Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni al problema e trovare soluzioni per il contrasto e il cambiamento è stata promossa l’iniziativa “The Global 16 Days Campaign” e UN Women, organo delle Nazioni Unite dedicato all'uguaglianza di genere e all'emancipazione delle donne, ha pubblicato un decalogo intitolato Agire: 10 modi per aiutare a porre fine alla violenza contro le donne, anche durante una pandemia.
Il suicidio rappresenta un problema di sanità pubblica rilevante. Secondo l’IASP - International Association for Suicide Prevention, affiliata all’OMS: “Ogni anno il suicidio è tra le prime 20 principali cause di morte a livello globale per le persone di tutte le età, e la terza causa di morte tra i ragazzi di 15 – 19 anni. È responsabile di oltre 800.000 morti, il che equivale ad un suicidio ogni 40 secondi” . L’attuale pandemia di covid19 rischia di impattare pesantemente sul fenomeno, e ci obbliga perciò a mantenere sempre alta l’attenzione alle conseguenze in termini di salute pubblica e a cercare strategie di protezione del benessere della comunità tutta.
La SIP (Società Italiana di Psichiatria) ha prospettato un aumento, nei prossimi mesi, di trecentomila persone affette da disturbi mentali. Il più diffuso è lo stress post traumatico a seguito della pandemia da Covid-19. Analizziamo come gli esperti del settore suggeriscano di affrontare questo stato di crisi.
Il mondo post covid non sarà più quello di prima. Anche la promozione della salute deve cambiare. È necessario pensare a politiche della salute innovative, prioritariamente nell’area della prevenzione e della promozione della salute. Per avviarsi senza indugio su questo percorso può essere utile cominciare a fare un elenco di cosa abbiamo imparato dalla pandemia.
Diversi paesi colpiti da COVID-19 hanno visto aumentare i livelli di violenza che si verificano in casa, tra cui la violenza contro i bambini, la violenza intima dei partner e la violenza contro gli anziani. I paesi devono anche affrontare sfide crescenti nel mantenere il sostegno e l'assistenza ai sopravvissuti alla violenza. Il documento indica le azioni chiave che il settore sanitario può intraprendere nell'ambito di una risposta multisettoriale per prevenire o mitigare la violenza interpersonale sulla base delle linee guida dell'OMS esistenti.
La rete piemontese di epidemiologia ha attivato un osservatorio per contribuire a fornire conoscenze per preparare e gestire gli sviluppi della pandemia Covid-19 in Piemonte.
Raccomandazioni di “Alzheimer Europe” sulla promozione del benessere delle persone affette da demenza e dei loro caregiver durante la pandemia.
Durante i periodi di emergenza è stato ormai rilevato come la violenza contro le donne tenda ad aumentare. Nonostante i dati a cui attingere siano ancora scarsi, i rapporti che provengono da alcuni Paesi, come, ad esempio, la Cina, suggeriscono un forte aumento dei casi di violenza domestica dall’inizio dell’epidemia. DoRS propone un articolo che passa in rassegna le politiche poste in atto nei diversi Paesi per proteggere le donne vittime di violenza e una rassegna contenente raccomandazioni, linee guida, articoli scientifici, articoli di quotidiani e settimanali.
L'OMS e le autorità sanitarie pubbliche di tutto il mondo stanno agendo per contenere l'epidemia da COVID-19. Tuttavia, questo momento di crisi sta generando stress in tutta la popolazione. Le considerazioni presentate in questo documento sono state sviluppate dal WHO Department of Mental Health and Substance Use, come una serie di messaggi che possono essere utilizzati nelle comunicazioni per supportare il benessere mentale e psicosociale in diversi gruppi target durante l'epidemia.