Due domande a...Liliana Coppola
a cura di E. Tosco, Dors

Nell'ambito delle iniziative per celebrare i vent'anni di DoRS, abbiamo chiesto a una serie di persone che hanno incrociato il nostro cammino, con ruoli e modalità di collaborazione differenti, di ragionare su quale funzione può avere un centro di documentazione in un'epoca dominata dalla pluralità e eterogeneità delle fonti di informazione e quali sono i servizi e le attività di Dors che ritengono più interessanti e utili per il loro lavoro. 

Questo mese ci risponde la Dott.ssa Liliana Coppola, Dirigente Struttura Promozione della Salute e Screening UO Prevenzione - DG Welfare, Regione Lombardia.

1) Nell’epoca della post-verità, del sapere diffuso e di un’ampia accessibilità ai temi di salute pubblica, in che modo, chi si occupa di documentazione scientifica “può fare la differenza”?

Ma è davvero un fenomeno nuovo quello del “sapere diffuso”? E cosa vuol dire post-verità?

Ecco una prima differenza che può fare chi ha compiti di divulgazione scientifica è certamente quello di promuovere la riflessione senza mai dare per scontato nulla, né con se stesso né con i propri interlocutori: sostenere pensiero critico e ascolto inteso come capacità di comprendere una prospettiva diversa dalla propria, …documentare ciò che è scientifico non come affermazione di contenuti ideali ma come processo/strumento di conoscenza della realtà.

Direi che oggi chi si occupa di documentazione scientifica può fare la differenza se, tra l’altro, veicola anche strumenti di lettura del “valore” delle informazioni disponibili… affinché l’operatore di sanità pubblica possa a sua volta essere divulgatore “competente”. Sostenere skills per la salute, promuovere health literacy sono processi che richiedono in primo luogo operatori attenti e rispettosi della realtà e competenti nelle relazioni oltre che sul piano dei contenuti.

La realtà – quella delle fake news, dell’ignoranza intesa come condizione del non conoscere in modo adeguato un fatto o un oggetto, del conflitto sociale alimentato da approcci pre giudiziali e pseudo differenze di pensiero - non va giudicata ma cambiata all’interno di una relazione tra operatori di sanità pubblica e cittadini, una relazione capace di qualificare la competenza degli uni se condivisa nella esperienza degli altri.

Ecco dunque che il “sapere diffuso” ci parla anche del valore della conoscenza di modelli, di pratiche, credenze e conoscenze su salute e cura elaborati da differenti culture, così come il “sapere scientifico” ci parla anche del valore della conoscenza che deriva dalla lettura di un articolo rispetto ad una revisione sistematica.

Chi si occupa di documentazione scientifica può fare la differenza quindi, anche, se riconosce la complessità…e accompagna la divulgazione della conoscenza tenendone conto.

 

2) Se pensi al tuo lavoro, in termini di compiti e responsabilità, ti rivolgi a Dors per…?

Ho conosciuto Dors alla sua nascita (nel 1998 ero responsabile di un Centro di documentazione in promozione della salute lombardo e vivace era la dialettica tra i Centri attivi allora in Italia), da subito il rigore, l’onestà intellettuale, lo sguardo internazionale della sua attività di divulgazione scientifica e culturale ne hanno fatto uno dei miei principali punti di riferimento per la ricerca in lingua italiana sui temi della promozione della salute.  

Credo profondamente al potere delle relazioni che “cambiano” quindi non posso non aggiungere quanto la serietà e l’approccio colto ma al tempo stesso pacato e sobrio (“maieutico” ?!) di Elena Coffano mi abbia via via sollecitato a studiare e approfondire i tanti temi della “promozione della salute” e… i nuovi “sguardi” che impone!

Ho quindi “portato con me” Dors quando ho assunto il ruolo di dirigente responsabile delle attività di promozione della salute in Lombardia: dal 2008 non credo vi sia un nostro documento di policy lombarda in tema di promozione della salute, che non citi, a vario titolo/livello, un documento scientifico, una revisione, … tradotti o pubblicati da Dors!

Ci rivolgiamo a Dors perché nel suo ruolo di documentazione è unico in Italia, è innovativo e rigoroso (condivido gli aggettivi proposti da Fattori!), il suo sito è una miniera di fonti di conoscenze autorevoli e aggiornate!

E poi…tutto lo Staff è prodigo di disponibilità ed entusiasmo! D’altronde si sa…i 20 anni sono così!!!!!  

Grazie Dors!

 


TAG ARTICOLO