L’Empowerment nei servizi sanitari e socialia cura di Mariella Di Pilato, Alessandro Coppo e Claudio Tortone, DoRS Regione PiemontePubblicato il 17 Aprile 2012Aggiornato il 13 Febbraio 2017RecensioniL’Empowerment nei servizi sanitari e sociali: tra istanze individuali e necessità collettive è un libro (a cura di Nicoli MA, Pellegrino V - Il Pensiero Scientifico Editore, 2011) che rappresenta la sintesi di una elaborazione pratico-teorica sul tema dell’empowerment ed è attraversato da una prospettiva che tende a considerare la comunità di riferimento di un servizio sanitario non tanto come “bacino di utenza”, ma come attore sociale carico di risorse e capacità. Un contesto potenzialmente denso di partecipazione ed empowerment per ripensare lo “spazio comune”, come luogo di cura del bene comune a partire dalle istanze individuali. I processi partecipativi sono sicuramente alla base dell’empowerment di comunità, ma la partecipazione da sola è insufficiente se le strategie che si utilizzano non riescono a promuovere quelle capacità che permettono alle comunità, alle organizzazioni e agli individui di prendere decisioni sulle questioni che la riguardano. Non è solo un processo “tecnico”, altrimenti si è irretiti in un’ambivalenza da comprendere e superare. Generalmente gli operatori intravedono da un lato la possibilità di rendere autonomi, responsabili e partecipi i cittadini/pazienti e dall’altra avvertono il rischio di perdita di controllo e incremento di comportamenti che oltrepassano i consueti confini tra chi ha il ruolo di esperto (il professionista sanitario) e chi non lo ha (il paziente). Un tentativo, interessante e ben riuscito, è dato dalle “indicazioni operative” su come rendere efficace il trasferimento di competenze, saperi e prassi nei progetti attuati, che ha come cardine del processo stesso la trasformazione, ovvero l’azione attiva dei diversi soggetti coinvolti. Il testo si divide in tre parti. La prima parte si concentra sugli aspetti teorico-storici del costrutto di empowerment e analizza come e perché i processi di empowerment dell’individuo contemporaneo (utente, operatore o dirigente) non possono aver luogo senza un ripensamento più generale del lavoro di cura e delle organizzazioni in cui si opera. Alcune riflessioni di operatori e utenti evidenziano l’ambivalenza delle organizzazioni istituzionali divise tra il riconoscimento del soggetto e del suo diritto ad esprimersi e la negazione dello spazio in cui può legittimamente esprimersi, in quanto a volte soggetti troppo empowerizzanti sono vissuti come un elemento di pericolo per le organizzazioni istituzionali stesse. La seconda parte propone alcuni strumenti e tecniche di attivazione nei processi di empowerment.(documenti e pubblicazioni su tecniche e strumenti sono presenti nei seguenti siti: www.change-management-toolbook.com ; www.loci.it ). Nel testo sono brevemente descritti: Metaplan, Focus Group, European Awarness Scenario Workshop - EASW, Appreciative Inquiry e Metodo GOPP – Goal Oriented Project Planning e PCM. Un approfondimento è riservato al Teatro dell’Oppresso- metodo teatrale (si colloca nel teatro politico) che valorizza l’aspetto conoscitivo e trasformativo del teatro, ideato da Augusto Boal in Brasile negli anni ’60; e all'Open Space Technology (OST), tecnica nata nella prima metà degli anni ’80 da un‘intuizione di Harrison Owen, particolarmente adatta a situazioni in cui un gruppo eterogeneo di persone deve affrontare in modo innovativo e creativo un problema complesso di cui nessuno ha in tasca la soluzione. Infine la terza parte prende in considerazione l’elaborazione pratico-teorica frutto delle esperienze condotte all’interno dei servizi su come trasferire le conoscenze nei contesti di lavoro attraverso gli 8 passaggi di percorso. Il testo è attraversato dalla tensione di coniugare le caratteristiche dell’organizzazione sanitaria con quelle dei sistemi informali di cura che spesso sono presenti nella comunità anche se non facilmente visibili. L’obiettivo è costruire una sorta di ponte tra costrutti teorici ed esperienze quotidiane per evitare che il concetto di empowerment rimanga nella rappresentazione degli operatori come qualcosa di ideale, positivo, auspicabile ma troppo difficile da realizzare. Il libro è il “punto di approdo” di un percorso regionale nell’ambito di un progetto nazionale avviato dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari (AgeNaS) per promuovere l’empowerment negli amministratori locali, nelle comunità e negli operatori socio-sanitari. Il percorso a livello nazionale ha previsto in un primo momento l’individuazione e la sistematizzazione di progetti di empowerment e successivamente l’identificazione e la diffusione di iniziative esemplari di empowerment (iniziative e progetti sono pubblicati sul sito www.agenas.it/database_empowerment.htm). Il progetto e i risultati sono disponibili anche in un numero monografico della rivista Monitor edita dall’AgeNaS. Il libro è disponibile nella biblioteca Dors, da aprile 2011 aperta anche al pubblico. Sul tema della progettazione partecipata si veda il documento DoRS "La progettazione partecipata intersettoriale e con la comunità". (http://www.dors.it/http://www.dors.it/dl.php?idalleg=1383) Altri strumenti che possono essere utilizzati per permettere ad un gruppo, anche numeroso, di sviluppare apprendimenti creativi e formulare idee innovative: Tecnica Metaplan Tecnica GOPP (Goal Oriented Project Planning) Tecnica del World Cafè Tecnica del brainstorming Tecnica del nominal group Tecnica del focus group Come si costruisce un questionario TAG ARTICOLO