Disponibile sul web dal 20 dicembre 2022 all'indirizzo www.matline.dors.it il nuovo sito di MATline con una veste grafica completamente rinnovata.
I fattori di rischio psicosociale possono combinarsi con i fattori di rischio fisico per causare disturbi muscoloscheletrici (DMS). La revisione ha dimostrato che esiste una chiara evidenza che i fattori di rischio psicosociale svolgono un ruolo causale per lo sviluppo dei disturbi muscoloscheletrici sul posto di lavoro.
In occasione del 25 Novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, DoRS fa il punto su violenze e molestie nei luoghi di lavoro, soffermandosi sulla Convenzione dell’OIL, Organizzazione Internazionale del Lavoro, sul suo recepimento in Italia attraverso la Legge 15 gennaio 2021, n. 4 e su come possano fare le lavoratrici per tutelarsi e denunciare.
Fausto è giovane, gioca a pallone da quando era piccolo. Di lavoro fa l’escavatorista manovrando una grossa macchina che con i colleghi hanno soprannominato “la bestia”.
L'immenso patrimonio di dati dell'Inail sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali a disposizione di tutti.
Un pomeriggio di marzo, mentre Franco organizzava il magazzino dei prodotti, Mauro guidava il carrello elevatore per caricare le merci sul mezzo per il trasporto. Improvvisamente fece marcia indietro col carrello in maniera così repentina che il collega non fece in tempo a spostarsi. Franco venne investito dal muletto con le ruote posteriori che gli schiacciarono un piede così gravemente da causarne la perdita.
EuroHealthNet ha recentemente organizzato un webinar sui rischi psicosociali dei lavoratori più anziani e sulle strategie di sviluppo delle competenze di resilienza, che si affianca al policy brief sullo stesso tema. Dors aggiorna questo articolo con una sintesi delle riflessioni emerse dall’evento.
Abdul aveva 52 anni, lavorava da dodici anni come operaio addetto alla linea di produzione nella stessa azienda. Si era trasferito, come tanti, dal nord Africa, circa 20 anni fa alla ricerca di fortuna.
Una sera d’estate dopo aver lavorato nei campi, Alessio, un giovane agricoltore, mentre rientrava in azienda alla guida del suo trattore lungo una strada provinciale nella pianura dell’alessandrino, si trova incolonnato dietro ad un autocarro e altri trattori, uno guidato dal padre e l’altro da un suo collega.
Maurizio stava lavorando nel reparto di produzione di cavi in rame smaltato in un’azienda metalmeccanica. Stava cercando far rientrare una flangia distaccatasi dal suo alloggiamento, utilizzando un albero in metallo di un’altra bobina. Durante tale manovra, l’albero in metallo è rimbalzato sulla flangia e lo ha colpito causandogli un forte trauma all’orecchio destro. Maurizio ha subito un trauma contusivo alla regione temporo-mandibolare destra. La diagnosi è stata definita come lesione del vestibolo destro con il prolungamento dell’inabilità a circa due mesi e mezzo.
Edin lavorava in una fornace per la produzione di laterizi. Era addetto alla manutenzione della linea di trasporto che convogliava l’argilla al forno essiccatore. Un giorno la linea si era bloccata e Edin ha preso un utensile e un martello per far fuoriuscire dalla sede il cuscinetto. Ma durante i colpi uno sfrido metallico proveniente dal cuscinetto si è proiettato verso l’occhio sinistro, provocando una grave lesione al nervo ottico che ha fatto perdere a Edin l’uso del suo occhio sinistro.
Si definiscono reprotossiche le sostanze tossiche per la riproduzione, in grado cioè di avere un’influenza negativa sulla capacità di uomini e donne di riprodursi e di alterare lo sviluppo del bambino durante la gestazione e dopo la nascita.
Il 5 aprile 2022 è entrata in vigore la Direttiva (UE) 2022/431 con l’obiettivo di limitare l’esposizione dei lavoratori alle sostanze cancerogene, mutagene e, per la prima volta, alle sostanze reprotossiche.
Valentina ha 20 anni, lavora in un'azienda di stampaggio materie plastiche durante il giorno mentre la sera studia, fra qualche anno vorrebbe cambiare lavoro.
Il Prof. Benedetto Terracini, figura di spicco e padre dell'epidemiologia italiana, ha vissuto in prima persona la nascita delle Monografie IARC. Nell'ambito del Master di epidemiologia di Torino ha tenuto una lezione dal titolo: Half a century since the first IARC Monograph on carcinogenic hazards: the recollection of a member of the Working Group. Riportiamo una sintesi degli argomenti trattati.
Lo smart working è una strategia di lavoro flessibile che può essere efficace sul benessere dei lavoratori quanto più i responsabili delle risorse umane si impegnano a coinvolgere e supportare i dipendenti proteggendoli dai periodi di criticità dovuti al cambiamento organizzativo.
Il lavoro notturno altera l'esposizione al fotoperiodo (alternanza luce/oscurità), interferisce sui ritmi circadiani, perturba il ciclo naturale del sonno e della veglia e modifica i modelli di attività e riposo (es. ora dei pasti, vita sociale). Stare svegli di notte e cercare di dormire durante il giorno non è una condizione fisiologica per creature “diurne” come gli umani. La IARC ha selezionato un gran numero di studi effettuati in tutto il mondo che hanno valutato gli effetti cancerogeni dei turni di lavoro notturni sull’uomo e sull’animale.
È disponibile il rapporto sulla ricostruzione degli infortuni mortali e gravi sul lavoro accaduti nel 2018 e 2019 in Piemonte indagati e approfonditi dai Servizi PreSAL delle ASL del Piemonte. L’obiettivo è illustrare quali siano le cause principali degli infortuni sul lavoro, con particolare attenzione agli eventi con esito mortale, per coglierne i cambiamenti più significativi.
Daniele stava montando, da solo, un grande aspiratore atto ad assorbire i fumi insalubri di una serigrafia. Stava per terminare il lavoro di montaggio, ma mentre era in cima a una scala di 5 m, la scala è scivolata ed è caduto in piedi dall’altezza di 3,5 m. Il piede destro è finito sul montante della scala e il tallone ha riportato fratture multiple. Inoltre, la posizione del piede, giratosi di 90°, ha causato la rottura di entrambi i malleoli e la fuoriuscita dell’astragalo.