Teatro e carcere: il progetto nazionale Per Aspera ad Astraa cura di Rita LongoPubblicato il 25 Ottobre 2023Aggiornato il 15 Novembre 2023Buone pratiche“Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” è un progetto in corso in 15 carceri italiane, giunto alla V edizione, con capofila l'associazione toscana Carte Blanche (ente responsabile della progettazione e delle attività formative della rete di Teatri Nazionali) e il coinvolgimento di importanti realtà teatrali che svolgono attività di ricerca artistica nelle carceri. L’iniziativa è partita dall’esperienza della Compagnia della Fortezza di Volterra, è promossa da ACRI-Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa con Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra (capofila), ed è sostenuta da 11 Fondazioni di origine bancaria, coinvolgendo circa 400 detenuti, che partecipano a percorsi di formazione professionale nel settore del teatro (attori e drammaturghi, scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci) e a laboratori teatrali. Le compagnie e le carceri coinvolte: Casa di Reclusione di Volterra (Pi) – Carte Blanche / Compagnia della FortezzaCasa di Reclusione Milano Opera – Opera LiquidaCasa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno” – Teatro e SocietàCasa Circondariale di Palermo “Pagliarelli” – Associazione BaccanicaCasa di Reclusione di Vigevano (Pv) – FormAttArtCasa di Reclusione di Padova – Teatro Stabile del Veneto Casa Circondariale di La Spezia – Associazione Gli ScartiCasa Circondariale di Cagliari Uta – Cada Die TeatroCasa Circondariale di Perugia Capanne – Teatro Stabile dell’UmbriaCasa Circondariale di Bologna “Dozza” – Teatro dell’ArgineCasa di Reclusione di Saluzzo (Cn) – Voci ErrantiCasa Circondariale di Genova Marassi – Teatro NecessarioCarcere di Teramo – ACS AbruzzoIstituto Penale per i Minorenni di Milano “Beccaria” – Associazione PuntozeroIstituto Penale per i Minorenni di Bari “Fornelli” – Teatro Kismet Opera di Bari, Teatri di Bari A Torino si è svolto lo spettacolo "Finestre" (24 - 27 ottobre) presso il Teatro della casa Circondariale "Lorusso e Cutugno". Lo spettacolo è frutto di laboratori a cui hanno partecipato 51 detenuti, che hanno collaborato alla realizzazione delle scenografie e al testo, scrivendo frasi e battute caratterizzate dal bisogno/desiderio di alimentare la Speranza come contraltare alla disperazione del "nulla" dopo l'uscita dal carcere. Un contributo significativo allo spettacolo è arrivato anche dal Primo Liceo Artistico e dall'IIS Giulio di Torino.TAG ARTICOLOCARCERI; CULTURA; SALUTE MENTALE; TEATRO; TEATRO E SALUTE;