La promozione della salute come antidoto alla crisia cura di Antonella Cardone (Università Terzo Settore), Alessandra Suglia (Dors)Pubblicato il 18 Giugno 2012Aggiornato il 29 Dicembre 2015RecensioniRiflessioni e contributiIntervista a Antonella CardoneMateriali e informazioni utiliRiflessioni e contributiIl meeting nazionale della Rete Italiana Città Sane è un appuntamento che fa incontrare, una volta all’anno, tutti i Comuni soci – a oggi sono 73 le città italiane a far parte della Rete - per condividere le migliori esperienze realizzate e i nuovi progetti in cantiere, e per focalizzare l’attenzione di amministratori pubblici e operatori della salute su un tema di forte interesse.Con queste parole, Simona Arletti, Presidente della Rete Italiana Città Sane OMS, apre il decimo meeting italiano svoltosi a Venezia, l’11 e il 12 maggio scorso. Il tema di forte interesse dell’evento è stato l’attività fisica e i suoi molteplici benefici sul piano della salute, dell’ambiente e dell’economia. Nel dettaglio, ecco i punti salienti del dibattito: la crisi strutturale in corso porta gli individui e le famiglie a rivedere il proprio stile di vita. La promozione della salute può essere un “antidoto” per orientare i cambiamenti verso scelte sane come il preferire modalità di spostamento attive e sostenibili, l’attività fisica fa bene a tutte le età. Per gli anziani, che rappresentano una buona parte della popolazione destinata ad aumentare, l’attività fisica, adattata alle condizioni psicofisiche del singolo, è la risposta migliore - talvolta in sostituzione di farmaci - alla prevenzione e al trattamento dei disturbi e delle malattie correlati all’invecchiamento. per rendere concrete queste idee occorre un maggiore impegno politico e sociale da parte degli amministratori locali e di tutti gli attori che operano nei diversi settori della società civile che, con le scelte opportune, possono favorire l’adozione di stili di vita sani a costi contenuti. Per questo, Antonella Cardone, Direttore Generale dell’Università Terzo Settore Pisa, ha presentato, in collaborazione con Dors, la Carta di Toronto per la promozione dell’attività fisica. Scarica la relazione: "La Carta di Toronto per l'Attività fisica. Le azioni per creare capitale sociale nella comunità".La Carta di Toronto è uno strumento di advocacy utile e agile per la promozione di uno stile di vita attivo. Questo documento si rivolge, oltre che all’amministrazione pubblica, direttamente a decisori e operatori della sanità, dei trasporti, dell’ambiente, dello sport e del tempo libero, dell’istruzione e della formazione, della pianificazione urbanistica, della società civile e del settore privato. La Carta propone un modello per l’azione articolato in quattro strategie, basate su nove principi guida, per valorizzare l’importanza dell’attività fisica e migliorare la salute di tutti. Leggi e scarica la Carta di Toronto in italiano.Intervista a Antonella CardoneAntonella Cardone, intervistata da Dors, racconta ancora del meeting nazionale e degli ulteriori spunti di riflessione emersi dall’ascolto delle esperienze presentate. Ecco le sue considerazioni.L’evento ti ha permesso di conoscere qualcosa di nuovo?Innanzitutto, le buone pratiche, in termini di progetti realizzati nei diversi comuni presenti, non sono state esposte solo da assessori alle politiche sociali o sanitarie, sebbene ancora predominanti, ma anche da assessori alla pianificazione territoriale e urbanistica, all’ambiente, allo sviluppo urbano sostenibile, ecc., proprio a testimonianza del fatto che la salute dei cittadini è una priorità trasversale a tutti i settori di sviluppo della città.Dall’esperienza maturata in progetti di sviluppo dell’attività fisica nelle scuole, anche con il “Pedibus”, è significativa quella del Comune di Sacile (PN). Qui i percorsi casa/scuola e viceversa, messi in sicurezza per i bambini delle scuole primarie, sono stati estesi anche ai ragazzi delle medie inferiori e superiori e saranno estesi a tutta la popolazione “debole”, quella a rischio di isolamento e di sedentarietà estrema, con la riqualificazione di percorsi pedonali e ciclabili urbani ed extraurbani e con l’integrazione del piano urbano del traffico.Anche a Padova l’integrazione tra varie politiche dà risultati soddisfacenti. Qui vengono promossi tutti gli stili di vita sani, a partire dalla corretta alimentazione, ad una attività fisica che unisce anche la socializzazione, alla disassuefazione al fumo. Particolarmente originale è il Progetto che si sta portando avanti a Ferrara nelle carceri dove la sedentarietà diventa sempre più un problema da affrontare. Qui vengono organizzati tornei e persino “aperte le porte”. Vengono organizzate corse fuori, intorno alle mura del carcere, alle quali partecipano non solo i carcerati, ma anche i custodi.Hai portato a casa qualcosa di utile?Io sicuramente porto a casa la promozione della Carta di Toronto – dice Antonella Cardone -. Diversi Sindaci e amministratori di città hanno manifestato vivo interesse ad aderire alla Carta di Toronto e a sottoscrivere il proprio supporto anche con una delibera di consiglio comunale. Sicuramente le due giornate sono state intense di spunti e idee per nuovi progetti da promuovere.Quali sfide future sono emerse?La sfida più grande continua ad essere in controtendenza rispetto al progresso tecnologico e della viabilità/movimento così come sviluppato fino agli ultimi anni. Il disegno della città deve cambiare in modo significativo per favorire l’attività fisica, investendo in comodi e accessibili percorsi pedonali e ciclabili, in reti di trasporto pubblico urbano ed extraurbano capillari ed efficienti, piuttosto che in strade a cinque corsie per senso di marcia.Particolarmente interessante a Piacenza la figura dell’amministratore sociale di quartiere che potrebbe diventare anche promotore di salute.Una provocazione emersa più volte nel corso delle due giornate è stata quella del medico che prescrive al paziente sul ricettario l’attività fisica da realizzare.Materiali e informazioni utiliTutte le relazioni del meeting nazionale sono scaricabili dal sito della Rete Città Sane: http://www.retecittasane.it/news/meeting-nazionale-2012-i-materiali.I Comuni che adotteranno la Carta di Toronto possono segnalare e raccontare la propria esperienza al gruppo di progetto nazionale CCM 2011: “Una rete di azioni per rendere operativa la Carta di Toronto”, scrivendo alla Redazione del sito Azioni: azioni@ccm-network.it; sito web: http://www.ccm-network.it/azioni/Iscriviti sul sito del Global Advocacy for Physical Activity (GAPA) e sostieni la Carta di Toronto per la promozione dell’attività fisica: http://www.globalpa.org.uk/charter/Leggi e scarica Investimenti che funzionano per la promozione dell’attività fisica, un documento complementare alla Carta di Toronto disponibile anche in italiano. Per saperne di più.DOWNLOAD & LINKComunicazione orale a cura di A. Cardone e DorsTAG ARTICOLOCITTA' SANE;