Anche i motociclisti vanno a scuola per imparare a guidare la moto in sicurezza: i risultati da una revisione sistematica a cura di Paola Capra, DorsPubblicato il 22 Gennaio 2011Aggiornato il 24 Gennaio 2017L'educazione e la formazione indirizzate ai conducenti di veicoli, come strumenti per incidere sul comportamento di chi è al volante e di conseguenza per ridurre gli incidenti sulle strade sono state già valutate in 2 revisioni Cochrane. La revisione Roberts 2001 ha preso in esame i corsi scolastici di educazione stradale, mentre la revisione Ker 2003 ha valutato la formazione per chi ha già conseguito la patente di guida. In entrambe le revisioni le evidenze a favore sono poche e tuttavia le conclusioni non mettono in discussione il valore della formazione, soprattutto per i guidatori giovani e inesperti, ma i contenuti e le modalità con cui viene erogata. La categoria dei motociclisti è stata invece un poco trascurata anche se, messa a confronto con le altre categorie di utenti della strada è associata con un più alto rischio di incidenti dall'esito infausto.La formazione è apparsa come una'importante contromisura per ridurre sia il numero degli incidenti che la gravità della conseguenze. Sono numerosi i paesi ad alto reddito che erogano un qualche tipo di formazione specifica per i motociclisti, dalla formazione obbligatoria per poter conseguire una patente alla formazione post licenza di perfezionamento e rinforzo. La revisione Cochrane Kardamanidis 2010 valuta l'efficacia della formazione destinata a chi guida una moto per ridurre gli incidenti, gli eventuali morti e feriti e le infrazioni. Vengono inclusi 23 studi di disegno vario e anche i tipi di formazione presi in esame sono diversi per contenuti e durata. I risultati suggeriscono che la formazione obbligatoria pre-licenza può essere un impedimento a completare il processo per conseguire la patente per la moto e può ridurre così i tassi di incidentalità, infortunio, mortalità e infrazione, attraverso una riduzione dell'esposizione di chi conduce la moto. Tuttavia, sulla base dell'evidenza a disposizione non è chiaro se e quale tipo di formazione sia relamente efficace per prevenire gli incidenti tra i motociclisti; di conseguenza non esistono interventi di best practice che possano essere raccomandati. La motocicletta è un mezzo di trasporto comune non solo nei paesi ad alto reddito ma soprattutto nei paesi a medio e basso reddito e il suo uso è in crescita. E' probabile che una formazione specifica per chi guida le due ruote sia necessaria per acquisire le competenze e la tecnica per gestire la moto in sicurezza. E' importante per il futuro che la ricerca scientifica conduca degli studi di valutazione rigorosi, in primo luogo nei paesi a basso reddito, dove è maggiore l'impatto dei motociclisti morti e feriti. Riferimenti bibliografici dalla revisione sistematica:Kardamanidis K, Martiniuk A, Ivers RQ, Stevenson MR, Thistlethwaite K. Motorcycle rider training for the prevention of road traffic crashes. Cochrane Database of Systematic Reviews 2010, Issue 10. Art. No.: CD005240.DOI:10.1002/14651858.CD005240.pub2. Altri riferimenti bibliografici: Roberts IG, Kwan I. School-based driver education for the prevention of traffic crashes. Cochrane Database of Systematic Reviews 2001, Issue 3. Art. No.: CD003201. DOI: 10.1002/14651858.CD003201. Ker K, Roberts I, Collier T et al. Post-licence driver education for the prevention of road traffic crashes. Cochrane Database of Systematic Reviews 2003, issue 3. Art. No.: CD003734. DOI: 10.1002/14651858.CD003734DOWNLOAD & LINKScarica scheda sintetica della revisione sistematicaTAG ARTICOLOEDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE; MOTOCICLETTA; PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI; SICUREZZA STRADALE;