Progetto David per la sicurezza stradale
a cura di Rita Longo, Dors

Il progetto DAVID è il nuovo piano strategico 2012 - 2020 per la sicurezza stradale nella città di Fireze, progettato dall'associazione "Lorenzo Guarnieri" ONLUS e promosso dal Comune di Firenze, che lo ha presentato pubblicamente alla cittadinanza durante una conferenza stampa il I giugno 2011.

DAVID è un acronimo che riprende le iniziali delle 5 aree di intervento del piano: Dati e analisi; Aderenza alle regole; Vita ed educazione; Ingegneria; Dopo la violenza.

L'Obiettivo del Piano (che riprende le indicazioni dell'UE e dell'OMS) è ridurre del 50% i morti e i feriti gravi sulle strade di Firenze entro il 2020.

I dati relativi al numero di incidenti stradali mortali sul territorio nazionale ci dicono che nel 2009 ci sono stati più di 4000 decessi (dati ISTAT); tale numero si è significativamente ridotto nell'ultimo decennio (40%), ma se confrontato con i dati di altre nazioni europee (dati OMS) si rileva un grande potenziale di miglioramento. I dati locali (Polizia Stradale, Polizia Municipale, Carabinieri, ospedali)  rilevano che a Firenze:

  • -   i miglioramenti su decessi e feriti gravi sono stati contenuti
  • -  più del 70% di morti e feriti sono motociclisti e pedoni
  • -  solo nel ~13% dei casi i conducenti hanno età fino a 25 anni
  • -  il ~30% degli incidenti sono riconducibili all'alcol
  • -  il numero di alcol test é relativamente basso
  • -  gli incidenti stradali a Firenze costano ~230-240 milioni di Euro

Il Piano prevede 2 grandi gruppi di iniziative:

  • - azioni interdisciplinari nell'ambito dei controlli, delle infrastrutture, dell'educazione e della legislazione
  • - elementi di supporto alla realizzazione operativa del piano

Le azioni interdisciplinari sono le seguenti:

  • ambito controlli/enforcement: intensificare i controlli sulle strade specificamente rivolti ai principali comportamenti pericolosi (es. guida in stato di ebbrezza, ecc.)
  • ambito infrastrutture: incrementare le misure per aumentare la sicurezza sulle strade (es. predisposizione rotonde e incroci con semaforo, miglioramento attraversamenti pedonali, introduzione di "scatole nere" e sistemi alcohol lock, ecc.)
  • ambito educazione: introduzione della sicurezza stradale nel curriculum formativo delle scuole superiori e avvio di iniziative informative (es. campagne) e formative per gli adulti;
  • ambito legislazione: introduzione dell' "omicidio stradale" e utilizzo delle massime pene sul territorio cittadino.

Gli elementi di supporto del piano consistono in:

  • - una Governance rigorosa (creazione di un'unità dedicata, alle dipendenze dirette del Sindaco, e con il compito di coordinare i diversi enti coinvolti);
  • - Monitoraggio costante delle singole iniziative in atto;
  • - Piano di comunicazione condiviso e strutturato.

Per quanto riguarda il metodo, il progetto rappresenta un modello esportabile ovunque: si mettono insieme i dati degli incidenti di un Comune (quanti incidenti, dove avvengono, le cause, quali controlli e dove vengono fatti, quanti e quali corsi vengono fatti nelle scuole per la formazione, quale assistenza viene fornita alle famiglie che hanno subito un lutto, qual è lo stato delle strade ecc), per creare un 'profilo' degli scontri e finalizzare un piano preciso di intervento.

Le caratteristiche "forti" sono:

  • attività preliminare di progettazione partecipata con gli stakeholder locali (sanità, forze dell'ordine, Comune, associazioni, università)
  • analisi approfondita e precisa dei dati (a livello nazionale, regionale ma soprattutto locale)
  • obiettivi chiari e specifici
  • modalità operative definitive e "integrate"
  • raccolta e analisi della buone pratiche europee
  • predisposizione di azioni di coordinamento a supporto del piano

 Sono state selezionate le prime 8 iniziative da realizzare, per le quali a giugno 2012 dovrebbe essere possibile raccogliere i primi dati:

  • la sperimentazione di onde verdi semaforiche e miglioramento dell'illuminazione di selezionati attraversamenti pedonali;
  • il lancio di una campagna di informazione, comunicazione e controllo sul tema dell'alcol;
  • lo sviluppo di un programma di sicurezza stradale per le scuole superiori.

Per approfondimenti:



 

 

 


TAG ARTICOLO