BUONE PRATICHE - Esempi di buona pratica

In questa sezione vi sono i progetti che sono stati valorizzati attraverso la griglia, con tutti i documenti e i materiali allegati che vi permetteranno di approfondire le attività descritte e trovare indicazioni circa la trasferibilità in altri contesti. Vi sono inoltre evidenziate iniziative e esperienze inerenti le buone pratiche anche in contesti differenti dalla Promozione della Salute.

Decreto Work Health Promotion di Regione Lombardia: un esempio di buona pratica nelle Politiche per la salute

Il decreto di Regione Lombardia N° 11861 dell'11/12/2012 "PROMOZIONE DEGLI STILI DI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. INDICAZIONI ALLE ASL PER LO SVILUPPO DI PROGRAMMI EFFICACI E SOSTENIBILI" è un esempio di politica per la salute costruita secondo i criteri di buona pratica.
Infatti il documento  è esitato da un percorso di confronto e condivisione tra esperti del settore e rappresentanti di Società Scientifiche, Università e ASL; è stato preceduto da un percorso formativo di formazione e riflessione critica sul tema delle buone pratiche; valorizza le evidenze di efficacia presenti nella letteratura scientifica in argomento ma anche le esperienze locali che vengono analizzate e rilette secondo i criteri di buona pratica; sottolinea  l'importanza della trasferibilità e sostenibilità degli interventi e auspica attivamente il lavoro di rete.


Progetto "Promozione dell'attività fisica nella scuola elementare"

Questo progetto si propone la promozione dell'attività fisica dalla scuola elementare: il principale risultato è in termini di incremento del capitale sociale e di sensibilizzazione della comunità. Il progetto è poi divenuto un’occasione di rafforzamento o di creazione di alleanze sul territorio. Particolare cura nel raccontare in maniera analitica i risultati, con un'attenzione alle criticità connesse con certe situazioni e alla metodologia adottata. Nel report finale sono descritti anche i risultati non previsti (alleanze) e le competenze acquisite.

Il progetto è ben descritto e permette di seguire la sequenza logica di quanto è stato fatto. Un report maggiormente riassuntivo anche delle parti iniziali del progetto (diagnosi educativa, modelli teorici e prove di efficacia, bibliografia e sitografia di riferimento) avrebbe permesso una visione completa e articolata di tutto il percorso.

Inoltre nell'ambito del 
Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version) e quest duplice valutazione ne conferma la robustezza metodologica.

Vedi scheda con la valutazione del progetto
 


Progetto "ho capito che... molto dipende da me"

Questo progetto si inserisce nel tema della prevenzione delle MST e dell’infezione HIV e prevenzione gravidanze indesiderate. Il principale risultato è in termini di incremento del capitale sociale (continuazione del lavoro nella scuola anche l’anno successivo, richiesta dei genitori di proseguire con i loro incontri di gruppo, lavoro con le mediatrici culturali). Il lavoro condotto nel setting scuola è coerente in tutte le sue fasi dalla diagnosi iniziale alla valutazione d’impatto ed è descritto in modo completo, critico ed originale. Punto di forza del progetto è l’intervento con i genitori (destinatari intermedi). Il lavoro rivolto agli immigrati, come evidenziato dagli stessi ideatori del progetto, non ha raggiunto gli obiettivi prefissati, l’analisi delle criticità in quest’ambito dovrebbe essere approfondita per proporre soluzioni alternative.

Vedi scheda con la valutazione progetto


Progetto “Peer education e protagonismo dei ragazzi. Prevenzione primaria in adolescenza, partecipazione attiva, promozione della salute”

Questo progetto si inserisce nell’area dello sviluppo dell’empowerment negli adolescenti ed è stato realizzato nel 2005-2007. “La forte innovazione insita nell’impianto progettuale è che l’intervento non è nato con l’obiettivo di incidere su specifici comportamenti a rischio sotto l’aspetto sanitario o sociale: i ragazzi hanno letto e analizzato i propri bisogni/desideri all’interno del contesto nel quale sono inseriti e definito autonomamente l’oggetto di promozione/prevenzione che hanno ritenuto opportuno sviluppare per sé e i coetanei”. Il progetto è ben descritto in tutte le sue parti e permette di seguire la sequenza logica di quanto è stato fatto. E’ una buona descrizione di intervento con indicazione anche di metodi e strumenti usati. Molto utile la parte di descrizione di processo. Il principale risultato ottenuto è in termini di incremento del capitale sociale (i ragazzi coinvolti diventano attori e organizzano le settimane dei giovani di Alba e Bra). Negli anni la proposta di questo intervento di promozione della salute e sviluppo di empowerment, pur con le dovute rimodulazioni, è stato esteso in molte scuole del territorio, sempre in collaborazione con l’Ente Locale.

vedi scheda con la valutazione del progetto 


Progetto “Sicura la notte 2”

Questo progetto si inserisce nell’area della prevenzione degli incidenti stradali ed è stato realizzato nel periodo 2006-2008. Presenta una diagnosi educativa e organizzativa particolarmente ben strutturata, con una accurata descrizione dei risultati e conclusioni discusse e ragionate. Pregevole il lavoro di costruzione di alleanze con le associazioni del territorio e con i gestori dei locali pubblici. Il suo principale risultato è in termini di aumento del capitale sociale e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Il progetto è stato poi replicato in diverse edizioni, integrato con altre attività (2009, 2010 e 2011), sviluppando e ampliando le competenze professionali degli operatori e consolidando le alleanze con vari soggetti del territorio.

vedi scheda con la valutazione del progetto 


Progetto “A scuola con gusto”

Questo progetto di educazione alimentare a scuola, realizzato nel 2005-2007 è particolarmente apprezzabile per l’attenzione e la ricerca costante di costruire una collaborazione reale e costruttiva per le finalità del progetto con i testimoni privilegiati (insegnanti, gestori mensa, genitori). Presenta una valutazione di risultato ad un anno: i bambini osservati (120 alunni) consumano meno merendine, trascorrono meno tempo in attività sedentarie e consumano più frutta e verdura (manca il riferimento ai dati quantitativi, solo descrizione qualitativa). I risultati della diagnosi educativa e organizzativa sono stati raccolti e riformulati in modo partecipato con i testimoni privilegiati e riflettono la storia del territorio e i precedenti interventi di educazione alimentare avviati da tempo. Attualmente le attività sul territorio riconducibili a questo progetto sono di supporto agli insegnanti che ne fanno richiesta per integrare i percorsi di educazione alimentare promossi dalla scuola o altri Enti.

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version) e quest duplice valutazione ne conferma la robustezza metodologica.

vedi scheda con la valutazione del progetto 


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