Il Glossario della Promozione della Salute dell’O.M.S. (1998)
a cura di Elena Barbera e Claudio Tortone, Dors

Il glossario

Li conosciamo? Li usiamo? Ci danno ispirazione? Sono i fondamenti del nostro lavoro? … Sono i settantuno termini del Glossario della Promozione della Salute voluto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: essi accomunano e guidano il linguaggio e il lavoro di chi occupa del benessere e della salute delle persone e delle comunità locali.

L’Health Promotion Glossary (WHO, 1998) è ora disponibile in lingua italiana. Completa così la precedente traduzione del WHO Health Promotion Glossary: new terms (2006), curata e pubblicata da Dors nel 2010.

            Alcune traduzioni italiane erano già state pubblicate, ma non nella forma integrale e autorizzata dalla stessa OMS. Dors ne ha curato la traduzione e la revisione, avvalendosi di un gruppo multi-professionale composto da biologi, comunicatori, linguisti, psicologi, sociologi e medici esperti in differenti discipline (epidemiologia, psichiatria, sanità pubblica). L’intento è stato di valorizzare appieno il significato originale dei termini, rendendolo, per quanto possibile, vicino alla nostra cultura e alle nostre prassi.

            La scelta di mettere a disposizione i termini in italiano, nonostante il Glossario sia “datato” al 1998, è stata sollecitata dalla ricchezza e dalla vitalità della maggior parte di essi. Il segno della loro attualità è emerso durante i lavori di traduzione e revisione linguistica. Abbiamo infatti trovato molte conferme confortanti, ma anche nuove interpretazioni e suggestioni (grazie all’opera di riflessione durante il lavoro) per il nostro modo di intendere l’azione di documentazione e assistenza a progetti e piani, e talora abbiamo incontrato voci inesplorate o, forse, dimenticate o mai considerate a fondo.

La nostra mappa concettuale...

Vi proponiamo le nostre suggestioni attraverso una mappa concettuale. Ci sono termini che sentiamo consolidati, forse alcune volte scontati: salute, equità e benessere (quest’ultimo introdotto nel 2006). Alcuni li stiamo imparando a usare: marketing sociale, carico di malattia, azioni sostenibili per la promozione della salute. Altri che sono diventati “imperativi”, in questo momento di crisi sociale ed economica e che allo stesso tempo danno spazio alla speranza: capitale sociale, azioni della comunità per la salute, alleanze, partnership. Altri che ci aiutano, oggi più che mai, a comprendere i nuovi fenomeni sociali ed epidemiologici, a spiegarne le possibili cause, ad affrontare efficacemente e socialmente i temi caldi relativi al binomio benessere/salute (obesità, benessere/salute mentale, nuove dipendenze, web e salute…): determinanti di salute, analisi dei bisogni (2006), speranza di vita in buona salute.

Altri che richiamano alla sfida più difficile per una strategia e un processo, quale la promozione della salute: ri-orientamento dei servizi sanitari, costruzione di competenze, valutazione di impatto (2006), promozione della salute basata sulle prove (o meglio sulle evidenze?) (2006). E poi le parole che motivano e sostengono il cambiamento: enabling, mediazione, supporto sociale, auto-efficacia (2006). Infine ci sono i termini “impossibili”, talora percepiti come colonizzatori culturali. Quelli difficilmente traducibili in italiano (e che abbiamo scelto di conservare in lingua originale per l’uso diffuso anche nella nostra lingua): empowerment (vedi documento sulla progettazione), advocacy (vedi due esempi di comunicazione rivolta ai decisori: la Carta di Toronto per l’Attività Fisica e la dichiarazione su Teatro, Benessere e Salute del Comitato Inter-Istituzionale Cuneese, life skills, health literacy.

Questa è la nostra mappa, ovviamente parziale, condizionata dalla nostra esperienza di Centro di Documentazione che lavora e collabora con molti operatori e decisori della scuola, della sanità, degli Enti Locali, delle associazioni.

… e la vostra mappa? Scrivete un commento!

Ognuno, leggendo e riflettendo, potrà fare la propria mappa. Anche gli stessi gruppi di progetto, nelle loro caratteristiche di multi-professionalità, multi-disciplinarietà, multi-settorialità (o forse ci piacerebbe di più usare il prefisso trans-) possono utilizzare i termini di questa “lingua comune” per domandarsi quanto hanno in comune nel linguaggio, a che punto si trovano, quanto è consolidato e quanto invece è ancora inesplorato, quale senso e significato vi è nel proprio lavoro, quanto è una “conserva culturale” e quanto è rispondente ai bisogni e alle risorse emergenti. È una proposta che facciamo, prima di tutto a noi stessi. È un invito a tutta la comunità italiana di operatori e decisori che ritiene il benessere e la salute non solo un bene individuale e comune, ma anche un diritto costituzionale (art. 32) da tutelare e promuovere con senso di responsabilità sociale (vedi termine del Glossario 1998) e con spirito creativo.

In fondo a questa pagina troverete la possibilità di lasciare un commento: scrivete, condividete le vostre impressioni, suggestioni, dubbi, proposte… dopo avere sfogliato i due documenti che compongono il Glossario.

Altri glossari italiani

Vi sono altri Glossari molto interessanti in circolazione.

Il Glossario sulla promozione della salute mentale (2010), prodotto dalla rete lombarda HPH (Health Promoting Hospital and Health Services), è stato concepito come una ‘cassetta degli attrezzi’ ad uso di professionisti, amministratori, funzionari e volontari che operano, a vario titolo, per migliorare la salute mentale e il benessere delle singole persone e della comunità in generale. Obiettivo del documento è di diffondere la cultura della salute mentale positiva.

L’Atlante concettuale della salutogenesi: modelli e teorie di riferimento per generare salute (di Simonelli I, Simonelli F, edito da Franco Angeli, 2010), rivolto a policy makers, a operatori sanitari e sociali, a docenti ed educatori e, in generale, a tutti i promotori di salute, illustra il quadro teorico-concettuale e fornisce un glossario dei concetti e dei costrutti necessari per comprendere e approfondire l'approccio salutogenico.

Il Glossario della prevenzione delle dipendenze (2003), nato all’interno del Progetto Itinerari, con  l’obiettivo di raccogliere i termini utilizzati nei progetti veneti di prevenzione delle dipendenze, valorizzando quindi l’esperienza degli operatori e delle organizzazioni in rapporto con la ricerca.

Forse questi esempi non esauriscono la disponibilità nel panorama italiano di utili strumenti di lavoro: anche in questa occasione, saranno molto gradite le vostre segnalazioni nello spazio dei commenti a fondo pagina.

La linea editoriale di DoRS si arricchisce…

Mettere a disposizione, adattare al linguaggio e alla cultura italiana, interpretando il significato e il senso dei documenti in lingua originale, sono gli impegni che Dors ha cercato di mettere in pratica in questi ultimi anni con la traduzione di documenti integrali e autorizzati da organismi internazionali (OMS, IUHPE; GAPA):

In alcune occasioni (Carta di Toronto e documenti relativi alla scuola) abbiamo anche attivato delle reti di professionisti ed esperti esterni provenienti da settori diversi della società proprio per affinare la qualità e l’appropriatezza delle traduzioni. E in questo processo abbiamo avuto modo di conoscere e confrontarci con mondi nuovi, di scambiare saperi ed esperienze, cogliere nuove opportunità, intessere nuove collaborazioni e costruire piccoli progetti comuni, che altrimenti non avremmo potuto realizzare. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le persone che si sono rese disponibili, dedicando un po’ del loro tempo e del loro sapere.

La linea editoriale sulle traduzioni contiene anche le “Sintesi e gli adattamenti” di articoli scientifici o documenti, non in forma integrale, per permettere la diffusione di contenuti, altrimenti non sempre reperibili, soprattutto sui temi della comunicazione e del marketing sociale.

Prossimamente pubblicheremo il documento preparatorio ai lavori dell’8ª Conferenza Globale sulla Promozione della Salute dedicata alla “Salute in Tutte le Politiche” (Helsinki, 10-14 giugno 2013).

Aspettiamo con interesse e curiosità i vostri commenti.

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