Buone pratiche

 

Buona Pratica Cercasi: il progetto Sportello TiAscolto! ha ottenuto il riconoscimento di qualità

Progetto dell’omonima associazione di promozione sociale di Torino, si inserisce in una cornice di senso etico e professionale in cui la salute mentale è un diritto di tutti/tutte. Un sistema integrato di azioni, pratiche e processi che garantisce maggiori accessibilità, appropriatezza ed efficacia delle risposte del territorio alle sofferenze psichiche, esercitando un’azione politica di contrasto delle disuguaglianze socioeconomiche.


Buone Pratiche cercasi: il progetto IN-FORMA AL LAVORO A TUTTE LE ETA’ dell’ASLNO ha ottenuto il riconoscimento di qualità

l progetto di WHP (Workplace Health Promotion) In-forma al lavoro a tutte le età: sicurezza, salute & cantiere, per cantieri sicuri e lavoratori in salute ha scelto, come ambito di intervento, il comparto edile che, dal punto di vista epidemiologico, risulta uno dei settori maggiormente a rischio per infortuni e malattie professionali


Buone pratiche cercasi: 3 programmi della Regione Lombardia hanno ottenuto il riconoscimento di Buona Pratica Trasferibile

Scuole che promuovono salute, Gruppi di cammino e Pedibus: Dors mette in evidenza tre diversi programmi della Lombardia, presenti nella banca dati Pro.Sa.  che sono state riconosciute come buone pratiche trasferibili.


‘Un miglio al giorno intorno alla scuola’ è una buona pratica. Vi raccontiamo perché

Contrastare la sedentarietà e promuovere il benessere a scuola sono gli obiettivi di questo progetto dell’AslTO4, che sarà sperimentato, a livello nazionale, nell’ambito del Progetto CCM ‘Muovinsieme’. Dors ha curato la sintesi che ne descrive la storia e i principali risultati.


Le Buone Pratiche: esempi “trasferibili” per costruire Piani Regionali efficaci

Per tutte le regioni italiane è tempo di scrittura del nuovo Piano Regionale di Prevenzione. Dors propone una selezione di Buone Pratiche trasferibili che possono essere di stimolo e riferimento.


 


Linee guida per il linguaggio di genere

L’Università di Verona intende promuovere nella comunicazione istituzionale e nei documenti e atti amministrativi l’uso di un linguaggio non discriminatorio e attento alle differenze di genere (termine coniato negli USA per intendere l’insieme delle caratteristiche socioculturali che si accompagnano all’appartenenza all’uno o all’altro sesso).


Vista l’importanza di conciliare un linguaggio rispettoso dell’identità di genere con la necessità di chiarezza e trasparenza della documentazione amministrativa si è ritenuto necessario sollecitare e condividere un uso corretto e sensibile della lingua, attraverso le presenti Linee guida.Esse sono rivolte alle studentesse e agli studenti, al personale docente e tecnico amministrativo e nascono sia come dovere da parte dell’Ateneo di usare un linguaggio semplice e trasparente sia dalla convinzione che il


linguaggio può essere uno strumento potente per scardinare antiche consuetudini e preconcetti, sostenere il cambiamento e promuovere una cultura che riconosca e valorizzi in misura equa la presenza e i ruoli di uomini e donne nella vita accademica e sociale. Queste “buone pratiche” permettono di realizzare un uso della lingua italiana consapevole e rispettoso di tutte le differenze di genere e rappresentativo di tutte le diverse componenti che concorrono a formare una comunità accademica libera e autonoma.


 


Pro.Sa: due nuove funzionalità a supporto della programmazione del Piano Regionale di Prevenzione

Nonostante il 2020 sia stato un anno davvero difficile da ogni punto di vista, il lavoro degli operatori piemontesi non si è fermato. ProSa ha raccolto numero si progetti tra i quali numerose novità realizzate in risposta all’emergenza sanitaria


Buone pratiche cercasi: il programma Workplace Health Promotion di Regione Lombardia ha ottenuto il riconoscimento di Buona Pratica Trasferibile

Ottiene il riconoscimento di "buona pratica" il programma "Aziende che Promuovono Salute - Rete WHP Lombardia" che ha l'obiettivo generale promuovere cambiamenti organizzativi dei luoghi di lavoro e renderli ambienti favorevoli alla adozione consapevole ed alla diffusione di stili di vita salutari.