Buona Pratica Cercasi: “TALENTI LATENTI: rete per un welfare di comunità”
il progetto dell’ASL CN 2 e Comune di Bra (CN), Regione Piemonte, ha ottenuto il riconoscimento di qualità.
a cura di Rita Longo e Paola Ragazzoni

I punti di forza del progetto

Complesso e articolato, il progetto – che ha avuto un avvicendarsi “armonico” di capofila, dall’ASL CN 2 al Comune di Bra (CN) - ha avuto una prima annualità sperimentale (2016) volta a indagare i bisogni di salute dei lavoratori delle imprese/aziende locali e dei loro familiari (es. la genitorialità e il dialogo inter-generazionale, il rapporto coi servizi del territorio, lo stile di consumo consapevole e responsabile, …), da cui sono poi emerse le tracce per orientare le azioni specifiche del successivo biennio sui temi prioritari, attraverso l’attivazione/riorganizzazione di servizi ad hoc a valenza informativa, formativa, educativa.

I principali punti di forza del progetto:
- la sperimentazione di un modello di innovazione sociale territoriale a partire da una rete “solida” e ufficiale, articolata in gruppi di lavoro specifici per gli aspetti di coordinamento e di operatività
 - l’ottica di empowerment che assegna un ruolo da “protagonista” ai dipendenti aziendali nonché utenti dei servizi attraverso la proposizione/realizzazione di interventi non assistenziali basati sulla compartecipazione e attivazione responsabile
- l’attenzione ai nuclei/persone in situazione di fragilità attraverso l’individuazione e formazione di una nuova figura di tutor sociale, con funzioni di informazione, orientamento, sostegno, raccordata coi servizi territoriali
- l’utilizzo di una valutazione partecipata con finalità di ricerca (progettata e supervisionata dall’Università di Torino)

Dal punto di vista metodologico e descrittivo, la lettura attraverso la griglia delle Buone Pratiche ha evidenziato i seguenti aspetti:
 - tra gli obiettivi indicati ci sono la costituzione/mantenimento di un gruppo/comitato formale e stabile (cambiamento strutturale e organizzativo), e il monitoraggio/valutazione dei risultati del progetto

- il progetto è corredato da un’analisi dettagliata delle caratteristiche socio-economiche del territorio afferente agli enti proponenti/realizzatori

- il progetto capitalizza la ricchezza delle iniziative/risorse già presenti sul territorio, e ciò aumenta le possibilità di trasferibilità.

Riflessioni dei progettisti

 

Abbiamo chiesto alla dott.ssa Anna Santoro - Responsabile delle azioni inerenti la Promozione della Salute nei Luoghi di lavoro (WHP - Workplace Health Promotion) del Piano Locale della Prevenzione dell’ASL CN 2 cosa le ha insegnato realizzare questa esperienza, e come si è modificato il progetto a seguito della lettura/valutazione attraverso la griglia:

<<Il progetto ha rappresentato una grossa sfida per le modalità con cui era stato progettato e per l’ambizione di mettere in rete e far dialogare pubblico, privato e privato sociale al fine di implementare sul territorio azioni di welfare di comunità. Infatti, per la realizzazione degli obiettivi individuati, bisognava armonizzare le diversità esistenti tra i vari partner: l’idea vincente è stata quella di una cabina di regia intesa come spazio comune in cui il confronto dialettico ha scardinato i pregiudizi sulle modalità di approccio lavorativo tra mondi e realtà diverse per raggiungere obiettivi condivisi, in modo che tutti i soggetti coinvolti risultassero vincenti secondo il modello WIN-WIN>>

<<Sicuramente la lettura /valutazione della griglia diverrà bagaglio culturale per la stesura dei prossimi progetti. Inoltre sarà spunto di riflessione anche l’esperienza maturata durante la pandemia in quanto si dovrà tener conto, almeno nel futuro prossimo, delle linee guida per Covid19 e della letteratura scientifica al riguardo>>

 

Per leggere la documentazione completa del progetto TALENTI LATENTI vai alla banca dati Pro.Sa


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