40 anni di salute a Torino. Spunti per leggere i bisogni e i risultati delle politiche
a cura di Luisella Gilardi

Il libro racconta una storia di successo per Torino. I torinesi in quarant’anni hanno visto migliorare senza interruzioni la loro speranza di vita di 7 anni tra gli uomini e di 6 anni tra
le donne, grazie a un continuo e sensibile miglioramento della mortalità per molte cause di morte, soprattutto quelle cardiovascolari e quelle accidentali e violente. La mortalità per
cause legate all’alcool è diminuita del 50%, quella da fumo del 40%, quella evitabile grazie alle cure e alla prevenzione del 60%; poche cause sono aumentate a causa di epidemie
ben note di questo periodo: quelle correlate alla droga e quelle legate all’infezione da epatite. In generale, è stato un successo su tutti i determinanti di salute: l’ambiente di vita
e di lavoro, alcuni stili di vita ad eccezione delle dipendenze, la prevenzione sanitaria e il controllo della pressione, e infine il sistema delle cure.


Nello stesso periodo, la speranza di vita tra gli uomini è migliorata di più tra i laureati (più 8 anni) che tra le persone con la sola scuola dell’obbligo (più 7 anni); mentre tra le donne sono le donne con più basso titolo di studio a guadagnare più anni di vita (più 7 anni) delle laureate (più 5 anni). In questo caso, la notizia è che le donne in carriera pagano negli ultimi quindici anni il prezzo del cambiamento delle abitudini riproduttive (meno figli e sempre più tardi) e dell’adozione di stili di vita insalubri come il fumo. Dunque, le disuguaglianze sociali di salute non si sono allargate, e nel caso delle donne si sono anche significativamente ridotte.

 

L’intero volume è scaricabile gratuitamente dal sito Epidemiologia e Prevenzione.

A partire dai dati contenuti in esso sono stati realizzati cinque factsheet, tutti scaricabili interamente dal sito   www.disuguaglianzedisalute.it

 


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