Come contrastare le disuguaglianze nell'accesso si servizi sanitari per le persone LGBTQ+ a cura di Rita LongoPubblicato il 21 Luglio 2022Aggiornato il 21 Luglio 2022Sintesi di studi/reviewUn recente studio della Rete LGBTQ Health and Human Services del Connecticut ha indagato i bisogni di salute della popolazione LGBTQ+, rilevando che circa il 60% di utenti sono preoccupati rispetto all'assistenza sanitaria. Le disuguaglianze riguardanti le persone LGBTQ+ sono ben documentate: la paura di essere discriminati/e, esperienza negative presso gli studi e ambulatori medici, il rifiuto di assistenza/terapia nei confronti di queste persone influenza l'accesso ai servizi, per usufruire di pratiche potenzialmente salvavita, ad esempio gli screening preventivi. Tra le modalità discriminatorie rilevate più frequentemente ci sono il rifiuto palesemente dichiarato di "occuparsi di transgender", e l'intenzionale errore nell'usare il pronome lui/lei parlando del paziente con lo staff medico-infermieristico - azioni che hanno delle conseguenze a livello fisico e psichico per queste persone. Tra le soluzioni proposte, una formazione sulle abilità di comunicazione e ascolto per tutto lo staff sanitario, amministrativi compresi: ..."chiedere al/la paziente informazioni personali, conoscere la sua vita (compreso l'orientamento sessuale), dimostra attenzione verso l'altro/a, aiuta a contrastare i pregiudizi, orienta verso i reali bisogni individuali, anzichè ridurlo solamente a un coacervo di sintomi". TAG ARTICOLOACCESSO AI SERVIZI; DISUGUAGLIANZE DI SALUTE; DISUGUAGLIANZE SOCIALI; OMOSESSUALITA';