Congresso SIPNEI -Conoscere e curare l’essere umano nella sua interezza-
a cura di Sonia Scarponi, Mariella Di Pilato, Dors Piemonte

Dalle nuove ricerche nel campo dell’epigenetica, delle neuroscienze e della psiconeuroendocrinoimmunologia emerge una visione complessa e unitaria dell’individuo e degli stessi microsistemi vitali che reclama un nuovo modello integrato nella ricerca e nella cura, superando il riduzionismo che, storicamente, ha assegnato alla psicologia lo studio e la cura di una mente senza corpo e alla medicina lo studio e la cura di un corpo senza mente.

Di qui la necessità di una discussione sui fondamenti che coinvolga sia i ricercatori e gli operatori della salute sia gli studiosi dell’umanità come specie culturale e sociale.

Dal 2000 la SIPNEI, Società Italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia promuove lo studio dell’organismo umano nella sua interezza e nel suo rapporto con l’ambiente e promuove il cambiamento nella cura, nella ricerca scientifica e nelle relazioni umane attraverso pubblicazioni scientifiche, formazione, seminari e convegni.

Il Congresso “Conoscere e curare l’essere umano nella sua interezza” affronterà le nuove ricerche nel campo dell’epigenetica, delle neuroscienze e della psiconeuroendocrinoimmunologia da cui emerge una visione complessa e unitaria dell’individuo e degli stessi microsistemi. Il congresso si svolgerà in Sessioni di tipo fisiopatologico e clinico con una ricognizione delle principali novità su temi di rilievo per la ricerca e per la cura integrata (metabolismo e intestino, mente-cervello, stress e infiammazione, dolore). L’ultima sessione è dedicata ad una riflessione epistemologica sui paradigmi in medicina e in psicologia.

In vista di tale evento, abbiamo intervistato Mirko La Bella, responsabile regionale della SIPNEI Piemonte.

DORS: La PNEI sottolinea molto l’importanza di un nuovo paradigma olistico nella conoscenza e cura dell’essere umano: quale il valore aggiunto di questa visione rispetto ad altri approcci di cura ed intervento?

LA BELLA: Il valore della PNEI si riassume nel significato della parola integrazione. La Medicina si sforza infatti di capire quali siano i principali parametri biologici per comprendere una situazione di malattia e modificarla nell'interesse del paziente. Anche la Psicologia ha cercato di fare lo stesso cercando di inquadrare i parametri psicologici del benessere mentale. Tutto questo però non basta. Occorre conoscere a fondo gli equilibri adattativi di quella persona non solo nella malattia ma anche nel mantenimento dei fattori di salute attraverso la profonda comprensione del suo contesto ambientale, delle sue relazioni, dei suoi comportamenti e delle sue emozioni.

L'approccio PNEI quindi considera l'uomo come un network, un sistema complesso che interagisce in modo bidirezionale tra la dimensioni biologica, genetica, psicologica, ambientale e socio culturale. Esistono, ad esempio, evidenze di come gli stress psicologici incidano sull'espressione genica e di come, al contrario, la psicoterapia "ripari" parti del DNA; di come un ambiente sano (inquinamento, qualità dell'aria, quantità di esposizione alla luce solare ed alla natura) abbia un ruolo importante non solo nella prevenzione di malattie importanti ma anche nella modifica dei nostri pensieri e anche di come la politica, la cultura, il benessere finanziario e la società abbiano un ruolo di primo piano nell'influenzare la fisiologia e la chimica della nostra salute o nel determinare malattie anche gravi. Studiando queste relazioni è molto entusiasmante integrare in una stessa cornice teorica la nostra complessità. 

La PNEI, in sintesi, studia le colonne portanti della vita umana (sistema neuroendocrino, psicologico ed immunitario) all'interno del modello biopsicosociale e ambientale. 

Questa nuova lettura integrata dell'uomo non solo permette di far dialogare le evidenze di ricerca provenienti da discipline diverse ma anche di progettare, verificare scientificamente e proporre nuove forme di terapia. Ad esempio nella depressione le evidenze indicano come le vie percorribili non siano più solo farmaci e la psicoterapia; in un futuro non troppo lontano infatti il medico di famiglia potrà, con alle spalle studi di efficacia, proporre e prescrivere attività fisica, meditazione ed un alimentazione non infiammatoria. 

DoRS: Quali possono essere considerati i principali punti di contatto e di integrazione tra la PNEI e la promozione salute?

LA BELLA: Il rapporto tra PNEI e promozione della salute è fondamentale. Il primo intervento sanitario infatti è di tipo culturale. Informare i cittadini e formare gli operatori sanitari su questa integrazione che riguarda le Scienze della Salute permette una profonda crescita culturale in grado di produrre salute. In SIPNEI costruiamo strade e ponti di conoscenza attraverso un continuo dialogo tra diverse discipline. Questo è possibile perchè la SIPNEI rappresenta l'unica realtà multiprofessionale presente nel nostro paese. Non solo medici e psicologi quindi ma anche infermieri, filosofi, economisti ed educatori finanziari indipendenti.  In Piemonte ho avuto il privilegio di coordinare, in questo quadriennio di mandato, una squadra appassionata di professionisti che in molte occasioni ha liberato gratuitamente il proprio tempo per promuovere, organizzare e realizzare molti eventi gratuiti aperti alla popolazione. Non solo. In modo "permanente" SIPNEI Piemonte è presente da tre anni, ogni mercoledì sera, al corso di "Psicologia, Stress e Salute" attivato presso la Fondazione Università Popolare di Torino. Un occasione culturale, in ottica PNEI, di incontro, dibattito e promozione della salute, dedicata a tutti i cittadini piemontesi che hanno l'occasione di ascoltare le eccellenze della nostra sanità regionale per apprendere, confrontarsi e crescere insieme. Il messaggio di SIPNEI quindi è chiaro: la vera comprensione di un paradigma complesso come la salute deve passare attraverso il dialogo continuo, la comprensione e la capacità di crescita tra tutte quelle discipline "della cura" che da sempre sono slegate tra loro. Questa è la via percorsa da SIPNEI nel tentativo di "Conoscere e curare l'Essere Umano nella sua interezza" come recita il titolo del nostro prossimo convegno nazionale che si terrà a Torino il 30/31 ottobre. Nell'ambito di questo grande evento saranno presenti diverse società scientifiche, ordini professionali e diverse Università Italiane per costruire una trama unitaria di aggregazione per produrre non solo "sapere" ma anche un'innovativa pratica clinica. 

Per iscriversi al convegno:

Sitografia

Approfondimenti bibliografici


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