Se entri a scuola prima eviti il traffico e riduci il rischio di incidentea cura di P. Capra; M. Di Pilato, DorsPubblicato il 13 Aprile 2013Aggiornato il 24 Novembre 2015Sintesi di studi/reviewLe lesioni che i bambini pedoni riportano a seguito di un incidente stradale sono la conseguenza dello scontro fisico con un veicolo e questo scontro fisico si verifica quando bambini a piedi e auto o motoveicoli confluiscono nello stesso luogo in uno stesso periodo temporale. Numerose strategie di prevenzione agiscono su aspetti strutturali dell’ambiente, per ridurre il rischio di incidenti: ad esempio costruire strutture per rallentare il flusso del traffico o separare fisicamente le aree per i veicoli e per i pedoni sono alcune delle misure ritenute efficaci, per ridurre il rischio di incidenti e lesioni tra i bambini. Tuttavia queste misure, oltre ad essere molto costose possono avere conseguenze indesiderate: riduzione dei livelli di attività fisica nei pedoni, deviazione del traffico in altre zone che risultano così meno sicure, aumento del rischio di lesioni in prossimità delle striscie pedonali. Più raramente sono stati presi in considerazione interventi sulla viabilità come la pianificazione e la regolamentazione degli spostamenti dei bambini pedoni.I bambini si recano a scuola nelle ore in cui è più elevato il volume del traffico di auto e moto, in particolare durante le ore del mattino. L’incidenza di mortalità è fortemente correlata con il volume del traffico. La ricerca di Yiannakoulias ipotizza che è possibile ridurre, nei bambini pedoni, il rischio di lesioni per incidente stradale cambiando gli orari di frequenza scolastica, in particolare incoraggiando i bambini ad andare a scuola prima o dopo i periodi di punta del traffico locale.Si tratta di riprogrammare gli orari di entrata e uscita da scuola in base alle informazioni locali sull’intensità del traffico. Questo tipo di programmazione degli orari scolastici si tradurrebbe in un modello a scaglioni, con scuole che inizierebbero le lezioni prima e altre dopo, in base alla fascia oraria di traffico più congestionato. Lo studio Yiannakoulias Metodologia Lo studio Yiannakoulias 2013 esplora la fattibilità di apportare modifiche agli orari di accesso alle lezioni, per ridurre il congestionamento di veicoli: lo scopo è di realizzare uno schema che possa aiutare le scuole a scegliere gli orari di entrata più opportuni, con attenzione alle condizioni locali del traffico. L’obiettivo ultimo dello studio è ridurre la probabilità di collisioni che causano lesioni, riducendo il numero di auto e moto in circolazione, mentre i bambini si recano a scuola. E’ stata perciò creata una mappa di tutte le strade percorse dai veicoli e dai bambini pedoni della città di Hamilton, in Canada, durante le ore del mattino, quando il traffico è soprattutto costituito da pendolari. Sono stati contati i momenti in cui, su queste strade, agli incroci, i pedoni incontrano i veicoli (per incontro si intende l’arrivo contemporaneo, nel medesimo tempo e luogo di veicoli e di pedoni bambini). I dati derivanti dalla mappa hanno consentito la realizzazione di una tabella con tutti gli orari di frequenza scolastica che ridurrebbero il numero di incontri tra veicoli e bambini a piedi.La mappa comprende le scuole dell’obbligo e bambini da 5 a 14 anni di età, che raggiungono la scuola a piedi, anche se l’approccio potrebbe essere applicato agli studenti di ogni tipo di scuola. La nota correlazione tra i picchi orari per il traffico automobilistico e i picchi orari più a rischio per i bambini che vanno a scuola a piedi suggerisce che, agire sugli orari scolastici può essere un utile strumento per ridurre le probabilità di incidenti stradali. Il metodo e l’analisi presentati nello studio Yiannakoulias 2013 rappresentano un tentativo di valutare l’utilità di pianificare e regolamentare l’orario di inizio delle lezioni al fine di ridurre il rischio di incidenti e lesioni nei bambini pedoni. Risultati La tabella mostra l’esposizione al traffico automobilistico di tutta la popolazione di pedoni di età infantile, secondo 9 diverse ipotesi di pianificazione oraria scolastica. Si può osservare che l’orario in vigore nelle 72 scuole dell’obbligo della città di Hamilton, tende a collocare i tempi di inizio delle lezioni tra le 8,30 e 9,00, stessa fascia oraria di chi si reca al luogo di lavoro. La tabella mostra che questa pianificazione non è la migliore dal punto di vista della sicurezza stradale per i bambini.Il piano orario ottimale stabilisce come orario di inizio predefinito le 8,30 e ottimizzandolo per ridurre l’esposizione totale al traffico di ogni scuola dell’obbligo della città di Hamilton, colloca la maggior parte degli orari di entrata tra le 8 e le 8,30 del mattino, perciò mezz’ora prima dell’orario effettivamente in vigore. Tabella. I differenti piani orari di entrata a scuola: effettivo (attualmente in vigore), uniforme (tutte le scuole entrano alla stessa ora), ottimizzato (rispetto alla massima riduzione di esposizione dei pedoni bambini al traffico). Numero di scuole per ogni piano orario di entrata Piano orario 8:00 8:10 8:20 8:30 8:40 8:50 9:00 Esposizione totale pedoni Esposizione per bambino Effettivo 4 4 9 9 31 24 26 1.428.608 155 Uniforme 72 431.502 139 72 598.483 143 72 638.032 142 72 626.942 123 72 777.891 110 72 1.392.134 137 72 2.575.387 204 Ottimizzato 37 3 6 22 1 0 3 367.190 82 I risultati dimostrano che agli incroci è possibile ridurre l’esposizione dei bambini al traffico automobilistico del 14,9 %, se si adotta una programmazione oraria che modifica i tempi di entrata a scuola, in modo da ridurre al minimo gli incontri tra veicoli e bambini pedoni. Se si misura l’esposizione per ogni singolo bambino (esposizione complessiva divisa per il numero totale di bambini esposti), la riduzione è anche maggiore, pari al 25,9%.In base a questi risultati, considerando che esiste una relazione dose risposta tra esposizione e rischio di lesioni, cambiare gli orari scolastici potrebbe ridurre il numero di lesioni infantili a seguito di collisioni e di incidenti stradali. Un elemento di forza che si evince dall’analisi dello studio è che sono sufficienti piccole modifiche all’orario scolastico in vigore (non oltre la mezz’ora complessiva), per ottenere una significativa riduzione dell’esposizione dei pedoni al traffico. Limiti e conclusioni Il principale limite dello studio consiste nel fatto che quanto illustrato è solo un modello utile ad esplorare la fattibilità di riferirsi a dati relativi al traffico e alla concentrazione di pedoni, in determinate fasce orarie, per informare e influenzare le decisioni scolastiche sui piani orari di inizio delle lezioni. Ci si muove nel campo delle ipotesi e manca la concreta applicazione. Tuttavia l’analisi suggerisce che una strategia che modifica gli orari scolastici di entrata potrebbe ridurre l’esposizione dei bambini al traffico e ridurre perciò il rischio di lesioni per incidente. Con un lavoro di validazione, per migliorare la precisione del modello e con dati più dettagliati sugli orari di lavoro, questa strategia potrebbe essere utilizzata come un’ulteriore strategie di prevenzione orientata a modificare l’ambiente e i comportamenti di pedoni e guidatori. Rendere l’ambiente più sicuro per i bambini che vanno a scuola a piedi ha benefici indiretti oltre che diretti, ad esempio aiuta a ridurre i tassi di obesità infantile, migliora lo sviluppo cognitivo ed emozionale dei bambini, perché offre l’opportunità di costruire relazioni, prendere decisioni ed esplorare l’ambiente, ecc. Se cambiare gli orari di frequenza scolastica possa modificare il numero di bambini che raggiungono la scuola a piedi non è chiaro, per il timore dei genitori verso l'ambiente urbano, considerato poco sicuro e per la percezione che i pedoni hanno della loro sicurezza, maggiormente influenzata dal timore degli estranei o di aggressioni, che dal timore del traffico. Tuttavia questo approccio potrebbe essere un’azione di contrasto alle diseguaglianze in quanto rende più sicuri e meno esposti al traffico i bambini provenienti dalle classi sociali più svantaggiate o da famiglie di immigrati, popolazioni che spesso o non possiedono un’auto o non hanno la possibilità di accompagnare i loro figli a scuola. Traduzione e adattamento dell'articolo originale: Yiannakoulias N, Bland W & Scott DM. Altering School Attendance Times to Prevent Child Pedestrian Injuries. Traffic Injury Prevention 2013; 14 (4): 405-12.TAG ARTICOLOADOLESCENTI; ALUNNI; BAMBINI; PREVENZIONE INCIDENTI STRADALI; SICUREZZA STRADALE;