BUONE PRATICHE - Esempi di buona praticaIn questa sezione vi sono i progetti che sono stati valorizzati attraverso la griglia, con tutti i documenti e i materiali allegati che vi permetteranno di approfondire le attività descritte e trovare indicazioni circa la trasferibilità in altri contesti. Vi sono inoltre evidenziate iniziative e esperienze inerenti le buone pratiche anche in contesti differenti dalla Promozione della Salute.Il progetto B.E.S.T.® - Bisogni Educativi Speciali Territoriali della associazione Mitadesha ottenuto il riconoscimento di Buona Pratica Obiettivo: B.E.S.T.® si pone l’obiettivo di promuovere la salute contrastando le disuguaglianze nell’accesso ai servizi di cura e salute. Per alcuni minori con bisogni educativi speciali dovuti a svantaggio socio-economico, linguistico, risulta impossibile accedere a servizi (ri)abilitativi socio-sanitari pubblici a causa delle lunghe liste di attesa e da un “livello di priorità” individuato come basso rispetto ad altri. Senza un intervento precoce e integrato, però, questi minori potrebbero sviluppare ulteriori difficoltà e ritardi più complessi. A questi minori e alle loro famiglie è rivolto l'intervento. destinatari: bambini 0-10 anni e loro famiglie del Quartiere di Quarto Oggiaro, Milano attività: B.E.S.T.® punta a raggiungere i suoi obiettivi attraverso un approccio che, in ottica puramente riabilitativa, può essere definito Community Based Rehabilitation (CBR), ovvero "una strategia attuabile all'interno dei processi di sviluppo di una comunità, organizzando la riabilitazione e garantendo l'uguaglianza delle opportunità e l'integrazione sociale di tutte le persone con disabilità. Essa è attuata attraverso l'insieme degli sforzi delle stesse persone disabili, dei loro familiari e delle comunità, e attraverso adeguati servizi sanitari, educativi, professionali e sociali".B.E.S.T.® si basa su un approccio bottom-up in cui tutta la cosiddetta "comunità educante” viene stimolata a dimostrare consapevolezza e attivazione nella creazione di una comunità attenta ai bisogni dei minori e al proprio e benessere.Il progetto conta sull’apporto di professionisti in ambito psicomotorio, sociale ed educativo. B.E.S.T.® si caratterizza per la compresenza di più attività rivolte ai bambini ed alle loro famiglie, scandite da una strutturazione precisa, ma al contempo flessibile, per accogliere disponibilità, difficoltà e richieste implicite o esplicite portate dai partecipanti. Azioni personalizzate : i colloqui con le famiglie, i monitoraggi periodici con i servizi coinvolti, i percorsi psicomotori svolti coi minori, le iniziative aggregative ideate per le famiglie. si segnala per la puntuale conoscenza del territorio e dei suoi bisogni, e sinergia – in via di formalizzazione - con il settore pubblico (servizi sanitari, servizi sociali comunali, pediatri, centri psico-sociali, Consultori), le scuole, il terzo settore la co-costruzione degli Obiettivi, con la partecipazione attiva della sanità la rilevanza delle azioni per contrastare concretamente le disuguaglianze, in specifico: bambini con difficoltà evolutive e famiglie in situazioni di povertà economica, sociale ed educativa la coerenza tra modello progettuale (Precede Proceed di Green e Kreuter) e l’ approccio community- based (CBR - Community Based Rehabilitation) adottato l' utilizzo di un modello di cambiamento di tipo ecologico/sistemico in un’ottica di empowerment che considera le interconnessioni individui-ambiente e promuove lo sviluppo di competenze nella direzione di una maggiore autonomia l' analisi delle opportunità per rinforzare la pratica e sostenerla nel tempo (ad es. convenzioni con Aziende sanitarie che garantiscano il riconoscimento formale delle collaborazioni avviate, integrazione con esperienze presenti sul territorio, ecc) la sperimentazione/replica del progetto su un territorio diverso (un quartiere extra milano, da fine 2019) vedi scheda valutazione progettoIl progetto "Talenti Latenti" rete per un welfare di comunità dell'ASL CN2, Regione Piemonteha ottenuto il riconoscimento di Buona Pratica Obiettivo: l'obiettivo generale del progetto, individuato e condiviso dalla partnership per la realizzazione della rete Talenti Latenti, costituita da i Servizi Sociali di Bra e il Consorzio Socio Assistenziale di Alba, Langhe e Roero è risultato essere: "Sostegno e promozione alla costruzione di un welfare di comunità integrando azioni di welfare aziendale con quelle di welfare pubblico" destinatari: tutta la comunità attività: La prima azione del progetto è stata la creazione di due strumenti fondamentali per la Governance del progetto: la Cabina di Regia e il Team Operativo, due gruppi di persone che hanno portato avanti le strategie e le azioni necessarie per il progetto e per il raggiungimento degli obiettivi definiti di questo. La seconda fondamentale azione del primo anno di sperimentazione è stata la condivisione con le Aziende Profit di un'analisi precisa del benessere sociale della popolazione dipendente e dei bisogni specifici di welfare che sarebbero emersi per ogni azienda. Sulle risultanze di questa analisi sono state poi sviluppate le azioni progettate di informazione/formazione sui bisogni di welfare: genitorialità, bilancio familiare, fondi sanitari integrativi, consumo sano e consapevole, benessere personale e sociale.Contestualmente si sono cercate forme di integrazione tra i servizi propri del territorio e i sistemi di welfare aziendale attivati. Questa nuova modalità operativa rappresenta l'inizio di una trasformazione del rapporto tra gli Enti Gestori Pubblici e la propria utenza: da meri destinatari passivi di interventi assistenziali, in particolare economici, ad attori di un patto che li vede in uno scambio reciproco di risorse, competenze e responsabilità. Gli interventi sono stati studiati secondo forme di compartecipazione da parte dei soggetti beneficiari sulla base di un livello di equità selettiva, su indicatore ISEE, attraverso l'utilizzo dello strumento voucher e/o di restituzione lavorativa come ritorno per i benefici ottenuti. Infine, attraverso azioni di coinvolgimento della comunità sono stati organizzati eventi di promozione della cittadinanza attiva, in particolare verso i dipendenti e cittadini prossimi alla quiescenza con una diffusione della conoscenza delle associazioni attive sul territorio. In particolare è stato attivato un percorso dedicato alla promozione di una nuova figura di tutor sociale: l'Amministratore Civico di Sostegno, per supportare, accompagnare, informare e orientare le persone fragili e in difficoltà.Nei tre anni le attività e le azioni del progetto sono state condivise e diffuse alla comunità attraverso il Convegno annuale di Talenti Latenti che ogni anno ha avuto un obiettivo specifico da raggiungere, oltre a quello di comunicare e diffondere l'evoluzione del progetto. si segnala per: il fatto che tra gli obiettivi indicati ci sia la costituzione/mantenimento di un gruppo/comitato formale e stabile (cambiamento strutturale e organizzativo) il monitoraggio/valutazione dei risultati del progetto il fatto di essere corredato da un’analisi dettagliata delle caratteristiche socio-economiche del territorio afferente agli enti proponenti/realizzatori il proposito di fare “innovazione sociale territoriale”, sperimentando “un modello di welfare che coinvolga più soggetti” del pubblico e del privato e dia vita a una RETE attiva sul territorio la proposta di interventi NON assistenziali, in cui cioè i destinatari siano compartecipanti attivi nella progettazione e realizzazione (ottica di empowerment) la capitalizzazione della ricchezza delle iniziative/risorse già presenti sul territorio, e ciò aumenta le possibilità di trasferibilità. la sostenibilità derivata dall' essere inserito nel PRP Regionale e nell'offerta formativa regionale per il setting scuola vedi scheda valutazione progettoIl Progetto "Okkio alle 3 A (Alimentazione, Attività motoria & Abitudini)" di Regione Liguria, gruppo ASL GENOVA 3 ha ottenuto il riconoscimento di Buona Pratica Obiettivo: Il progetto, rivolto alla scuola dell'infanzia, ha l'obiettivo di modificare conoscenze, atteggiamenti e comportamenti di insegnanti, famiglie e bambini e favorire l'adozione di stili di vita sani, sia attraverso modifiche del contesto organizzativo della scuola che attraverso attività in classe con i bambini. Il progetto è inserito nel P.R.P. Liguria 2014 - 2018 ed è presente nell'offerta formativa scolastica per la Regione per l'anno scolastico 2018 - 2019. destinatari: bambini della scuola dell'infanzia ( 3-6 anni), insegnanti e genitori attività: Operatori sanitari facilitatori aiutano insegnanti e genitori nell' ideazione e pianificazione della ricerca-azione da proporre durante l'anno ai bambini con ausilio di materiali didatticiIl primo passaggio è la valutazione dei bisogni della scuola attraverso l'avvio della commissione per la progettazione condivisa con componenti dell'ambito scolastico, sanitario e delle famiglie. Il secondo passaggio è la messa in atto di interventi di ricerca-azione condotti dagli insegnanti con il coinvolgimento di bambini e famiglie concernenti i diversi temi progettuali (alimentazione, attività fisica e stili di vita). Il terzo passaggio è aumentare le azioni corrette dei bambini nei confronti di almeno una delle azioni proposte ( prima colazione adeguata; merenda di metà mattina adeguata; pranzo e cena equilibrati; merenda pomeridiana adeguata; adeguate porzioni di frutta e verdura; mappatura del quartiere; riscoperta dei giochi antichi; utilizzo delle conoscenze raggiunte e valutazione dei cambiamenti nelle attitudini e comportamenti).si segnala per: gli elementi particolarmente interessanti di questo progetto sono: - il fatto di rispondere ai bisogni espressi dal contesto specifico (valutazione dei bisogni della scuola) - l'impianto fortemente partecipativo, destinato prevalentemente ai “moltiplicatori dell’azione preventiva”, insegnanti e genitori, dei quali favorisce l’empowerment - il coinvolgimento della scuola nel suo complesso attraverso la creazione di una Commissione specifica per la rilevazione dei bisogni e la stipula di un Patto educativo in linea con i principi della Scuola che promuove Salute - l'articolazione attività sia sul livello dell’organizzazione sia su quello di classe in modo coerente e integrato - la trasferibilità in altri contesti grazie alla ricca e completa documentazione messa a disposizione - la sostenibilità per il fatto di essere inserito nel PRP Regionale e nell'offerta formativa regionale per il setting scuola vedi scheda valutazione progettoil progetto "GiochiAmo - Promozione della salute nella scuola primaria: nutrizione, attività fisica, alcol e fumo" dell'Università La Sapienza di Romaha ottenuto il riconoscimento come buona pratica Obiettivo: L'obiettivo del progetto è stato quello di incrementare le conoscenze e modificare i comportamenti in merito agli stili di vita (nutrizione, attività fisica, fumo e alcol) nei bambini della scuola primaria. Il progetto infatti ha avuto lo scopo primario di agire sui bambini come singoli individui e come gruppo classe; in secondo luogo agire sull'intero ambiente scolastico con la partecipazione degli insegnanti e sulla comunità tramite il coinvolgimento dei genitori. A livello sociale e politico si auspica che questo progetto possa essere esteso a numerose scuole a livello nazionale.Tutti i destinatari del progetto sono stati coinvolti in una giornata conclusiva al fine di unire ogni livello di intervento. Il progetto nasce dai risultati favorevoli di due interventi pilota, uno su nutrizione e attività fisica, e l' altr su fumo e life skills (con particolare accento sulla assertività) . Il progetto è stato promosso utilizzando come strumento principale il gioco, ispirandosi alla teoria dei giochi, ed è stato realizzato in più interventi che andassero a coprire l'intero anno scolastico, con un approccio di richiamo e rinforzo delle conoscenze e dei comportamenti appresi al fine di realizzare un'efficacia a lungo termine. Il progetto ha avuto particolare attenzione al superamento delle disuguaglianze tra i destinari, tramite un approccio inclusivo con strumenti dedicati a situazioni specifiche, al fine di assicurare equità nell'educazione sanitaria. destinatari: alunni scuola primaria attività: E' stata effettuata una valutazione iniziale delle conoscenze e dei comportamenti dei bambini, in merito alla tematica specifica, tramite la somministrazione di un questionario da parte di specialisti e specializzandi di Igiene e Sanità Pubblica con l'aiuto degli insegnanti quali destinatari intermedi. Le attività in classe sono state - una breve presentazione teorica sui contenuti da parte di specialisti e specializzandi di Igiene e Sanità Pubblica svolta all'inizio dell'anno scolastico rivolta ai bambini quali destinatari finali e agli insegnanti quali destinatari intermedi;- una giornata in classe con giochi di carte, da tavolo e di movimento, da parte di specialisti e specializzandi di Igiene e Sanità Pubblica, rivolta ai bambini quali destinatari finali e agli insegnanti quali destinatari intermedi;- secondo e terzo intervento con giochi di carte, da tavolo e di movimento gestitti direttamente dagli insegnanti- una valutazione finale delle conoscenze e dei comportamenti dei bambini tramite nuova somministrazione del questionario svolto dagli insegnanti quali destinatari intermedi;- un momento conclusivo di presentazione dei risultati con il coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti;si segnala per: gli elementi particolarmente interessanti di questo progetto sono: - l'utilizzo consapevole dell'approccio ludico quale strategia efficace di apprendimento nel setting scolastico anche rispetto a temi di salute; - il modello adattabile anche ad altri contenuti, come testimonia peraltro l'evoluzione nel tempo del progetto. - lo sforzo valutativo (analisi descrittiva e confronto pre-post intervento, seppur solo sulle conoscenze) - la creazione e messa a disposizione di un apposito kit per l'intervento in classe ( libretto delle istruzioni, due mazzi di carte, cartelloni/poster specifici per l'intervento) Le dimensioni relativamente contenute della pratica la rendono idonea ad integrarsi in un orizzonte più ampio di politiche scolastiche di "Scuola che promuove la salute" vedi scheda valutazione progetto il progetto "Azione 2.5.1 Walking Programs: -Gruppi di cammino -La salute è...movimento" dell'ASL di Astiha ottenuto il riconoscimento come buona pratica Obiettivo: Il progetto ha l'obiettivo di promuovere e incrementare la pratica dell'attività fisica e motoria in tutta la popolazione dell'ASL AT, con una particolare attenzione alle fasce d'età over 50 e over 65 per soggetti affetti da atrosi (AFA), al fine di contribuire al raggiungimento dei livelli raccomandati dall'OMS per fascia d'età.L'attivazione di gruppi di cammino e AFA possono essere una valida risposta alla necessità di predisporre un' attività organizzata con l'obiettivo generale di incrementare l'attività fisica nella popolazione adulta e in alcune tipologie di pazienti: il cammino veloce è infatti un'attività motoria adatta a tutte le età, non traumatica, di moderata e comunque ben modulabile intensità, praticabile anche da persone affette da alcune patologie esercizio-sensibili (diabete, cardiopatie, malattie degenerative etc.), mentre l'AFA è adatta per persone a basso rischio over 50 e per persone over 65 affette da artrosi. destinatari: tutta la comunità con particolare attenzione agli over 50 attività: per i gruppi di cammino - Corso di formazione per dipendenti con la successiva individuazione di conduttori di gruppi di cammino- Costituzione di un Gruppo interdisciplinare "Attività fisica" - Organizzazione dei gruppi di cammino con la presenza di due conduttori per gruppoL'accesso ai Gruppi di cammino avviene su prenotazione telefonica e quindi per adesione spontanea, l'accesso è gratuito e non necessita di alcun certificato medico.Ai partecipanti viene garantita un'uscita settimanale di 1,5h/2h guidata dai conduttori dell'ASL AT su percorsi periferici individuati sul territorio astigiano, in particolare nei territori del Comune di Asti, Villafranca, Nizza Monferrato, Canelli, Montemagno, San Damiano.Lo specifico programma prevede alcuni minuti di riscaldamento con semplici esercizi all'inizio degli incontri per proseguire poi con il cammino veloce che, con gradualità e nel corso di diverse settimane, si effettua per periodi di tempo sempre più lunghi. Al termine della camminata sono previsti alcuni minuti di rilassamento muscolare.I due sottoprogetti di A.F.A. si rivolgono rispettivamente a - soggetti a basso livello di rischio ( obesi, ipertesi, sedentari, etc) over 50 anni - soggetti affetti da artrosi over 65anni esclusi coloro che presentano instabilità clinica o che siano in corso di sintomatologia acuta o post-acuta e che di conseguenza debbano essere indirizzati a programmi riabilitativi specifici di natura sanitaria.E' prevista l'attivazione di CORSI AFA in gruppi omogenei per problematiche, durante i quali vengono proposti e sperimentati esercizi e vengono fornite indicazioni e consigli di tipo ergonomico per la gestione della vita quotidiana con l'ausilio di materiale illustrativosi segnala per: gli elementi particolarmente interessanti di questo progetto sono: - il fatto di risponde ai bisogni espressi dal suo territorio - lo sviluppo di alleanze preziose sia all’interno dell’Azienda sanitaria tra servizi e professionisti diversi, sia all’esterno, in particolare, con le amministrazioni locali e l’Università - la valutazione dei risultati degli interventi messi in atto (Gruppi di cammino e corsi di Attività Fisica Adattata) per “innovarli” e renderli sempre più efficaci - la trasferibilità in altri contesti grazie alla ricca e completa documentazione messa a disposizione (documento progettuale, atti, strumenti, ...). vedi scheda valutazione progettoil progetto "LIBERI di MUOVERSI" promozione della mobilità attiva attraverso i percorsi sicuri casa-scuola nel comune di Piacenza ha ottenuto il riconoscimento come buona pratica Obiettivo: Il progetto nasce sulla base del mandato del Piano Regionale della Prevenzione 2010-2013 di promuovere i percorsi sicuri casa-scuola e vede il coinvolgimento quali promotori del progetto, di tre enti: Ausl di Piacenza, Comune di Piacenza e Ufficio scolastico territoriale. Questa progettazione condivisa ha portato alla stesura di un protocollo d'intesa tra i tre enti promotori per la promozione della mobilità attiva nel comune di Piacenza: collaborare per la realizzazione di un comune progetto di sviluppo delle risorse della comunità, finalizzato alla tutela dell'ambiente e della salute, promuovendo la sostenibilità e la mobilità attiva, con particolare riferimento al mondo della scuola. destinatari: insegnanti e alunni scuola primaria attività: Il progetto utilizza metodi e strumenti della ricerca azione partecipata.Gli strumenti per l'intervento sono stati interamente elaborati dai destinatari intermedi (insegnati della scuola primaria) in modo da poter essere totalmente integrati nell'ambito delle attività curricolari a garanzia della sostenibilità a lungo termine di quanto proposto. In conformità a quanto previsto dalla indicazioni nazionali pe ril curricolo, quindi, i fattori educativi individuati seguendo il modello logico precede proceed sono stati affrontati secondo i principi della didattica basata sulle competenze. Gli insegnanti hanno individuato competenze (fattori abiitanti) e motivazioni (fattori predisponenti e rinforzanti) che possono sotenere la mobilità attiva e sostenibile dei bambini al termine della classe quinta. Queste sono state declinate in obiettivi annuali per ciascuna classe, nell'ambito della programmazione verticale delle scuole. Le attività necessarie, integrate nelle materie didattiche, sono state sviluppate in modo flessibile per essere adatte al contesto e alla metodologia didattica adotatta dall'insegnate. Lo sviluppo delle attività è stato condotto con la partecipazione dei bambini attraverso il metodo del "compito in situazione", che consente anche una valutazione dei progressi nello sviluppo della competenze.si segnala per: gli elementi particolarmente interessanti di questo progetto sono: - la costruzione di alleanze e partnership tra Sanità, Comune e Scuola con la formalizzazione di un documento istituzionale (protocollo di intesa) che formalizza la collaborazione ela definizione di obiettivi comuni - la costruzione di curricula verticali basati sulla didattica per competenze per sostenere la mobilità attiva - la partecipazione dei destinatari intermedi (insegnanti) alle diverse fasi del progetto -le indicazioni e la creazione delle condizioni per la sostenibilità nel tempo. vedi scheda valutazione progetto il progetto "infanzia a colori" dell'asl AL ha ottenuto il riconoscimento come buona pratica Obiettivo: il progetto si propone di prevenire il tabagismo attraverso interventi coordinati e coerenti per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Con il progetto si intende intervenire in via prioritaria sui fattori abilitanti quali: la scelta consapevole di voler vivere in ambienti liberi dal fumo; sulla capacità di autonoma decisione e di resistenza alla proposta dei pari, anche valorizzando chi non fuma, infine sulla sensibilizzazione degli adulti fumatori favorendo percorsi di dismissione. destinatari: alunni e insegnanti scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado attività: Il programma risulta organizzato in tre diversi percorsi: destinati agli studenti della scuola dell’infanzia (Alla conquista del pass per la città del sole), della scuola primaria (Club dei vincenti) e della scuola secondaria di primo grado (Liberi di scegliere); ogni percorso è costituito di metodologie ed esercitazioni mirate al target di riferimento. Ciò consente un approfondimento del tema in base ai principi del coinvolgimento e dell’empowerment, che facilitano scelte di salute che si traducono in effetti positivi sulla salute. I singoli percorsi didattici proposti nei diversi ordini di scuole avevano già ottenuto il riconoscimento come Buone Pratiche.si segnala per: L’aspetto interessante di questo progetto è il fatto di aver preso tre buone pratiche per la prevenzione del tabagismo sviluppate in altri contesti (“Programma di prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali a sostegno della legge 3/2003 detta legge Sirchia”), metodologicamente coerenti ma rivolte a popolazioni differenti, e di averle riunite un unico coerente piano di intervento. inoltre ci si è avvalsi di alleanze e collaborazioni con Associazione Lega Tumori (LILT) e Azienda Roquette presenti sul territorio alessandrino. vedi scheda valutazione progetto il progetto "a scuola di animali per l'uomo" dell'asl TO5 ha ottenuto il riconoscimento come buona pratica Obiettivo: Il progetto intende favorire un percorso pedagogico di sviluppo di intelligenza emotiva, sperimentare nuove modalità di alfabetizzazione emotiva, e migliorare la relazione uomo –animale attraverso un nuovo paradigma affiliativo-cognitivo. Attraverso la riflessione e la relazione con gli animali si intende promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile e adulta destinatari: adolescenti dai 14 ai 18 anni e loro insegnantiattività: Il progetto utilizza l'analisi critica di film e la Educazione Animale Assistitasi segnala per: - orientato all’empowerment e alla partecipazione dei destinatari, - metodologie adottate - collaborazione e la costruzione di alleanze che il gruppo di lavoro multidisciplinare ha saputo realizzare - Interessanti gli strumenti e le riflessioni derivanti da valutazione di processo e di impatto e le indicazioni per la sostenibilità nel tempo. vedi scheda con la valutazione del progetto il progetto "c'è un messaggio per te 2.0" dell'asl TO5 ha ottenuto il riconoscimento come buona pratica Obiettivo: Il progetto intende approfondire la conoscenza del fumo come comportamento a rischio, sviluppando la consapevolezza riguardo le conseguenze sulla salute e la riflessione critica sul comportamento stesso, usando le metodologie della media education destinatari: adolescenti dai 14 ai 18 anni e insegnantiattività: Il progetto utilizza la metodologia della "media education": con momenti di brain storming, lavori di gruppo, attività di peer educatione e discussioni in plenaria i giovani sono stati guidati all'analisi critica dei messaggi sul fumo e alla produzione di audiovisivi si segnala per: -orientamento all’empowerment e alla partecipazione dei destinatari, - le metodologie adottate - collaborazione e la costruzione di alleanze con la scuola - attività a diversi livelli (individuale, gruppo classe, gruppo dei peer educator) vedi scheda con la valutazione del progettoprogetto "Guadagnare Salute a Podenzano - Sviluppare a livello locale la promozione della salute, secondo i principi del programma Guadagnare salute" dell'AUSL di Piacenza ha ottenuto il riconoscimento come Buona Pratica. Obiettivo: Il progetto si propone di agire sui quattro fattori di rischio (fumo, inattività fisica, scorretta alimentazione, abuso di alcol) del programma “Guadagnare salute – rendere facili le scelte salutari” attraverso una progettazione partecipata e un percorso di empowerment della comunità. destinatari: tutta la comunità del comune di Podenzanoattività: Il progetto prevede molteplici attività progettate e realizzate dalla comunità stessa: - Cucina insieme, - La mensa scolastica come momento educativo, - Il nostro orto, - Salta-Rotola-Rimbalza (Parkour), - Il laboratorio di teatro, - la Mostra dell’utopia, - Pedibus, Bicibus e Gruppi di Cammino. si segnala per: - l’analisi del contesto particolarmente ricca e dettagliata, - la descrizione del processo partecipativo, - l'analisi delle difficoltà incontrate e delle strategie adottate per superarle, - la valutazione di processo e di impatto. vedi scheda con la valutazione del progettoPagina successiva >>Contenuti : 26 - Pag. 1 di 3 1 2 3