L'arte di camminare
a cura di Antonella Bena, Servizio di Epidemiologia ASL TO - Regione Piemonte

Ebbene sì! Anche io, come migliaia di altri, sono stata a fine giugno al lago d’Iseo a camminare su The Floating Piers di Christo Vladimirov Yavachev, artista di fama internazionale che ha progettato e costruito un percorso pedonale provvisorio sulle acque del Lago d'Iseo.

“I visitatori potranno accedere gratuitamente all'opera e camminare ammirando tutti gli angoli più nascosti dalle montagne intorno al lago, cullati dal movimento dell'acqua sotto i propri piedi”. "Vi farò camminare sulle acque, meglio se verrete senza scarpe; sarà una passeggiata dove sentirete le onde sotto i vostri piedi". Questi alcuni degli slogan che pubblicizzavano l’evento che sono risultati molto più convincenti delle raccomandazioni delle associazioni di promozione della salute e di noi operatori di sanità pubblica. Già, perché, come tutti sanno, l’evento ha fatto overbooking tanto che la prefettura lo ha chiuso per alcune ore durante la notte.  

E già ha dell’incredibile che nei 15 giorni dell’evento un milione e mezzo di persone si sia messa in cammino sui 5 km di percorso, dopo lunghe ed estenuanti code sotto il solleone. Ma il vero e proprio “evento” si è realizzato prima della coda. Sentendo le cronache che parlavano di un'affluenza andata oltre le aspettative con file e traffico sostenuto per le strade, io mi sono iscritta ad un viaggio organizzato con l’autobus. Alle 8,30 sono scesa a Clusane, 10 Km prima della passerella, con la prospettiva di dover trasbordare su due diverse navette prima di raggiungere la fila. Ho però scoperto che l'opera aveva già raggiunto la capienza massima (8000 persone) e tutti i servizi erano stati sospesi. Tra la delusione e lo scoramento generale mi sono incamminata a piedi insieme ad alcuni altri coraggiosi, pur sconsigliati dalla polizia. E qui si è realizzato un vero e proprio miracolo: man mano che procedevo, la fila di camminatori si ingrossava diventando un vero e proprio fiume tra Pilzone e Sulzano. Bambini, signore con le infradito, ragazze col tacchetto, uomini in mocassini e ragazzi in ciabatte da spiaggia: tutti determinati a….camminare!!! Insomma una vera e propria gigantesca performance di attività fisica collettiva. E posso immaginare che il fenomeno si sia ripetuto nei giorni prima e in quelli successivi.

Complimenti a Christo dunque perché, seppur involontariamente, ha realizzato quello che suggerisce la Teoria del divertimento. Ispirata agli studi sugli stimoli sociali raccontati dagli economisti Thaler e Sunstein nel libro “Nudge“,  la teoria dimostra come le persone riescano a modificare/mettere in atto comportamenti salutari e a modificare/abbandonare comportamenti dannosi per la salute e/o l’ambiente, se il cambiamento è stimolato attraverso modalità ludiche e esperienziali (sul tema è disponibile un approfondimento di Dors

Peccato che la sua concezione dell’opera d’arte sia temporanea e l’obiettivo che ha stimolato al movimento così tante persone sia ormai solo più in fotografia e nei bozzetti.

Buone vacanze e, ovunque le trascorriate, spero che il ricordo dell’eccezionalità dell’evento stimoli ognuno di voi a ….camminare, camminare, camminare.


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