Come trattare l'ansia sociale dei giovani nell'era del distanziamento socialea cura di Marina PenassoPubblicato il 10 Marzo 2021Aggiornato il 10 Marzo 2021Sintesi di studi/reviewLa nuova pandemia di coronavirus (COVID-19) ha apportato cambiamenti rapidi e senza precedenti al panorama della cura della salute mentale. Gli individui a livello globale sono incoraggiati a mantenere la distanza fisica dagli altri per ridurre al minimo il rischio di contagio (Organizzazione mondiale della sanità, 2020). Mentre la terapia è delegata alle piattaforme di telemedicina per prevenire interruzioni nella cura della salute mentale, prove emergenti suggeriscono che i giovani sono a rischio di maggiore ansia e disagio psicologico sulla scia del COVID-19 (Golberstein et al., 2020, Liang et al., 2020, Loades et al., 2020). È probabile che ciò sia aggravato dalle raccomandazioni per l’apprendimento sicuro durante l'anno accademico 2020-2021 e dalle riduzioni delle opportunità sociali per molti giovani. Una combinazione di maggiore ansia, minori opportunità sociali e il passaggio alla fornitura di servizi di telemedicina presenta particolari sfide per il trattamento del disturbo d'ansia sociale (SAD) nei giovani, che si basa fortemente sull'esposizione a situazioni sociali con coetanei, adulti o altri soggetti sociali. Il SAD, una paura persistente delle situazioni sociali, è il disturbo d'ansia più comune a livello nazionale (Kessler et al., 2005), con esordio tipico durante la tarda infanzia o l'adolescenza (Grant et al., 2005, Knappe et al., 2015). Non trattato, il SAD è persistente e associato a una significativa compromissione funzionale, nonché all'insorgenza di depressione e condizioni psichiatriche comorbili aggiuntive (Beidel et al., 2019, Beidel e Turner, 2006). I sintomi del SAD sono mantenuti attraverso l'evitamento o il coinvolgimento limitato con stimoli temuti e una maggiore attenzione alla minaccia (ad esempio, valutazioni e giudizi negativi); l'ansia disadattiva si perpetua attraverso l'assenza di apprendimento correttivo sul vero livello di minaccia della situazione e la capacità di tollerare il disagio (Rapee & Heimberg, 1997). La terapia cognitivo-comportamentale (CBT), il principale trattamento psicosociale con dati di efficacia che ne supportano l'uso con i giovani affetti da SAD (Higa-McMillan et al., 2016, Radtke et al., 2020), pone un forte accento sull'uso dell'esposizione - terapia (Banneyer et al., 2018). L'esposizione consiste nel supporto guidato dal terapeuta affinché i giovani si impegnino con gli stimoli temuti, riducano i comportamenti di evitamento disadattivi, migliorino la capacità di tollerare situazioni paurose, promuovano un nuovo apprendimento della sicurezza sociale e migliorino l'autoefficacia nell'affrontare le situazioni sociali. Attraverso esposizioni ripetute e nuove, gli individui apprendono nuove informazioni sullo stimolo temuto (p. es., Non è veramente pericoloso, possono tollerare l'ansia che provoca, l'evitamento non è l'unica risposta per affrontare l'ansia), che li aiuta a superare l'evitamento problematico (Abramowitz, 2013, Craske et al., 2014). L'esposizione per i giovani con SAD spesso include la facilitazione delle interazioni sociali sia durante che tra le sessioni di terapia per fornire ai giovani l'opportunità di impegnarsi nella pratica; quando necessario, la pratica dell'esposizione può anche incorporare il coaching delle abilità per quei giovani che mostrano anche deficit di abilità sociali. Le raccomandazioni di allontanamento fisico e la dipendenza dalla telemedicina pongono difficoltà uniche per condurre esposizioni efficaci per il SAD. L'articolo presenta una breve panoramica di come COVID-19 e le sue sequele possano avere un impatto unico sui giovani affetti da SAD e viene discussa l'importanza di continuare a fornire la terapia dell'esposizione. In secondo luogo, vengono discusse le considerazioni chiave per i medici che lavorano con i giovani affetti da SAD per supportare la fornitura continua di trattamenti basati sull'esposizione. Vengono forniti anche esempi concreti per illustrare come le esposizioni possano essere adattate per ottimizzare il loro successo tramite la telemedicina aderendo alle raccomandazioni di salute pubblica. In conclusione le considerazioni per continuare il trattamento con i giovani affetti da SAD nel futuro a breve e lungo termine. Khan AN, Bilek E, Tomlinson RC, Becker-Haimes EM. Treating Social Anxiety in an Era of Social Distancing: Adapting Exposure Therapy for Youth During COVID-19. Cogn Behav Pract. 2021 Feb 5TAG ARTICOLOADOLESCENTI; ANSIA; COVID19; GIOVANI; SALUTE MENTALE;