Come si promuove la critical health literacy degli anziani nel setting comunità?
a cura di E. Tosco, E. Barbera, Dors

Da sapere

La presente revisione sistematica e meta-sintesi mette in evidenza il tema della Critical Health Literacy (CHL) degli adulti over 65 e dei loro contesti di vita, all’interno delle iniziative basate sulla comunità.

Essa dimostra che molte delle conoscenze e informazioni inerenti la salute sono acquisite dagli over 65 nel contesto della comunità, attraverso pratiche di apprendimento collaborativo e di sostegno sociale. Pertanto, si suggerisce di considerare e integrare le due pratiche nel concetto di CHL, che consiste, quindi, nell’insieme delle competenze per comprendere, interpretare, accedere e utilizzare le informazioni di salute fornite nel contesto di vita, attraverso pratiche individuali e comunitarie, quali il co-apprendimento e sostegno sociale.

I risultati del presente studio dovrebbero stimolare i professionisti della salute e della cura a considerare che le conoscenze sulla salute, che gli adulti over 65 acquisiscono nella comunità, possono contribuire in modo importante allo sviluppo della CHL delle persone. In secondo luogo, forniscono ai decisori politici e a chi organizza iniziative di health literacy alcune idee su come rafforzare la CHL degli adulti over 65 e della comunità, attraverso pratiche di co-apprendimento e di sostegno sociale.

Occorre, in ogni caso, essere attenti a garantire che questi sforzi promuovano e non ostacolino l’accesso e l’utilizzo delle informazioni sulla salute al fine di aumentare l’empowerment degli individui e migliorare la salute e il benessere delle comunità.

In molti paesi ci sono forti disuguaglianze in termini di salute a seconda dei gruppi sociali di appartenenza delle persone. Una fascia della popolazione particolarmente a rischio di cattiva salute è quella rappresentata dagli adulti over 65.

Nel dibattito sul contrasto alle disuguaglianze di salute, l’health literacy (HL) è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Salute come un determinante di salute e di benessere fondamentale. L’health literacy ha a che fare con le conoscenze e le competenze per accedere, valutare e utilizzare le informazioni di salute, al fine di prendere delle decisioni consapevoli. La ricerca ha dimostrato che se si rendono gli adulti over 65 in grado di cercare, accedere e utilizzare le informazioni, la loro la salute può migliorare. Tuttavia, la maggior parte della ricerca sull’health literacy considera solamente l’health literacy funzionale degli individui, senza considerare il contesto sociale e culturale, così come i comportamenti e le competenze che si mettono in campo in situazioni di vita collettive.

Il concetto di critical health literacy (CHL) comprende invece il contesto in cui le persone vivono e riguarda “la comprensione e la capacità di giudicare, rintracciare e utilizzare le informazioni di salute all’interno del proprio contesto di vita”. Pertanto, la CHL ha il potenziale per contrastare le disuguaglianze di salute in modo più efficace rispetto agli approcci meramente funzionali all’health literacy. Oltre a dare enfasi al contesto sociale e culturale in cui le persone vivono, la CHL considera le competenze e i comportamenti delle persone sia a livello individuale che di gruppo. Nonostante queste considerazioni, la ricerca riscontra ancora una carenza di iniziative per migliorare la CHL e ridurre le disuguaglianze di salute a livello di gruppo, come ad esempio gli interventi di comunità. Un approccio basato sulla comunità applicato alla CHL potrebbe far sì che i membri della comunità partecipino allo scambio e alla co-creazione di conoscenze sulla salute, all’interno del proprio contesto di vita.

Ad oggi non si ha ancora una fotografia esaustiva di iniziative di questo tipo.

 

La Critical Health Literacy (CHL)

Il concetto di Critical Health Literacy (CHL) è stato esplorato da diverse ricerche nell’ambito della promozione della salute e della salute pubblica.

In generale, la CHL copre tre aree principali che si sovrappongono tra loro:

1) le competenze e le azioni a livello individuale per gestire la propria salute

2) le competenze e le azioni a livello individuale per agire sui determinanti sociali di salute

3) le competenze e le azioni a livello di gruppo sui determinanti sociali di salute per gestire la propria salute.

- La prima area ha a che fare con il pensiero critico, la presa di decisione informata e il controllo esercitato sulla salute e sulla malattia. Comprende le abilità cognitive personali, che consentono a ciascuno di contestualizzare le informazioni sulla salute e di applicarle alla propria situazione e al proprio contesto, al fine di prendere decisioni consapevoli a favore della salute e del benessere. Quest’area può essere vista come una risorsa che sostiene le persone nell’accedere e comprendere le informazioni di salute e nel muoversi agevolmente all’interno del sistema sanitario e nell’esercitare un maggiore controllo sulla propria salute nel contesto di vita personale.

- La seconda area riconosce l'importanza dei fattori strutturali esistenti che influenzano indirettamente la salute e il benessere di ognuno, comprese le reti sociali e della comunità, le condizioni di vita e di lavoro e le condizioni socio-economiche, culturali e ambientali. Quest’area è fortemente influenzata dalle esigenze e dalla complessità dei contesti individuali e sociali delle persone. I determinanti che hanno un grande impatto sulla salute e sul benessere dei singoli sono, per esempio, i sistemi di assistenza sanitaria e le politiche sanitarie e sociali. La CHL contribuisce inoltre all'empowerment delle persone per far fronte e agire nei confronti dei determinanti di salute e benessere.

- La terza area riguarda le persone all’interno dei gruppi che si trovano a dover affrontare questioni legate alla salute, come ad esempio i processi decisionali condivisi. Secondo alcuni esperti, le competenze di CHL necessarie per intraprendere azioni collettive implicano, per esempio, il saper lavorare in gruppo e avere una buona conoscenza della comunità locale; quest’area viene vista come la pre-condizione necessaria per intraprendere interventi di salute nella comunità e per lo sviluppo di politiche pubbliche.

 

Gli approcci basati sulla comunità

Gli approcci basati sulla comunità sono spesso applicati all’ambito della salute. L’aspetto fondamentale di questi approcci è che mettono insieme le persone, offrono l'opportunità di condividere conoscenze ed esperienze e di creare elementi comuni per la comprensione. Tali approcci mirano a favorire l’empowerment dei partecipanti e delle loro comunità attraverso il loro ruolo di agenti attivi durante l'intero processo. Inoltre, un approccio basato sulla comunità si concentra sulla costruzione di punti di forza e di risorse all'interno delle comunità e sulla creazione di partnership eque, per promuovere la costruzione di competenze a vantaggio reciproco di tutti i partner. Infine, questi approcci enfatizzano lo sviluppo di azioni sostenibili a livello individuale e di comunità.

Un approccio basato sulla comunità è adatto a favorire lo sviluppo della CHL per due motivi. Prima di tutto, perché entrambi contribuiscono a promuovere l’empowerment degli individui, attraverso l’acquisizione di informazioni sulla salute e la messa in atto di comportamenti consapevoli a sostegno  della salute e del benessere. Le persone sono stimolate a riflettere in modo critico sulle proprie conoscenze ed esperienze legate alla salute e ai problemi sociali e ad agire su di esse. In secondo luogo, perché, sia l’approccio basato sulla comunità che gli interventi a favore della CHL, si sviluppano nel setting comunità, tenendo conto del contesto sociale e culturale delle persone, consentendo la condivisione di informazioni e facilitando intese e azioni collettive.

 

Obiettivi dello studio

Lo studio ha l’obiettivo di indagare in che modo e con quali pratiche, gli interventi basati sulla comunità possono mirare al miglioramento della CHL degli adulti over 65 e delle loro comunità di riferimento.

 

Metodologia

È stata condotta una ricerca sistematica in letteratura all’interno di 5 database (Pubmed, Embase, Web of knowledge, PsycINFo, CINAHL), senza restrizioni rispetto all’anno di pubblicazione degli articoli e riguardante studi pubblicati in lingua inglese, tedesca e italiana. Due revisori hanno esaminato indipendentemente i titoli e gli abstract, così come la qualità degli elementi metodologici presenti e degli interventi basati sulla comunità. Dei 2255 articoli inizialmente esaminati, sono stati inseriti nello studio, perché rispondenti ai criteri di analisi, 23 articoli.

Un punto di forza della presente revisione è il suo approccio globale nell’esaminare la CHL degli adulti over 65 e delle loro comunità all’interno di interventi basati sulla comunità. Inoltre, il metodo di revisione sistematica e di meta-sintesi permette una comprensione più ampia di come la CHL possa essere rafforzata attraverso le iniziative basate sulla comunità. Un punto di debolezza è invece quello di essersi basati per lo più su evidenze scritte in inglese. Nonostante ciò, gli studi presi in considerazione hanno coinvolto diversi tipi di comunità. Un altro potenziale punto di debolezza è che la maggior parte degli studi inclusi nella revisione riguardavano i paesi occidentali di lingua inglese. Ci si aspettava di trovare più studi in contesti non occidentali, dal momento che le iniziative basate sulla comunità hanno una lunga storia proprio in quei contesti. Uno dei motivi della mancanza di questi studi nella revisione potrebbe essere il fatto di essersi focalizzati sul target di adulti over 65. Questo target è meno spesso oggetto di studio, poiché è relativamente bassa la sua percentuale nelle popolazioni non occidentali.

 

Risultati

I risultati di questo studio dimostrano come gli interventi basati sulla comunità abbiano effettivamente il potenziale per migliorare la CHL degli adulti over 65.

Sono state identificate due pratiche che contribuiscono allo sviluppo della CHL degli over 65 e della loro comunità: l’apprendimento collaborativo e il sostegno sociale. La caratteristica della reciprocità, in entrambe le pratiche, può favorire l’empowerment degli over 65 per accedere alle informazioni di salute, prendere decisioni informate e utilizzare i servizi di cura nel proprio contesto di vita.

L'apprendimento collaborativo

L’apprendimento collaborativo o co-apprendimento è considerata una pratica in grado di aumentare le conoscenze sulla salute a livello di comunità, attraverso lo scambio e la condivisione dei diversi saperi. Nelle situazioni di co-apprendimento, gli anziani interagiscono e scambiano le proprie conoscenze con la famiglia, i membri della comunità o i pari e i professionisti della salute, in un processo di apprendimento reciproco.

- Famiglia e comunità

In diversi studi presi in analisi gli anziani condividono il proprio sapere, le proprie esperienze e la propria saggezza rispetto alle questioni inerenti la salute con i giovani del nucleo famigliare e della comunità di riferimento. In questo modo, la famiglia e la comunità ricevono insegnamenti rispetto ai temi di salute dagli anziani. Le norme sociali e culturali influenzano il valore e la credibilità che la comunità assegna agli insegnamenti dei membri anziani. Nella maggior parte degli studi presi in considerazione, il ruolo e il valore dei membri anziani della comunità come fonti di sapere esperienza e conoscenza è fortemente riconosciuto.

- Pari

In molti studi emerge l’importanza che gli anziani attribuiscono all’apprendimento gli uni dagli altri rispetto ai temi della salute e della malattia. La modalità di apprendimento collaborativo è particolarmente dibattuta tra i soggetti a rischio di malattia, quali il diabete o il cancro, e ha a che fare principalmente con l’apprendimento all’interno di gruppi di supporto.

Gli anziani apprendono gli uni dagli altri attraverso lo scambio delle informazioni in proprio possesso, la condivisione delle esperienze riguardanti i trattamenti di cura, il rapporto con i medici e la gestione delle patologie.

Non sempre questo tipo di apprendimento collaborativo è praticabile, in particolare per gli anziani che vivono nelle aree rurali o in comunità che non facilitano le opportunità di incontro.

- Professionisti della salute e della cura

Diversi studi hanno trattato la pratica del co-apprendimento tra anziani e operatori sanitari, medici e caregivers.

Questo tipo di apprendimento collaborativo ha a che fare con  lo scambio di informazioni sulla salute, attraverso la condivisione di dubbi, domande e dei processi decisionali riguardanti la salute. Essenziali al processo di co-apprendimento sono la fiducia e la relazione empatica tra soggetto anziano e operatore della salute. La sfida è particolarmente stimolante quando tra l’operatore sanitario e l’anziano c’è una differenza sostanziale di bagaglio culturale, che comprende anche l’esprimersi in linguaggi molto differenti.

Il sostegno sociale

Si considera come sostegno sociale sia quello ricevuto che quello offerto dagli anziani nella relazione con la comunità, con il gruppo dei pari, con la famiglia, con gli operatori sanitari.

 - Comunità

In molti studi i membri della comunità, quali i leader di comunità, i lavoratori sociali, i vicini forniscono agli anziani sostegno sociale. La conoscenza approfondita della comunità, le relazioni e le pratiche di mutuo aiuto consolidate contribuiscono alle skills, alla salute e al benessere degli anziani.

In alcuni casi sono invece gli anziani a offrire sostegno sociale ai membri della comunità, in particolare nelle comunità di migranti e delle minoranze etniche, dove gli anziani hanno ruoli di leadership, di assistenza sanitaria e forniscono informazioni sulla salute e sulla cura, ma anche in contesti diversi attraverso iniziative di volontariato a sostegno della comunità.

 - Famiglia

I membri della famiglia possono provvedere al sostegno sociale degli anziani attraverso azioni di sostegno alle cure, condivisione delle scelte e decisioni inerenti la salute, dall’organizzazione della dieta al monitoraggio della corretta gestione di determinate patologie, quali il diabete.

Anche nel contesto familiare, la relazione di sostegno è reciproca. In molti casi, gli anziani supportano i membri della famiglia nella gestione dei più piccoli anche attraverso consigli e suggerimenti utili al benessere e alla sicurezza. Nello stesso tempo il sentirsi d’aiuto per i propri familiari aumenta il senso di autoefficacia e quindi, la salute mentale degli anziani stessi.

 - i Pari

il rapporto col gruppo dei pari è di vitale importanza per il sostegno sociale reciproco. Spesso la fonte maggiore di informazioni relative alla salute e di supporto per le persone anziane, è rappresentata proprio dalla rete di amicizie tra pari.

 - Operatori della salute e servizi sanitari

A differenza della famiglia, della comunità e dei pari, gli operatori sanitari offrono agli anziani un sostegno sociale formale. In diversi studi si evidenzia il bisogno da parte degli over 65 di ricevere dai professionisti della salute e dai servizi sanitari, cure adeguate, rispetto nella relazione medico-paziente, empatia, condivisione delle conoscenze e cooperazione con gli anziani e i loro familiari.

Il ruolo di responsabilità nel sostegno agli anziani da parte degli operatori sanitari include anche la capacità di comunicare in modo adeguato con le persone over 65, la chiarezza nel fornire le informazioni di salute, la disponibilità al confronto e al dialogo. In modo particolare, gli studi segnalano l’importanza della relazione medico-paziente per la corretta gestione delle malattie e nella presa di decisioni sulle opzioni di trattamento e cura delle stesse.

In parecchi studi emerge come spesso gli anziani si sentano inibiti e a disagio nel rapporto con i professionisti della salute e della cura, specialmente in presenza di forti differenze circa le norme sociali e culturali degli interlocutori.

 

Riferimenti bibliografici

L. de Wit et al., “Community-based initiatives improving critical health literacy: a systematic review and meta-synthesis of qualitative evidence”, BMC Public Health, 2017, 18:40

 


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