Capitale sociale e salute: cosa dice la letteratura
a cura di Maurizio Marino, Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL TO3 - Luisella Gilardi, Dors

Introduzione

Questo breve report presenta la sintesi di una ricerca bibliografica realizzata nel 2016 volta a focalizzare il tema della relazione fra capitale sociale (CS) e salute.
Affrontare il tema della relazione fra CS e salute in letteratura, cercando di derivarne degli elementi di sintesi attraverso il confronto fra i diversi studi, presenta alcuni elementi ‘critici’, che vanno tenuti presenti nella lettura dei diversi risultati.
Il primo riguarda la definizione (teorica ed operativa) del concetto di CS. In letteratura infatti il concetto di CS non ha una interpretazione univoca, ma assume significati differenti a livello teorico ed empirico, che dipendono in particolare dal punto di vista con cui si osservano gli elementi associati al termine: ‘dal micro al macro, dall’individuale al sociale’ (Cnel - Istat 2015). Anche per questo motivo le misurazioni dei diversi sistemi di indagine a livello nazionale e internazionale utilizzano una batteria di indicatori che indagano i vari aspetti ai quali si riferisce questo concetto [1].
Il secondo aspetto riguarda il fatto che esiste una vasta letteratura che oltre ad indagare l’effetto dello ‘stock’ di CS (individuale e di comunità) sul ‘benessere’ generale della popolazione, indaga aspetti specifici della salute indivuale e collettiva, con risultati non sempre univoci e convergenti.

Gli articoli selezionati secondo una strategia di ricerca illustrata nel capitolo Metodi, saranno classificati considerando l’aspetto di salute preso in esame, con una breve sintesi dei principali risultati.

Aspetti di salute indagati

Rapporto fra CS e:

  • salute percepita e qualità di vita
  • patologie specifiche (salute mentale, malattie croniche, …)
  • condizioni di lavoro e stato occupazionale
  • salute delle minoranze e gruppi svantaggiati
  • salute della popolazione anziana
  • salute materno infantile e prima infanzia
  • stili di vita
  • accesso alle cure
  • disuguaglianze sociali e salute

 

[1] A questo proposito vedasi il set di indicatori utilizzati dal sistema statistico del Regno Unito Siegler V (a cura di) ‘Measuring Social Capital’, Office for National Statistics, 2014 in: http://www.ons.gov.uk/ons/dcp171766_371693.pdf  o per l’Italia il set di indicatori previsti dal progetto sul Benessere Equo Sostenibile, per misurare il CS nelle due sezioni dedicate ‘Relazioni sociali’ e ‘Politica e istituzioni’ in: http://www.istat.it/it/archivio/126613 (consultati il 14/11/16)

 

Metodi

La ricerca è stata effettuata sulla banca dati Pubmed utilizzando la seguente strategia: (social capital[MeSH Terms]) OR "social capital"[Title]) AND health[MeSH Terms], introducendo i limiti temporali: 1 gennaio 2008 – 23 febbraio 2015 e selezionando solo quegli articoli in cui vi era la disponibilità dell’abstract.
La ricerca ha restituito 117 referenze bibliografiche, fra queste ne sono state selezionate 38 sulla base della pertinenza e del contesto territoriale: non sono stati considerati  gli articoli che si riferivano a contesti molto diversi da quello europeo e dei Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) [2].

I criteri di inclusione comprendono esiti di salute e patologie specifiche come ad esempio la salute mentale, la riduzione delle disuguaglianze di salute, la salute materno infantile o esiti intermedi come il miglioramento dello stato occupazionale o il cambiamento nello stile di vita.
Sono stati inclusi anche interventi mirati a target specifici come le minoranze e i gruppi svantaggiati, la popolazione anziana, i bambini.

 

[2] L’OCSE raccoglie oggi 34 Paesi membri (Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele,  Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria), tra i quali Cile, Estonia, Israele e Slovenia di più recente adesione (tra maggio e dicembre 2010). In. http://www.esteri.it/mae/it/politica_estera/organizzazioni_internazionali/ocse.html#1 (consultato il 14/11/16)

 

Sintesi dei risultati

CS, salute percepita e qualità di vita

Gli articoli selezionati rilevano in generale una relazione positiva fra CS e salute percepita. Alcuni esempi: in Italia la probabilità di avere dei buoni punteggi di salute percepita cresce con il fatto di avere una buona rete amicale (Fiorillo D. 2015); nei paesi europei un aumento del 10% del CS corrisponde ad un aumento della probabilità di essere in buona salute di 2,8 punti percentuali (Rocco L. 2012). Molti studi hanno analizzato il ruolo del CS di comunità ed il suo impatto sulla salute percepita: uno studio olandese segnala la relazione positiva fra caratteristiche del CS ‘diffuso’ del quartiere e salute percepita, soprattutto nelle aree più urbanizzate (Mohen SM. 2011). In particolare nella popolazione adulta residente sia in paesi sviluppati che in paesi in via di sviluppo, l’impatto del livello di CS del contesto in cui si vive sembra maggiore fra le donne, fra le persone con un più elevato livello di fiducia negli altri (trust)  e nelle realtà con un maggior sviluppo di esperienze associative (Elgar FJ. 2011). Una relazione positiva fra CS a livello comunitario e salute percepita viene rilevata sia considerando le diverse forme di CS (linking, bonding e bridging[3] del quartiere in cui si vive (Nogueira H. 2009) sia utilizzando un indicatore quale la partecipazione al voto per elezioni locali (Iversen T. 2008).

Va comunque tenuto presente che, rispetto all’effetto del CS di comunità sulla salute, non sempre la letteratura presenta dei dati coerenti, fatto questo che può essere messo in relazione alle misure di CS utilizzate, ai diversi outcome di salute considerati ed ai diversi gruppi di popolazione in studio (Van Hoojdonk C. 2008).

 

CS e salute / patologie specifiche

Esistono diversi studi che si occupano  della relazione fra CS e salute mentale. Una revisione di letteratura del 2013 (Nyqvist F. 2013) segnala come tutti gli 11 studi selezionati abbiano rilevato una relazione positiva fra le diverse forme di CS e il benessere mentale della popolazione adulta – anziana (> 50 anni): in questa fascia di età in particolare sembrano svolgere un ruolo chiave la rete familiare e quella amicale a livello micro. Anche fra i giovani (13 – 15 anni) il CS (sostegno sociale della famiglia e CS di comunità) sembrano avere un ruolo positivo sulla salute mentale e sui risultati scolastici dei ragazzi (Rothon C. 2012). Esistono comunque diverse modalità di associazione fra CS e specifiche forme di disagio psico-emotivo, quali l’ansia e la depressione, soprattutto in condizioni di stress post-traumatico (Fordhma M. 2011). Il livello di fiducia generalizzata sembra comunque essere la misura di CS maggiormente in grado di mantenere una relazione positiva con la salute mentale, una volta controllata questa associazione per stato economico e supporto sociale (Giordano GN. 2011).

Il ruolo del CS è stato studiato anche in relazione alla salute orale, in particolare dell’infanzia: madri con più bassi livelli di CS hanno un 80% in pù di probabilità di segnalare dei bisogni insoddistaffi rispetto alle cure dentarie dei propri figli piccoli (Lida H, 2013).

Gli esiti di salute delle persone che vivono con HIV sembrano essere influenzati dal livello di CS a disposizione, anche se sono state osservate correlazioni deboli in questa popolazione fra CS, salute fisica e salute psicologica auto riferita (Webel A. 2012).

 

CS e lavoro / condizione occupazionale

Un ambito di grande interesse riguarda il rapporto fra CS e lavoro, inteso sia come ambiente lavorativo sia come condizione occupazionale. Bassi livelli di CS sembrano avere un effetto negativo sulle condizioni di salute delle persone disoccupate, in particolare sui sintomi psicosomatici e sui bassi indici di benessere psicologico (Aslund C. 2014).

Elevati livelli di CS nell’ambiente di lavoro sembrano migliorare la salute dei lavoratori occupati (Oksanen T. 2008), in particolare nella prevenzione dei sintomi depressivi (Jung J. 2012) e svolgere un ruolo positivo anche sulla riduzione dei tassi di mortalità (Oksanen T. 2011). Sul luogo di lavoro, nella popolazione occupata anziana (> 50), il CS (reti, fiducia, senso di appartenenza) è associato a più alti livelli di controllo delle decisioni professionali (sense of mastery) e di salute mentale (Nyqvist F. 2013). Buoni livelli di CS organizzativo sembrano inoltre positivamente correlati alla salute dei lavoratori, con implicazioni positive sul business dell’impresa (Van Scheppineng AR. 2013).

 

CS e minoranze / gruppi svantaggiati

Secondo la letteratura la densità etnica e l’effetto positivo sui risultati di salute sono in parte attribuibili agli effetti protettivi di aumento di CS. In realtà l'associazione tra la densità etnica e il CS varia a seconda del livello di misurazione del CS, che è però un fattore in grado di mediare l’associazione tra densità etnica e la salute (Becares L. 2013). In alcuni casi il CS può avere un effetto positivo, in particolare nelle comunità di giovani donne immigrate, per l’accesso alle risorse per una gravidanza sana, in assenza delle reti di supporto della famiglia di origine (Bernosky d F. 2010).

Un’associazione positiva fra CS e salute (mentale in particolare) è stata rilevata anche in zone abitate da minoranze etniche quali la Catalonia (Stoyanova A. 2009). In ultimo, bassi livelli di CS possono svolgere un ruolo negativo nell’associazione fra discriminazione etnica e salute psicologica percepita, nella popolazione esposta a questo tipo di pressione (Lindstrom M. 2008).

 

CS e popolazione anziana

Nella popolazione anziana (> 65 anni) la depressione auto riferita ed il disagio psicologico sono correlati a bassi livelli di CS a disposizione, in particolare al non avere persone su cui contare, alla percezione di un basso livello di appartenenza al luogo in cui si vive ed alla diffidenza nei confronti degli altri (Forsman AK. 2011). L’introduzione delle nuove tencologie (internet) può avere un ruolo importante nella manutenzione della salute psicologica degli anziani, ma va tenuto presente che anche il loro utilizzo è influenzato dai livelli di CS individuale: elevati livelli di CS facilitano le capcità di apprendimento e l’adozione di queste teconologie (Choi NG. 2013).

 

CS salute materno infantile e prima infanzia

Interventi di comunità che mirano a sviluppare il CS riproduttivo nelle donne durante il periodo della gravidanza possono facilitare lo sviluppo della salute riproduttiva all’interno di una comunità. Il CS favorisce inoltre il riorientamento delle azioni di sostegno sociale dal livello individuale all’insieme della popolazione e l’adozione di nuove norme sociali su come le donne in gravidanza sono trattate e rispettate (Jones L. 2010). Programmi di promozione della salute dei bambini a livello di comunità risultano efficaci nel rinforzare la coesione sociale ed il CS di comunità, se agiscono a più livelli (dal livello locale e a quello di governo centrale) e su più fronti, attraverso azioni intersettoriali (Shan H. 2014).

Le carattersitiche del quartiere svolgono un ruolo particolarmente importante sulla salute dei bambini: il loro benessere migliora in condizioni di forte coesione sociale. In particolare, nella aree rurali, la percezione che i bambini hanno dell’ambiente in cui vivono risulta molto complessa e può avere delle ricadute sia positive che negative sulla loro salute. Si tratta quindi di un fattore che va esplorato con attenzione, da parte degli operatori sanitari che lavorano in questi contesti (Eriksson U. 2010).

 

CS, stili di vita e prevenzione

La ricerca sul capitale sociale individuale e l'attività fisica si è concentrata sulla associazione tra attività fisica, la fiducia generalizzata e la partecipazione sociale; ma l’attività fisica è influenzata anche dalle caratteristiche della rete e del CS a disposizione. Nella popolazione adulta (> 25 anni), maggiore variabilità della rete è associata ad una maggiore probabilità di fare attività fisica, mentre i livelli di fiducia generalizzata non sembrano influenzare questo comportamento (Legh – Jones H. 2012).

Rispetto agli atteggiamenti preventini di popolazioni a rischio, come il caso dei malati di diabete, il CS può essere un importante mediatore sulla frequenza dei controlli delle concentrazioni del glucosio nel sangue. Indipendentemente da altri fattori individuali, le persone diabetiche che vivono in quartieri con elevati livelli di CS hanno una maggior propensione ad effetuare i controlli ematici (Long JA. 2010).

 

CS e accesso alle cure

Rispetto al tema della relazione fra CS e accesso alle cure una revisione del 2009 ha riscontrato una mancanza di congruenza su come il CS sia stato misurato e interpretato e un’incoerenza generale dei risultati nei diversi studi selezionati; ciò ha reso difficile trarre delle conclusioni definitive. Lo studio evidenzia la necessità di ulteriori approfondimenti che dovrebbero distinguere tra CS bonding, bridging e linking, le loro caratteristiche e i loro benefici, ed esaminare le tre dimensioni di CS: cognitivo, comportamentale e strutturale (Derose KP. 2009).

 

CS e disuguaglianze sociali

Dai dati della World Values Survey della Banca Mondiale risulta una correlazione fra salute percepita, livelli di CS e disuguaglianze sociali, ma resta una grande variabilità degli effetti del CS sulle disuguaglianze di salute, secondo i paesi inclusi nello studio e le misure di CS utilizzate. La ricerca futura dovrebbe esaminare le caratteristiche specifiche del paese e le differenze di valori o norme culturali, che possono influenzare le relazioni tra il CS, la disuguaglianza di reddito e la salute (Mansyuri C. 2008).

Interventi che includano strategie per ridurre le disuguaglianze socioeconomiche e incrementino le reti sociali possono avere un impatto positivo per la riduzione delle disuguaglianze, nel rapporto fra CS e salute. L’isolamento sociale infatti favorisce l’inattività fisica e l’ipertensione. Bassi livelli di ‘sense of control’ e di coesione percepita contribuiscono al peggioramento degli indici di salute percepita (Moore S. 2014).

Un’applicazione non corretta delle teorie sul CS può però limitare la capacità di questi interventi nel mitigare le disuguaglianze di salute (Putland C. 2013).

 

[3] Capitale sociale: legami di tipo linking, collegamenti fra soggetti con ruoli gerarchici diversi o ruoli diversi nell’organizzazione, bonding, legami forti di tipo esclusivo, ad esempio reti familiari o bridging di tipo inclusivo e deboli In: https://it.wikipedia.org/wiki/Capitale_sociale_(sociologia) (consultato il 14/11/2016)

 

Riferimenti bibliografici

In allegato è disponibile la bibliografia di riferimento organizzata secondo gli aspetti gli aspetti di salute indagati. Ogni riferimento bibliografico è corredato di un abstract sintetico in lingua italiana.

 

 

Revisione per il web a cura di Paola Capra, Dors

Foto: flickr - by Rasande Tiskar


DOWNLOAD & LINK


TAG ARTICOLO