Il termovalorizzatore di Torino ha un impatto sulla salute?
a cura di Manuela Orengia, Elisa Ferro, Antonella Bena

Sul sito del programma Programma SpoTT - Sorveglianza sulla salute della Popolazione nei pressi del Termovalorizzatore di Torino - è stato pubblicato il Report IL TERMOVALORIZZATORE DI TORINO HA UN IMPATTO SULLA SALUTE? I risultati del Programma SPOTT a tre anni dall’avvio dell’impianto.

Si tratta del racconto delle attività svolte nell’ambito del Programma dal 2013 al 2020 e dei risultati raggiunti. Il documento è stato redatto con uno stile comunicativo che rende i contenuti accessibili ad un pubblico ampio, anche di non addetti ai lavori.

SpoTT nasce nel 2013 con l’obiettivo di attivare un sistema di sorveglianza per valutare gli effetti avversi sulla salute dell’inquinamento ambientale nelle aree circostanti il termovalorizzatore di Torino. Il lavoro, condotto da un gruppo costituito dalle più importanti istituzioni pubbliche competenti, ha affiancato linee di monitoraggio epidemiologico ad uno studio di biomonitoraggio, coinvolgendo gruppi di residenti, allevatori e lavoratori dell’impianto, per il confronto dei dati nello spazio e nel tempo.

Nel report vengono illustrati i risultati del biomonitoraggio umano nei 3 step (2013-2014-2016): sono descritti i dati dell’ultimo prelievo riportando le differenze tra i cittadini residenti nelle vicinanze e quelli residenti più lontano dall’impianto e valutando le variazioni nel tempo.
Complessivamente è stata registrata una diminuzione nel tempo della concentrazione nel sangue e nelle urine di tutte le sostanze inquinanti monitorate (metalli, diossine, PCB, IPA). I valori riscontrati nella popolazione presa a campione non sono associati all’attività dell’impianto.

I risultati delle analisi svolte sugli allevatori e sui lavoratori dell’impianto, sono simili a quelli appena descritti per i residenti.

Lo studio epidemiologico degli effetti sulla salute a breve termine, sia valutando i giorni immediatamente successivi a picchi di emissioni a camino, sia considerando un periodo più lungo da prima a dopo l’accensione dell’impianto, non ha evidenziato un aumento degli accessi al pronto soccorso e dei ricoveri ospedalieri per cause legate a emissioni atmosferiche (es. problematiche cardiache o respiratorie).

Il Programma SpoTT ha concluso le sue attività nel 2019 ma, su esplicita richiesta delle amministrazioni locali, ha approvato un nuovo piano di sorveglianza per il periodo 2020-2023 che prevede, oltre ad un nuovo prelievo sulla parte di popolazione che aveva già partecipato al piano precedente, anche l’inserimento di alcune novità come ad esempio il monitoraggio di diossine su alcuni alimenti.


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