Il termovalorizzatore del Gerbido (To) e le ultime novità del programma SPOTTDisponibile l'ultimo rapporto del programma SPOTT che monitora lo stato di salute dei residenti nei territori limitrofi l'impianto. a cura di Manuela Orengia, gruppo di lavoro SPOTT - S.C. Epidemiologia ASLTO3Pubblicato il 18 Aprile 2019Aggiornato il 18 Aprile 2019Report e manualiA tre anni dall’avvio dell’impianto di incenerimento del Gerbido, non destano preoccupazioni i livelli di accumulo di PCDD (policloro-dibenzo-p-diossine), PCDF (dibenzofurano policlorurato) e PCB (policlorobifenili) nei residenti che vivono nelle aree limitrofe. Sono queste le principali conclusioni riportate sul decimo report SPoTT (acronimo per Sorveglianza sulla salute della Popolazione nei pressi del Termovalorizzatore di Torino), l’ultimo di una ricca documentazione che illustra in modo dettagliato i risultati delle diverse fasi dello studio di sorveglianza. SPoTT è stato progettato e attuato da un team di enti che lavorano in sinergia su mandato della Città Metropolitana di Torino e nasce nel 2013 con l’obiettivo generale di valutare potenziali effetti avversi sulla salute dell’inquinamento ambientale nelle aree circostanti il termovalorizzatore di Torino. In particolare, in quest’ultimo documento sono disponibili i risultati dei prelievi effettuati nel giugno 2016, tre anni dopo l’entrata in funzione dell’impianto, su un campione di circa 100 persone residenti in Torino e in alcuni comuni limitrofi (Orbassano, Rivalta, Grugliasco, Beinasco). In più sono stati coinvolti anche 13 allevatori con aziende situate in un raggio di 5 Km intorno all’impianto. Nel giugno del 2013, subito prima dell’entrata in funzione, si era svolto il primo controllo. Il Programma SPoTT, nei suoi primi 5 anni di attività, ha permesso di aumentare le conoscenze scientifiche sull’impatto che la combustione controllata dei rifiuti può avere sulla salute della popolazione ed ha contribuito a creare un clima di dialogo tra la cittadinanza e le principali istituzioni coinvolte. Per questo motivo è stato proposto, e avallato dalla città metropolitana, di proseguire lo studio fino al 2022 implementandolo con ulteriori attività. Realizzazione del programma è a cura di: ARPA Piemonte (Dipartimento tematico valutazioni ambientali-Struttura semplice epidemiologia ambientale, Struttura Rischio Industriale e Igiene Industriale) ASL CITTA' DI TORINO (Dipartimento Integrato della Prevenzione, Struttura Complessa Centro Controllo Malattie, Struttura Semplice Dipartimentale Epidemiologia ed Educazione Sanitaria, Struttura Semplice Igiene del Territorio) ASL TO3 (Struttura Complessa a Direzione Universitaria Servizio Sovrazonale di Epidemiologia) ASL TO3 (Struttura Complessa Servizio Igiene e Sanità Pubblica) Istituto Superiore di Sanità (U.O. Esposizione Umana a Contaminanti Ambientali - Dipartimento Ambiente e Salute, Reparto Epidemiologia delle Malattie Cerebro e Cardiovascolare del Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute) DOWNLOAD & LINKReport n.10 - programma SPOTTAllegato A, report n.10 - programma SPOTTAllegato B, report n.10 - programma SPOTTTAG ARTICOLOEPIDEMIOLOGIA AMBIENTE; ESPOSIZIONE AMBIENTALE; INCENERITORE; NANOPARTICELLE; POLCLOROBIFENILI;