Una tragica storia di infortunio diventa un caso in cui lo specifico contributo di soggetti che costituiscono il livello istituzionale di conoscenza tecnico/scientifica dell’ambiente di lavoro, diviene informazione utile ed efficace per produrre un miglioramento nella tecnica di prevenzione e non resta accumulo burocratico di sapere inutilizzato.
I risultati di una revisione sistematica di letteratura rilevano che l’efficacia degli screening nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari è ancora da verificare, sia se effettuati negli ambulatori della medicina di base, sia in altri contesti quali farmacie, supermercati, luoghi di lavoro.
Un recente studio rileva le conoscenze e le opinioni degli operatori sanitari riguardo all’uso della sigaretta elettronica e mette in luce un giudizio prevalentemente non favorevole in merito al suo utilizzo.
I risultati di una revisione sistematica di letteratura rilevano che la crisi finanziaria del 2008 ha avuto effetti negativi sulla salute mentale, sulla mortalità per suicidio, su alcune malattie croniche e trasmissibili e sull'accesso alle cure.
Il 21 maggio 1981, 35 anni fa, veniva adottato dall’Assemblea Mondiale della Sanità, il Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno. Un nome difficile, presto abbreviato in “il Codice”. E’ una convenzione internazionale, redatta con la finalità di assicurare ai neonati una nutrizione sicura ed adeguata.
Sapere di essere portatori di mutazioni nel DNA che predispongono ad alcune malattie non influisce in modo significativo sul miglioramento dei comportamenti che potrebbero ridurre il rischio per le stesse malattie.
I risultati dello studio clinico pubblicato a gennaio sulla rivista dell’American Medical Association (JAMA), mettono in discussione l’efficacia dei trattamenti farmacologici per la cessazione al fumo di sigaretta, sia mediante somministrazione di vareniclina, sia con terapia sostitutiva della nicotina.
Nella popolazione di età superiore a 14 anni, la tendenza alla riduzione nel numero fumatori registrata dal 1980 al 2005, si è arrestata negli anni successivi: nel 2013 i fumatori sono il 24%. Nonostante la diminuzione fino al 2005 abbia riguardato soprattutto gli uomini, in Piemonte, la proporzione di uomini fumatori (29%) è superiore a quella delle donne fumatrici (18%).
Due anziani agricoltori si accingevano a rimuovere degli alberelli da frutto che fiancheggiavano il loro campo con un vecchio trattore. Il mezzo, durante la trazione di una pianta, si è ribaltato. Il conducente non ha avuto il tempo di reagire e muoversi dalla postazione di guida, rimanendo con la testa schiacciata sotto al piantone dello sterzo e la carenatura del motore.
Le leggi antifumo si sono dimostrate l’unico mezzo efficace per evitare i danni causati dal fumo passivo ai non fumatori. L’Ufficio regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità, a gennaio 2016, ha pubblicato un documento sulla valutazione d’impatto delle politiche antifumo in nove Paesi membri che hanno introdotto una legislazione antifumo completa.
L’associazione tra il consumo abituale di caffè e il rischio di mortalità totale è da tempo oggetto di indagine. Un ampio studio di coorte fa chiarezza su questo tema e rileva che, se si esclude l’assunzione di sostanze dannose correlate al consumo di caffè come panna, zuccheri, fumo di sigaretta, si riduce il rischio di mortalità legata a cause polmonari, diabetiche e depressive.