Si chiama #lavoromolesto la Campagna della Cgil contro la violenza nei luoghi di lavoroa cura di Marina PenassoPubblicato il 02 Dicembre 2021Aggiornato il 02 Dicembre 2021Politiche per la saluteIl 25 novembre 2021 è stata lanciata la Campagna #lavoromolesto, contro la violenza e le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, organizzata da Cgil Piemonte, Cgil Umbria insieme a “L’Espresso”. Il sindacato ha raccolto i racconti e le testimonianze di tante lavoratrici vittime di molestie, aggressioni, minacce, ricatti anche sessuali nei luoghi di lavoro, nell’ambito di un percorso formativo per la prevenzione delle violenze e delle molestie, nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2021. Proprio da questa iniziativa ha preso le mosse la campagna #lavoromolesto, per rompere il silenzio. La formazione è stata occasione per entrare nel merito di temi quali l’identità di genere, l’orientamento sessuale, le discriminazioni, l’importanza della lingua e del linguaggio, le misure di prevenzione, i principi costituzionali, la Convenzione ILO 190 e altri approfondimenti culturali e normativi. Sono un milione 404 mila le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Rappresentano l’8,9% per cento delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione. Nei tre anni precedenti all’indagine, ovvero fra il 2013 e il 2016, hanno subito questi episodi oltre 425 mila donne (il 2,7%). Con riferimento ai soli ricatti sessuali sul lavoro, sono un milione 173 mila (il 7,5%) le donne che nel corso della loro vita lavorativa sono state sottoposte a qualche tipo di ricatto sessuale per ottenere un lavoro o per mantenerlo o per ottenere progressioni nella loro carriera. https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-sul-luogo-di-lavoro Formare le delegate e i delegati è importantissimo per prevenire il rischio violenza e molestie nei luoghi di lavoro e per tutelare coloro che ne sono state vittime, ma fondamentale è prima di tutto saperle riconoscere anche se non sono raccontate. L’importanza della rete e delle relazioni sono emerse con forza durante la formazione e dal riconoscimento di questa importanza Cgil Piemonte e Cgil Umbria hanno avviato una collaborazione con L’Espresso per dare spazio e voce, in maniera anonima, a chi vorrà scrivere e raccontare di molestie anche sessuali o violenze subite, conosciute, trattate e gestite. Come è scritto nell’articolo 1 della “Convenzione sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro”, redatta dall’Ilo (International labour organization), l’agenzia delle Nazioni Unite che promuove la giustizia sociale e i diritti umani in ambito lavorativo, ratificata da poco anche dall’Italia, la violenza o le molestie sul lavoro sono «un insieme di pratiche e comportamenti inaccettabili». Ma lo è anche solo «la minaccia di porli in essere, sia in un’unica occasione, sia ripetutamente». La stessa convenzione spiega che consistono in azioni che «possano comportare un danno fisico, psicologico, sessuale o economico, e includono la violenza e le molestie di genere». Rappresentano, quindi, una minaccia alle pari opportunità e sono incompatibili con il lavoro dignitoso, sano, sicuro, per tutti. In un ambiente lavorativo in buona salute devono essere favorite le relazioni interpersonali basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza. https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/11/23/news/molestie_lavoro_denuncia-326871401/ https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/11/23/news/molestie_lavoro_licenziata-326986992/ https://ne-np.facebook.com/hashtag/lavoromolesto?source=feed_text&epa=HASHTAG TAG ARTICOLOAMBIENTE DI LAVORO; CAMPAGNE; Violenza di genere ; VIOLENZA SESSUALE; VIOLENZA SESSUALE;