A mia madre è sempre piaciuto lavorare a maglia. Già quand’ero piccolo e andavo a scuola era lei con le sue mani, con movimenti velocissimi e precisi, che mi confezionava dei bellissimi maglioncini di lana. Ora che ho passato i trentacinque anni, ho la mia famiglia, il mio lavoro e la mia officina, lei continua a passare le sere a sferruzzare e ad ogni Natale regala uno splendido maglione a me e uno a mio fratello Carlo. Sono molto belli e quando a forza di indossarli diventano un po’ lisi, li usiamo anche per il lavoro in officina.
Una giornata di febbraio, ancora fredda, nella pianura del vercellese dove si coltivano riso e cereali. C'è poco da fare nei campi, ci si dedica alla manutenzione del capannone che serve come magazzino e officina.
Dopo un lungo iter è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 settembre 2016 il regolamento del SINP approvato con Decreto interministeriale del 25 maggio 2016, n. 183. Con questo sistema i dati inerenti le ditte e i lavoratori italiani saranno gestiti grazie a un sistema informativo coordinato e interconnesso che consentirà, con le dovute garanzie per la riservatezza, di orientare, programmare e valutare l'efficacia delle attività di prevenzione e indirizzare meglio le attività di vigilanza.
Una tragica storia di infortunio diventa un caso in cui lo specifico contributo di soggetti che costituiscono il livello istituzionale di conoscenza tecnico/scientifica dell’ambiente di lavoro, diviene informazione utile ed efficace per produrre un miglioramento nella tecnica di prevenzione e non resta accumulo burocratico di sapere inutilizzato.
Una piazza di un comune in provincia di Torino, alcuni grandi alberi che devono essere potati. E’ quasi primavera, il periodo giusto per fare questo lavoro. Una piccola ditta ne ha preso l’appalto, Adriano uno dei soci si appresta a spostare i rami che, una volta tagliati, devono essere triturati e caricati su un rimorchio agricolo per il successivo allontanamento dal sito.
"Per me luglio è il mese più bello dell’anno. Le giornate sono lunghe e luminose, l’aria è calda ma asciutta, e poi ci si sente vicini alle ferie..." Questo è l’incipit della nuova storia di infortunio pubblicata questo mese nel repertorio.
Gli interventi per la promozione della sicurezza condotti tra gli studenti del Piemonte nel 2009-2010 hanno portato a una diminuzione degli infortuni. Sono questi i principali risultati di uno studio appena pubblicato sullo European Journal of Public Health condotto dal Servizio di epidemiologia dell’ASL TO3 in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) e finanziato dall’Inail.
Sono state pubblicate questo mese due nuove storie di infortunio, entrambe validate dalla comunita di pratica riunitasi lo scorso mese a Vercelli.
Sono stati pubblicati in questi giorni i risultati di uno studio che ha valutato l’efficacia degli interventi di prevenzione delle ASL nel ridurre gli infortuni sul lavoro ed ha coinvolto circa 5000 aziende nel Veneto.
Un padre e un figlio agricoltori stanno scaricando dei pali, necessari per costruire un recinto per animali, dal rimorchio collegato a una trattrice agricola, tramite un albero cardanico. All’improvviso il padre si sente afferrare dall’albero cardanico e cade a terra. Il figlio interviene, interrompendo il moto circolatorio dell’albero cardanico, salvando così la vita al padre, che riporterà una serie di fratture agli arti inferiori.
Due anziani agricoltori si accingevano a rimuovere degli alberelli da frutto che fiancheggiavano il loro campo con un vecchio trattore. Il mezzo, durante la trazione di una pianta, si è ribaltato. Il conducente non ha avuto il tempo di reagire e muoversi dalla postazione di guida, rimanendo con la testa schiacciata sotto al piantone dello sterzo e la carenatura del motore.
Sono le 15 di un uggioso lunedì pomeriggio di metà gennaio del 2007. Squilla il telefono e la nostra segretaria ci avvisa che è accaduto un infortunio molto grave in una fonderia alle porte di Mantova.Inizia così la storia di un infortunio in cui ha perso la vita Masil, un operaio di origine albanese che lavorava in una fonderia di alluminio rimasto schiacciato da pesanti travi in ferro.