Quanto la salute influenza l’uscita dal mondo del lavoro
a cura di Luisella Gilardi, DoRS

Perché è importante questa revisione?

In molti paesi soprattutto del nord Europa  e negli Stati Uniti, si assiste ad una situazione paradossale. Nonostante la salute della popolazione sia migliorata e il lavoro sia sempre più automatizzato, una parte consistente di popolazione è economicamente inattiva e percepisce una pensione per disabilità.
La causa più comune per cui si chiede la disabilità sono i problemi mentali, primo fra tutti la depressione. In Svezia, per esempio, negli ultimi anni dal 1990 al 2005 le nuove pensioni per disabilità fra le donne giovani sono cresciute di 5 volte.
La percezione di un cattivo stato di salute è spesso la causa che induce il lavoratore a uscire dal mercato del lavoro.  Questo comporta spese sociali ed economiche non indifferenti.  Vi sono evidenze che interventi di promozione della salute, di riorganizzazione del lavoro, di riduzione delle esposizioni nocive e di migliormamento della sicurezza possano migliorare la percezione del proprio stato di salute, la produttività e riducano i giorni di assenza.

La revisione di Van Rijin e colleghi esplora la relazione tra la percezione di un cattivo stato di salute , i problemi mentali, la presenza di malattie croniche e tre diverse vie di uscita dal mondo del lavoro: la disabilità, la disoccupazione e il prepensionamento.

I principali risultati e le conclusioni

Include 44 studi, la maggior parte (29) riguardano i paesi del Nord Europa. La tabella sottostante riassume i risultati della revisione sistematica.  Per ogni fattore di rischio indagato rispetto ai ognuno degli esiti  è stata prodotta una meta-analisi. 

 

Come si vede l’associazione più forte è tra la percezione di un cattivo stato di salute e l’uscita dal mercato del lavoro attraverso la pensione di disabilità, associazioni meno forti con le altre due vie di uscita: disoccupazione e prepensionamento. Anche i problemi di salute mentale influenzano l’uscita dal mercato del lavoro attraverso la disabilità e la disoccupazione.
La presenza di patologie croniche è un fattore di rischio per la disabilità e la disoccupazione non per il pre-pensionamento.
Questo dato non sorprende poiché il requisito fondamentale per avere diritto alla pensione è avere una patologia cronica o una disabilità. Tuttavia il passaggio da occupato a disabile è largamente influenzato dal sistema di welfare ed è molto variabile nei diversi paesi europei. Nei paesi scandinavi, la probabilità di perdere il posto di lavoro a causa dei problemi di salute è molto bassa. Lo stato di welfare di questi paesi protegge il lavoratore attraverso la garanzia di una pensione di disabilità.
Come si sottolinea nella discussione la percezione di un cattivo stato di salute include non solo la dimensione fisiologica ma anche quella sociale legata alla qualità della vita in generale.

Limiti importanti
La maggior parte degli studi considera solo dati autoriferiti, inoltre la revisione potrebbe non essere esaustiva: gli studi  inclusi sono quelli  pubblicati in lingua inglese. La maggior parte di essi ha coinvolto lavoratori dei paesi del Nord Europa e quindi i risultati possono non essere generalizzabili.  Come già accennato il sistema di welfare presente in ogni singolo paese ha una influenza notevole sugli esiti considerati

Gli autori concludono dicendo che dopo aver riassunto e analizzato la letteratura sull’argomento, la percezione di un cattivo stato di salute è un fattore di rischio per l’uscita dal mondo del lavoro. Sostengono la necessità di promuovere interventi che facciano sì che la persona non si ammali e che agiscano sul miglioramento del benessere emotivo e psicologico.

Riferimento bibliografico

van Rijn RM, Robroek SJ, Brouwer S, Burdorf A. Influence of poor health on exit from paid employment: a systematic review. Occup Environ Med. 2014
Apr;71(4):295-301.

 


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