un game interattivo o da altri ambienti protetti da password.
Cyber-persecuzione (cyberstalking): molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura che spesso sfocia in vero e proprio terrore per la propria incolumità fisica.
Cyberbashing o happy slapping: comportamento criminale che ha inizio nella vita reale (un individuo un gruppo di individui molestano fisicamente un soggetto mentre altri riprendono l’aggressione con il videotelefonino) e che poi continua, con caratteristiche diverse, on line: le immagini, pubblicate su internet e visualizzate da utenti ai quali la rete offre, pur non avendo direttamente partecipato al fatto, occasione di condivisione, possono essere, commentate e votate. Il video “preferito” o ritenuto il più “divertente” viene, addirittura, consigliato.

Cyberbullismo: riferimenti web

www.cyberbullismo.eu : Sito del progetto di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e all’emergente problema del cyber bullismo e della navigazione on line a rischio si propone di realizzare un servizio di consulenza - Peer to Peer - gestito da operatori non professionisti.

www.cyberbullismo.com: Sito dell’Istituto di formazione sardo (IFOS) che offre informazioni, consulenza e formazione sul tema delle prepotenze digitali.

www.smontailbullo.it: Sito del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca sul tema del bullismo.

www.easy4.it  Il sito si rivolge in modo particolare a genitori e insegnanti, impegnati nel sostenere i giovani a un utilizzo appropriato di internet e delle nuove tecnologie. Offre loro strumenti e materiali per informarsi ed educare, ma anche la possibilità di partecipare attivamente alla campagna campagna di sensibilizzazione per un uso sicuro e consapevole di Internet.

www.tiseiconnesso.it sito del Ministero delle Comunicazioni nasce in collaborazione con Save the Children Italia come frutto dell’interesse comune verso la sicurezza dei giovani internauti.

www.noncaderenellarete.it Sito della campagna promossa dal MOIGE (NMovimento italiano genitori) di sensibilizzazione sul corretto uso del web da parte dei minori.

www.cyberbullying.us Sito del centro americano di studi e ricerche sul cyberbullismo

www.cyberbully.org Sito del centro americano per l’utilizzo sicuro e responsabile di Internet diretto dalla D.ssa Nancy Willard

 

 

 


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