Buone pratiche cercasi. "Affy fiutapericolo" ha ottenuto il riconoscimento di qualità
a cura di Mariella Di Pilato e Paola Ragazzoni, Dors

Il progetto e i suoi punti forti

Affy fiutapericolo parte dal presupposto che la prevenzione degli incidenti domestici è una delle priorità del piano nazionale sicurezza e che tale tema va affrontato sin dai primi anni di vita del bambino, per insegnargli a riconoscere e a gestire gli oggetti e le situazioni che potrebbero generare rischi di incidente.

Il programma è rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e pone particolare attenzione a comunicare efficacemente con i piccoli. Sono stati individuati e adottati strumenti e strategie che ad esempio rivolgono molta atenzione  al modo in cui si propone un argomento, al tono della voce, al tipo di messaggio utilizzato, al buon equilibrio tra l’esortazione all’attenzione e il rimprovero positivo in caso di comportamento scorretto.

Nasce così “La valigia di Affy Fiutapericolo”, contenente una fiaba, un insieme di giochi di tipo linguistico, motorio ed espressivo e letture di approfondimento; supporto prezioso per insegnanti e genitori impegnati nell’educazione alla sicurezza domestica .

I punti di forza del progetto sono:

  • la presenza di un gruppo di lavoro multidisciplinare che garantisce la continuità e la sostenibilità del progetto a livello locale;
  • l’uso di un kit didattico unitario su scala nazionale e la formazione a cascata dei docenti, elementi che favoriscono la replicabilità del messaggio e la sostenibilità nel tempo con una ricaduta positiva a lungo termine sulla promozione della salute e della sicurezza dei bambini e delle loro famiglie;
  • una dettagliata articolazione di obiettivi e attività;
  • la valutazione dei risultati e del processo;
  • la disponobilità dei materiali (con brochure informative per le famiglie nelle principali lingue in uso) che facilital’implementazione del programma e la piena diffusione in differenti territori locali.

Le riflessioni del responsabile di progetto

Dors ha chiesto ai responsabili del progetto, Daniela Novelli e Carlo di Pietrantonj, quali sono state le ricadute di questa esperienza sul gruppo di lavoro e sul territorio.

Ecco le loro riflessioni:

“Nelle fasi di realizzazione del progetto si è rivelato strategico riuscire a progettare le modalità di trasmissione dei messaggi in sintonia con i metodi tradizionali della scuola; inoltre il coinvolgimento dei genitori ha permesso di  far percepire l’importanza dell’intervento; quindi il progetto ha agito su tre elementi principali: la collaborazione con i docenti della scuola dell'infanzia per la  costruzione di un linguaggio comune sulla prevenzione degli incidenti domestici; la trasmissione efficace di informazioni e raccomandazioni, attraverso materiale appositamente studiato per la prima infanzia che cattura l’attenzione del bambino utilizzando un personaggio di fantasia; infine il coinvolgimento dei genitori su argomenti di sicurezza domestica. Queste tre dimensioni sono risultate essere i fattori essenziali per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Le uniche attività riconducibili a questo tema sono le repliche di questo progetto che gli insegnanti hanno deciso di riproporre alle nuove classi, utilizzando il materiale che era stato loro fornito alla prima edizione; tali riedizioni sono comunque realizzate sotto la supervisione degli operatori dell’ASL.

Il progetto Affy Fiutapericolo è stato inserito nel Catalogo delle Proposte Formative dell'ASL AL e costantemente proposto alle Scuole dell'Infanzia del territorio alessandrino.

In considerazione delle richieste da parte dei genitori e docenti, il gruppo di lavoro ha costruito un kit didattico dedicato alla Scuola Primaria, attualmente in fase di valutazione. L’obiettivo di questa evoluzione del progetto è quello di rinforzare il messaggio nei bambini che hanno già realizzato Affy nella scuola dell'Infanzia, inoltre di proseguire la promozione dei comportamenti e stili di vita salutari anche nella fascia di età 6-8 anni”

Volete candidare un vostro progetto perché sia valorizzato come buona pratica?

Se il vostro progetto è già caricato nella banca dati Pro.Sa visitate la sezione buone pratiche  dove troverete tutte le informazioni necessarie. Se, invece, non è in banca dati, per caricarlo, consultate la sezione come si usa Pro.Sa. e successivamente la sezione buone pratiche.


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