Dati sul suicidio durante la pandemia da COVID-19 a Milano
a cura di Marina Penasso

 L'Europa è stato il secondo continente più colpito dalla pandemia da coronavirus del 2019 (COVID-19), con l'Italia che ha pagato un bilancio di vittime molto elevato, in particolare in Lombardia. La pandemia ha avuto un profondo impatto sulla salute mentale e sui tassi di suicidio nel mondo sin dal suo scoppio. I tassi di suicidio legati al COVID-19 hanno comunque seguito una tendenza non lineare durante la pandemia, diminuendo dopo l'epidemia di COVID-19, per poi aumentare durante un lungo periodo di follow-up. Pertanto, lo studio è mirato a valutare ulteriormente i tassi di suicidio in Lombardia. È stata effettuata un'analisi retrospettiva di tutte le autopsie eseguite nell'anno 2020 ed entro i primi quattro mesi dell'anno 2021 attraverso la banca dati dell'Istituto di Medicina Legale di Milano. Nell'anno 2020, i suicidi registrati sono diminuiti rispetto al 2016-2019 (21,19-22,97% delle autopsie), essendo 98 (18,08% su 542 autopsie), mentre, nei primi 4 mesi dell'anno 2021, sono stati documentati 35 suicidi (185 autopsie, in totale). Poiché la regione Lombardia è stata gravemente colpita da COVID-19 sin dai primi mesi del 2020, il follow-up retrospettivo esteso ha consentito di trarre conclusioni e approfondimenti più solidi sulla necessità di estendere il follow-up della pandemia di COVID-19 oltre i primi mesi dopo l'epidemia, in tutto il mondo. Si sottolinea la necessità di stanziare fondi adeguati per la prevenzione della salute mentale per la popolazione generale e per quelle più vulnerabili, come le persone con gravi malattie mentali e gli operatori sanitari, gli operatori sanitari in prima linea e chi è in lutto a causa del COVID-19.

Calati R, Gentile G, Fornaro M, Tambuzzi S, Zoja R. Preliminary suicide trends during the COVID-19 pandemic in Milan, Italy. J Psychiatr Res. 2021 Aug 21;143:21-22. doi: 10.1016/j.jpsychires.2021.08.029.

 


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