Comuni resilienti in tempo di coronavirus nell’ASL TO3
Il lavoro della SS Promozione della Salute dell’ASL TO3 della Regione Piemonte con i Comuni resilienti ai tempi della pandemia
a cura di Alda Cosola, Responsabile SS Promozione della Salute ASL TO3 e Paolo Nosenzo, Dottore in Psicologia in tirocinio post-laurea presso SS Promozione della Salute

Individuo e comunità: empowerment e resilienza

Senza ombra di dubbio esiste un mondo pre-covid e un mondo post-covid. I sistemi sanitari di tutto il mondo sono stati schiacciati dal peso della pandemia, incapaci di rendere disponibili, in tempi rapidi, cure adeguate a tutte le persone affette dal Covid19. Gli operatori sanitari sono stati chiamati alle armi dagli ospedali per fronteggiare in prima linea la pandemia, lasciando le loro occupazioni abituali. Le persone hanno drasticamente cambiato le loro abitudini di vita: lo smart working è diventato più una necessità che una possibilità e la mascherina è diventata un oggetto di uso quotidiano per milioni di persone. Inoltre, alcuni studi sottolineano l’aumento dei problemi di salute mentale durante e dopo il periodo del primo lockdown. In questo momento di profonda crisi, le persone non hanno potuto fare affidamento sul sistema sanitario. Il tradizionale modello medico (approccio patogenico) si è dimostrato inadeguato nel fronteggiare la pandemia e alcuni autori hanno sottolineato l’importanza della Promozione della Salute (approccio salutogenico). Poiché l’approccio medico ha fallito in tempo pandemico, l’unico modo possibile per sopravvivere sembra lavorare insieme, come afferma Glenn Laverack. Lavorare insieme per promuovere, in primo luogo, comportamenti e azioni adeguate in tempo di coronavirus.

La pandemia è un argomento complesso e difficile da afferrare nella sua interezza. Molto spesso, il singolo non possiede le conoscenze e gli strumenti per comprendere questo tema efficacemente e cade quindi vittima di fake news e complottismi di vario genere. La conseguenza diretta più frequente è la mancata adesione ai comportamenti utili per contrastare l’epidemia. In altre parole, la singola persona non può vincere da sola la battaglia contro il coronavirus. Per questo motivo, il focus deve essere posto anche sulla comunità e in particolar modo sull’empowerment di comunità. D’altra parte, il community engagement permette in primo luogo la comprensione dei fatti e delle prescrizioni comportamentali e quindi l’adesione alle condotte adeguate per il contrasto dell’epidemia (S.Van den Broucke, 2020).

È fondamentale promuovere l’empowerment a partire dal singolo per arrivare alla comunità e viceversa. Questo concetto chiave permette lo sviluppo della resilienza (di comunità o del singolo) che è la proprietà di un sistema di resistere e riadattarsi alle avversità e agli eventi traumatici.

Dalla comunità al Comune

Il rapporto tra comunità e Comune è un rapporto inclusivo: il Comune è una comunità di persone che condividono almeno un’appartenenza territoriale, un’amministrazione politica e un ordine sociale. Allo stesso modo, una comunità resiliente rende un Comune resiliente e lo mette in grado di adattarsi efficacemente alle avversità. Le caratteristiche di un Comune di questo tipo possono essere riassunte in tre punti fondamentali:

I. adattamento efficace e tempestivo alle situazioni di emergenza

II. promozione di informazioni corrette e contrasto della disinformazione per permettere l’adozione di comportamenti adattati a contrastare la diffusione del coronavirus

III. considerazione delle necessità dei propri cittadini, in particolar modo dei gruppi vulnerabili.

La Promozione della Salute in tempo di Coronavirus

Molti autori sottolineano l’importanza della Promozione della Salute, che in tempo di coronavirus può agire sia a livello individuale che a livello di comunità. Le azioni di questo tipo hanno un ruolo fondamentale per sviluppare empowerment (e resilienza) nei singoli e nelle comunità e promuovere quindi risposte efficaci e adatte alla situazione di crisi. Tuttavia, spesso, la Promozione della Salute è stata vista come un’opzione piuttosto che come un principio guida (Bena, 2020) e nei mesi di emergenza è stata spesso completamente trascurata o privata della sua forza lavoro. L’obiettivo finale della Promozione della Salute in tempo di coronavirus dovrebbe essere quello di guidare il singolo e quindi la comunità verso la costruzione e il rafforzamento di una risorsa umana, un capitale sociale, in grado di sopperire alla crisi pandemica dei sistemi sanitari.

Comuni resilienti in tempo di coronavirus: il lavoro dell’ASLTO3

Il lavoro della Struttura Semplice Promozione della Salute dell’ASL TO3 della Regione Piemonte sui Comuni resilienti, comincia nel marzo 2020, durante il primo lockdown nazionale dovuto alla pandemia, e si colloca all’interno di una riflessione più ampia sul ruolo della promozione della salute nel periodo pandemico. Sin dai primi giorni del lockdown, la Promozione della Salute dell’ASL TO3 dialoga attivamente e supporta i Comuni del territorio nell’affrontare l’emergenza coronavirus. Nei mesi di marzo e aprile, sono contattati numerosi sindaci e con loro si promuovono iniziative legate all’adozione di comportamenti protettivi.

Nello stesso periodo comincia la ricerca, in rete, delle iniziative messe in atto dai Comuni, con l’obiettivo di comprendere la situazione nel territorio, sostenere e valutare alcuni di questi interventi. La ricerca delle iniziative locali permette la costruzione di una mappa - database online, contenente tutte le attività e le iniziative legate alla pandemia messe in atto dai 109 Comuni dei cinque Distretti dell’ASL TO3. Questa mappa diventa il primo risultato messo a punto dagli operatori della Promozione della Salute.

In una seconda fase, con l’allentamento della crisi sanitaria e la fine del periodo di quarantena, sono state raccolte le valutazioni da parte di coloro che avevano promosso le iniziative locali e il lavoro sui Comuni si è spostato su un’analisi più approfondita di queste attività, con due obiettivi: catalogare gli interventi che si presentavano con maggiore frequenza ed evidenziare le attività più caratteristiche, per fornire un quadro complessivo che mettesse in luce il loro valore.

Sono state individuate sette categorie di attività resilienti messe in atto dai Comuni:

  • beni di prima necessità a domicilio e solidarietà alimentare
  • distribuzione delle mascherine
  • attività e ruolo dei volontari
  • asilo nido a casa e iniziative per i più piccoli
  • connettività
  • supporto Psicologico
  • tutela di animali e ambiente.

Oltre a queste attività più generali, sono state indagate con maggiore profondità otto iniziative originali:

  • l’apertura dei parchi delle scuole ai ragazzi con disabilità e autismo nel Comune di Collegno
  • il gruppo TELEGRAM “Semini Pedagogici” per le mamme dei bimbi degli asili nido di Grugliasco
  • l’intervista periodica con il sindaco di Susa, in diretta facebook
  • il prestito di giochi in scatola ai cittadini da parte di un centro ludico (WePlay) di Caselette
  • la WebRadio messa a punto nel Comune di Piscina
  • il progetto dei Volontari “Nessuno Resta Solo” di Piossasco e Bruino
  • l’autotassazione della giunta comunale e dei dipendenti del comune di Porte, per mettere a disposizione generi di prima necessità a cittadini in difficoltà
  • il progetto “Promozione del Benessere per lo Sviluppo di una Comunità Educativa” del Comune di Villarbasse, che è proseguito nel periodo pandemico.

I Comuni sono comunità che vanno considerate dal duplice punto di vista, del singolo e della collettività, come cittadini e amministrazioni. In questo senso, in tutti i Comuni analizzati, si è manifestata una resilienza reciproca  legata all’adattamento vicendevole tra cittadini e amministrazione.

Governi, sistemi sanitari e macro-organizzazioni di ogni tipo sono state colte impreparate dalla pandemia. Al contrario, i Comuni si sono dimostrati resilienti e più preparati ad affrontare una crisi di questo tipo.

Gli autori del lavoro della SS Promozione della Salute dell'ASL TO3 della Regione Piemonte mettono a disposizione il rapporto - Comuni resilienti in tempo di Coronavirus.

 

Bibliografia:

  • Bena A. (2020), La promozione della salute può imparare dalla Crisi?, Centro di Documentazione Regionale per la Promozione della Salute (DORS). 
  • Laverack G. (2018), Salute Pubblica: potere, empowerment e pratica professionale, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma.
  • Laverack G. (2019), Il modello di empowerment per la società e la salute a cura di E. Barbera & C. Tortone, Dors.
  • Laverack G. (2020), Learning to Live with COVID-19: The empowerment model of societfy and health.
  • Lindström B., Eriksson M. (2005), Professor Aaron Antonovsky (1923–1994): the father of the salutogenesis in “Journal of Epidemiology & Community Health”, 59:511.
  • Van den Broucke S. (2020), Why health promotion matters to the COVID-19 pandemica, and vice versa, in “Health Promotion International”, 35, 181-186.


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