Una politica a sostegno di scelte alimentari sane, una guida per attuarla passo dopo passo
a cura di Marina Penasso, Alessandra Suglia, Dors

Le finalità della guida

Improving the Food Environment Through Nutrition Standards: A Guide for Government Procurement (CDC, febbraio 2011) costituisce una guida pratica, dal taglio metodologico, per l'elaborazione, l’adozione, l’implementazione e la valutazione di una politica di appalti per i prodotti alimentari. I destinatari di questa guida sono i governi statali e locali.
Ai fini della presente Guida, il termine "politica di appalto per prodotti alimentari" si riferisce a una politica adottata ufficialmente da un governo statale o locale (o da uno Stato o ente pubblico locale), che richiede che gli alimenti che acquista, offre o mette a disposizione contengano i nutrienti chiave a livelli che non superino gli standard stabiliti dalle autorità sanitarie pubbliche.
Una politica di appalto per prodotti alimentari, secondo il documento dei CDC di Atlanta, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
- le politiche di appalti per i prodotti alimentari dovrebbero essere globali e includere le norme per una varietà di componenti alimentari come il sodio, i grassi insaturi e lo zucchero
- dal punto di vista dell’acquisto, adottare una tale politica significa considerare non solo il costo e la qualità dei prodotti, ma anche la salubrità complessiva di ciascun cibo acquistato. Quanto sodio ha? È libero da grassi insaturi prodotti industrialmente?
- sul piano operativo, tali azioni politiche attuano una ricerca di cibi sani che contribuisca a costruire ambienti dove è possibile fare scelte alimentari più nutrienti.

Perché attuare una strategia politica?
Questo documento è stato redatto a partire dall’analisi dei cambiamenti dei consumi alimentari adottati dalla seconda metà del novecento a oggi. Numerosi studi hanno evidenziato, in particolare nella realtà statunitense, un aumento significativo nelle dimensioni delle porzioni e nel consumo di alimenti come snack salati, bibite, hamburger, patatine fritte, dolci e dessert. Prevale il consumo di cibi più elaborati, ad alto contenuto di sodio, grassi ed edulcoranti. Una recente relazione dell'Institute of Medicine Strategy, “Strategies to Reduce Sodium Intake in the United States”, ha raccomandato, come strategia di sostegno, ai rivenditori di generi alimentari, governi, imprese, istituzioni e altre organizzazioni su larga scala che acquistano o distribuiscono generi alimentari, di stabilire le specifiche di sodio per gli alimenti che acquistano. Tali politiche di acquisto possono sostenere un miglioramento della salubrità della catena alimentare e diminuire, in generale, l’apporto di sostanze nutritive dannose. Secondo il Dietary Guidelines for Americans (2010), modelli nutrizionali e per l’attività fisica che si concentrano sul minor consumo di calorie, scelte informate in materia alimentare ed essere fisicamente attivi, possono aiutare le persone a raggiungere e mantenere un peso forma, a ridurre il rischio di malattie croniche, e a promuovere la salute in generale.

Quali sono i potenziali benefici di un’azione politica?
Le politiche per gli appalti di prodotti alimentari sani possono essere progettate per rendere i cibi maggiormente sani più facilmente disponibili, accessibili e accattivanti. Tali politiche possono lavorare per modificare i fattori individuali (ad esempio, la conoscenza di come scegliere le opzioni sane), i fattori sociali (ad esempio le norme sociali) e i fattori ambientali (ad esempio l’accesso alle opzioni sane). Queste politiche possono avere come bersaglio molte sostanze nutrienti e gli standard previsti per le calorie, i grassi insaturi e lo zucchero al fine di aumentare la salubrità generale delle opzioni alimentari e di fornire un ambiente alimentare più sano. Le politiche per gli appalti modificano il ruolo dello Stato e degli Enti locali trasformando i consumatori passivi in soggetti attivi del mercato.
Gli appalti relativi a cibi sani possono inoltre:
- contribuire al miglioramento dell’organizzazione dei dipartimenti di salute
- evitare pubblicità negativa associata all'acquisto di prodotti dannosi per la salute
- creare esempi positivi per i lavoratori, i decisori e i datori di lavoro
- costruire consapevolezza e sostegno tra decisori, amministratori e compratori
- facilitare la comunicazione tra fornitori, acquirenti, dipendenti e il pubblico
- aumentare nei consumatori la domanda per i cibi più sani
- ridurre l'onere economico elevato dei costi sanitari associati a malattie cardiovascolari, ictus e insufficienza renale.

Alcune indicazioni per la pratica
Stato ed Enti locali possono essere gli attori critici nella trasformazione del sistema alimentare per aiutare a rallentare i tassi di aumento delle malattie, quali le malattie coronariche e l’ictus, che sono collegati al consumo di alimenti ricchi di grassi e di sale.
Tali agenzie, attraverso l’alimentazione sana e l’adozione di modelli di politiche di acquisto degli alimenti e di raccomandazioni presso le industrie affinché promuovano cibo sano, possono fare la differenza, in linea con gli orientamenti dietetici raccomandati.
A loro volta, le politiche per l’approvvigionamento, l’acquisto e la fornitura di cibi sani possono contribuire a migliorare la salute dei cittadini in diversi contesti di vita quali:
- Scuola e Università
- Luoghi di lavoro
- Ospedali
- Strutture residenziali e correzionali, centri diurni
- Comunità di assistenza
- Organizzazioni a base comunitaria (comprese le organizzazioni religiose).

È importante ricordare che ciò che funziona per un setting può non essere appropriato per un altro. Per esempio, il setting scuola può richiedere norme sugli appalti diverse rispetto a una prigione e un diverso piano di attuazione. Questo non vuol dire che non si possano applicare gli stessi standard nutrizionali in contesti diversi, anzi, è importante verificare l'appropriatezza e l'accettabilità di tali norme alla luce delle caratteristiche dei singoli ambienti. Gli autori consigliano di stabilire uno standard di base per tutti, e poi affinare ulteriormente gli standard di specifiche popolazioni come necessario, in base all'età, lo stato di salute, o ad altre considerazioni. Una buona politica di approvvigionamento alimentare sarà completamente integrata con gli obiettivi generali e gli obiettivi del contesto in cui essa viene effettuata. Dovranno essere chiaramente stabiliti gli obiettivi del setting, identificate le strategie di appalto e impegnate risorse per tali strategie. Si dovranno inoltre stabilire obiettivi e scadenze e creare i mezzi per valutare i progressi e per apportare modifiche (per esempio, se vengono rilasciate nuove linee guida alimentari e le norme devono essere aggiornate).


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