TIM - teatro e matematica: quanto conta star bene a scuola?
a cura di Simonetta Lingua, Vincenzo Rubino, Claudio Tortone - Dors

Il progetto

TIM – Theatre in Mathematics, nato nel 2018 e finanziato dal Programma Erasmus+ “Strategic Partnership for School Education”, è stato realizzato da quattro Paesi partner – Italia, Portogallo, Norvegia e Grecia – e ha visto il coinvolgimento, di 8 trainer, circa 30 insegnanti, 32 classi, 520 studenti in Italia.

L’obiettivo generale del progetto, fin dal principio, è stato quello di creare una metodologia che avesse cura dell’ambiente di apprendimento e del metodo didattico e, oltre a ciò, che favorisse lo sviluppo di quelle ‘competenze per la vita’ (OMS 1993), utili per migliorare il benessere e l’empowerment dell’individuo e della sua comunità (scolastica).

TIM, oggi, è una nuova metodologia didattica che utilizza l’approccio teatrale per superare, a scuola, i maggiori ostacoli incontrati nell’apprendimento e nell’insegnamento della matematica. L’uso del laboratorio teatrale permette di accrescere le competenze matematiche, sviluppare le life skills e promuovere il benessere di studenti e insegnanti, favorendo così un’esperienza positiva della matematica. Una didattica proposta attraverso l’arte, inoltre, non solo promette un maggior livello di efficacia sugli esiti scolastici, ma risulta essere anche più inclusiva e si propone di non lasciare indietro nessuno: un obiettivo fondamentale dei prossimi anni, soprattutto dopo l’eccessivo uso della DAD, che ha penalizzato i bambini più fragili e svantaggiati.

TIM è il risultato della fusione di due approcci “drammatici” già esistenti: “Mathemart – Insegnare la matematica nel laboratorio teatrale” di SCT Centre - Social and Community Theatre Centre dell’Università di Torino (COREP) e “Process Drama – Change of roles, perspectives, and role aspects in teaching mathematics” di HVL – Western Norway University of Applied Sciences.

Sono partner di questo progetto: Social and Community Theatre Centre dell’Università di Torino | COREP (Italia), HVL – Western Norway University of Applied Science (Norvegia), TUC – Technical University of Crete (Grecia), la compagnia teatrale ASTA (Portogallo) e DoRS – Centro di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte (Italia).

L'evento conclusivo

L’evento conclusivo di TIM si è svolto venerdì 12 e sabato 13 novembre, con una due giorni di approfondimento, intrattenimento e formazione, nei locali dello Spazio BAC di Torino, gestito dal Social Community Theatre Centre dell’Università di Torino, primo centro culturale dedicato a cultura e salute. Le due giornate sono state organizzata dall’SCT Centre di Torino insieme a DoRS.

Il programma dell’evento, inoltre, includeva la conferenza internazionale “Imparare la matematica attraverso il teatro. Supportare la didattica, contrastare le disuguaglianze, favorire il benessere degli studenti”, uno spettacolo teatrale e un workshop esperienziale volti all’approfondimento dei contenuti e alle pratiche metodologiche, relative all’insegnamento della matematica attraverso il Teatro Sociale e di Comunità.

La conferenza

La conferenza, sia on line che in presenza, era rivolta soprattutto a docenti, educatori e formatori, ovvero coloro che in prima persona si relazionano, quotidianamente, con studenti tra gli 8 e i 14 anni. Hanno partecipato all’evento anche gli insegnanti italiani che hanno sperimentato TIM nelle loro classi, affiancati dai trainer formati, oltre a quelli interessati ad utilizzarla nell’anno scolastico in corso.

Il programma della conferenza, di seguito riassunto per punti, ha incluso interventi e temi afferenti al mondo del teatro, della didattica della matematica e dello sviluppo di competenze per la salute.

L’introduzione al progetto è stata a cura di Maurizio Bertolini, ideatore di Mathemart e del progetto TIM a cui è seguito l’intervento di Alessandra Rossi Ghiglione direttrice di SCT Centre sul tema Teatro e promozione del benessere: pratiche e strumenti per rafforzare le life skills 

I successivi interventi di operatori del settore e ricercatori su differenti tematiche, sono stati:

  • “Creatività, emozioni e apprendimento della matematica a cura di Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo dell’Università degli Studi di Padova esperta in psicologia dell’apprendimento e autrice di numerosi contributi di ricerca nell’ambito dell’apprendimento matematico;
  • Formare i futuri insegnanti di matematica in una prospettiva laboratoriale a cura di Carlotta Soldano che ha presentato un approccio didattico adottato all’interno di corsi che formano i futuri insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria in matematica per far fronte alla diffusa paura di insegnare tale disciplina e scardinare l’idea che la matematica sia solo “regole ed esercizi”;

I moderatori degli interventi sono stati: Sara Coccolo, dirigente scolastica dell’Istituto Frassati di Torino, Simonetta Lingua di DoRS e Alessandra Rossi Ghiglione SCT Center

L’evento si è concluso con una tavola rotonda dal titolo “Quali prospettive per un’alleanza tra arte e scuola nell’ottica di una didattica che favorisce il benessere”, con il contributo di Alessandra Rossi Ghiglione (SCT | UniTo) per il teatro, Claudio Tortone (DoRS) per la salute e Andrea Ghersi (USR Piemonte) per la scuola, con l’obiettivo di valorizzare gli aspetti promettenti del progetto, auspicandone la continuità.

Lo spettacolo teatrale

Nella serata del 12 novembre si è tenuta in presenza la premiere dello spettacolo “Math scare boom. Una strana lezione contro il maldimatematica”, che ha affrontato il tema della paura della matematica con gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado. Sul palco di Spazio BAC, l’attrice Viola Zangirolami, ha portato in scena un’adulta, Viola che, come molti, ha conosciuto la paura della matematica da bambina, e non l’ha più abbandonata. Per uno strano equivoco, però, Viola, che è insegnante di educazione fisica, si trova a vestire proprio i panni di un’insegnante di matematica. Lo spettacolo, con un taglio brillante e comico, ha usato i linguaggi del teatro fisico e del teatro di narrazione, includendo anche momenti di interazione giocosa con il pubblico. La drammaturgia, secondo la metodologia del Teatro Sociale e di Comunità, è stata creata a partire dalle interviste di bambini e adolescenti della scuola italiana, norvegese, portoghese e greca che hanno preso parte ai laboratori del progetto europeo “TIM - Theatre in Mathematics”. Le loro risposte sono diventate stimolo per il lavoro di creazione con il gruppo di attori dei diversi paesi coinvolti nel progetto, che hanno portato nel processo la loro esperienza con la matematica a scuola e nella vita.

Regia di Alessandra Rossi Ghiglione; drammaturgia curata dalla regista in collaborazione con Christian Castellano con la consulenza matematica di Maurizio Bertolini.

I workshop esperienziali

Nella giornata conclusiva di sabato, si sono svolti i laboratori esperienziali della metodologia TIM, in cui la competenza matematica è considerata come una delle caratteristiche imprescindibili per l’autorealizzazione personale e sociale nel contesto della cooperazione europea. Purtroppo però per un consistente numero di studenti le canoniche lezioni di matematica in classe sono spesso fonte di disagio. I laboratori dunque, condotti da Maurizio Bertolini, Elena Cangemi (SCT Centre), Tor-Helge Allern e Mona Rosseland (HVL), trasferiscono i principi base della metodologia TIM capace di creare un ambiente didattico partecipativo che supporta l’apprendimento e il coinvolgimento attivo degli studenti. Divertendosi, la matematica si trasforma in un gioco.

Per ulteriori informazioni: info@theatreinmath.eu e https://www.theatreinmath.eu/.


TAG ARTICOLO