Quali sono i bisogni di chi cura ovvero dei caregiver? Quali strategie resilienti adottare a livello individuale e di comunità? Come diffondere le esperienze efficaci, attive sul territorio, a loro supporto? Se n’è parlato a Torino, il 12 novembre 2018.
Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il report su ruolo e competenze degli “esperti per esperienza” è stato realizzato per documentare il laboratorio – world cafè che si è svolto a Torino il 10 ottobre 2017. Dors ripubblica il documento per la ricorrenza dei suoi 20 anni.
Mercoledì 10 ottobre è indetta la Giornata Mondiale per la Salute Mentale al fine di sensibilizzare, in generale, la popolazione sul tema dei disturbi mentali e di agire nell’ottica della consapevolezza e della prevenzione.
Un decreto a favore dell’assunzione di donne vittime della violenza di genere che prevede sgravi fiscali per chi le assume e congedo dal lavoro di tre mesi.
La Mental Health Recovery Star™ è uno strumento elaborato da Triangle Consulting nel 2011 su mandato del Mental Health Providers Forum; è il prodotto di una ricerca-azione condotta con la partecipazione di operatori ed utenti di diversi servizi di salute mentale di area londinese utilizzando metodi qualitativi e quantitativi. La sua finalità è quella di supportare l’utente ed il suo operatore di riferimento nella definizione, nel monitoraggio e nella valutazione dei percorsi di cura e riabilitazione basati sui principi delle pratiche orientate alla guaribilità. Il quadro teorico di riferimento della Recovery Star™ fa riferimento alla coproduzione, all’empowerment, alla valorizzazione dell’esperienza vissuta in prima persona dagli utenti dei servizi e al ruolo di facilitazione degli operatori rispetto ad un percorso di cambiamento personale. A differenza di altri strumenti la Recovery Star™ fa proprio un modello di cambiamento che nasce da ricerche sulle esperienze di malattia e di guarigione descritte da più persone soprattutto nei paesi anglosassoni (ma non solo): la “scala del cambiamento” che ne deriva costituisce il motore concettuale dello strumento e offre all’utente e all’operatore indicazioni non solo per la valutazione del punto a cui un percorso individuale è arrivato ma anche un supporto nell’identificare gli interventi più adatti nelle diverse fasi della scala del cambiamento. La Star consente di valutare dieci aree: salute mentale, life-skills, lavoro, dipendenze, responsabilità, reti sociali, relazioni personali, speranza, cura di sé, identità ed autostima.
Il Rapporto sulla Salute Mentale, pubblicato dal Ministero della Salute a maggio 2018, illustra i principali dati sull‟utenza, le attività e il personale dei Servizi di Salute Mentale in Italia riferiti all'anno 2016.
L'obiettivo dello studio è di descrivere l’impatto dei disturbi mentali tra i bambini nella fascia di età 5-14 anni in ciascuna delle sei regioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. I problemi di salute mentale sono le malattie e i disturbi più frequenti nei bambini e ragazzi in tutto il mondo, e sono i principali responsabili della sottrazione di anni di vita in buona salute. I problemi più diffusi sono: disturbi comportamentali come quelli dell’attenzione e l’iperattività, i disturbi legati alla sfera dell’ansia, la depressione e i disturbi che derivano dall’autismo. Lo studio ha preso in esame il periodo 2000-2015 e ha messo in luce che la frequenza dei disturbi di tipo mentale in età pediatrica è alta e costante in tutti i paesi.
La violenza di genere ha risvolti molteplici e per contrastarla occorrono misure diversificate: nel presente articolo si esaminano i punti del Piano Regionale degli interventi per il triennio 2017-19 e il Piano Antiviolenza della Città di Torino che sarà attivato nel corso dell’anno.
DoRS, in collaborazione con IRES, ha pubblicato un articolo sul tema della salute mentale sulla rivista "Politiche Piemonte"
Le conseguenze sociali ed economiche dovute alla scarsa salute mentale sono notevoli. Il documento fornisce una panoramica dello sviluppo di approcci per promuovere il benessere mentale e la prevenzione delle malattie mentali nei paesi dell'OCSE, insieme a una valutazione di ciò che è noto sulla loro efficacia ed economicità. Le azioni e i programmi di promozione e prevenzione della salute mentale nei diversi paesi non sono uniformi. Sono necessari ulteriori sforzi per introdurre interventi mirati rivolti ai disoccupati e alle popolazioni anziane.
Sono state 738 le donne accolte da Telefono Rosa Piemonte nel 2017. Trecentododici donne sono state accolte e accompagnate alla rete dell’assistenza con le agenzie del privato sociale e istituzionale dei servizi; 3.492 sono state le richieste di consulenze della sezione aiuto on line, un servizio reso dall’associazione 24 ore su 24 tramite e-mail e social network.
Tra di esse vi erano 528 donne con figli; 41 erano in gravidanza; 167 i figli dichiarati vittime di violenza diretta; 321 quelli colpiti da violenza assistita.
Nel solo 2017, si sono registrati 117 casi di violenza sessuale, 539 casi di violenza fisica, 561 casi di violenza psicologica, 586 casi di violenza verbale o minacce, ma anche 261 accoglienze per stalking, una pericolosa realtà che appartiene al 36.54% delle donne accolte e che è uno degli indici che rappresentano il rischio maggiore di aggressioni ancora più gravi, fino al femminicidio.
Manifesto di Telefono Rosa in occasione della Giornata dell'8 Marzo. Il messaggio del manifesto è diretto nello specifico all'universo maschile in modo da indurre gli uomini a non rimanere inerti spettatori od omertosi testimoni di fronte alla violenza perpetrata ai danni delle donne.
Il documento, redatto da "Mental Health Commission of Canada" è composto da due linee guida. La prima parte fornisce una panoramica degli elementi per la pratica di "Peer Support", insieme con i valori guida, i principi pratici, le abilità necessarie in tutti coloro che sono coinvolti in programmi di supporto tra pari. La seconda parte si concentra sulla formazione dei lavoratori e delinea le capacità e le conoscenze da includere nella formazione di coloro che si occupano di "Peer Support".
Nel 2015, l'Italia è stata il secondo punto di accesso più comune per i richiedenti asilo in Europa dopo la Grecia. La stragrande maggioranza si imbarcava dalla Libia dilaniata dalla guerra; in quell'anno 80.000 persone hanno chiesto asilo. Le loro condizioni fisiche venivano valutate all'arrivo ma i loro bisogni di salute mentale non venivano affrontati in alcun modo, nonostante la probabilità di gravi traumi prima e durante la migrazione. Medici senza Frontiere (MSF), in accordo con il Ministero della Salute italiano, ha fornito la valutazione della salute mentale (MH) per i richiedenti asilo appena sbarcati in Sicilia. Questo studio documenta le condizioni di salute mentale, gli eventi potenzialmente traumatici, la vita post-migratoria e le difficoltà incontrate dai richiedenti asilo.-
La ricerca (una revisione sistematica con metanalisi) indaga sullo stress lavoro–correlato e sul suo impatto sulla salute mentale, in particolare sul rischio di depressione. Secondo alcuni studi precedenti, i carichi di lavoro sono associati ad un aumentato rischio di depressione ma in questi studi le evidenze non sono abbastanza solide. Per ovviare a questo è stata condotta una nuova ricerca che, oltre a mettere insieme i dati relativi agli studi precedenti ha preso in considerazione un database internazionale che comprende 120.000 lavoratori. Non sono stati usati solo questionari ma anche i dati dei registri degli ospedali sulle diagnosi per depressione. I risultati hanno confermato che un alto stress sul luogo di lavoro è associato all’insorgere della depressione.
Le persone con disturbi mentali mostrano tassi di mortalità fino a 22.2 volte più alti di quelli della popolazione generale. Nonostante il progressivo aumento dell'aspettativa di vita osservata nella popolazione generale, il divario di mortalità delle persone che soffrono di problemi di salute mentale si è gradualmente ampliato. Lo scopo dello studio era di studiare i tassi di mortalità nelle persone che soffrono di malattia mentale in una coorte di persone (16.981 soggetti) nel registro della salute mentale della provincia di Modena durante il decennio 2006-2015. Lo studio conferma che i soggetti con malattia mentale hanno un tasso di mortalità più elevato.
Sono aperte le iscrizioni per partecipare al Concorso "Lo Spiraglio - Filmfestival della salute mentale” 8a Edizione 2018, evento di corti e lungometraggi. Chi vuole iscriversi può inviare i lavori, entro e non oltre il 12 Marzo 2018. L’evento finale si terrà a Roma nei giorni 4,5 e 6 Maggio 2018 presso il Maxxi – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. L'obiettivo del Festival è quello di raccontare il mondo della salute mentale attraverso le immagini e di avvicinare un pubblico vasto a queste tematiche.
Il Manuale, realizzato dal Gruppo CARE Riabilitazione, composto da esperti della riabilitazione e della comunicazione, è rivolto ai professionisti e operatori della salute che vogliono approfondire la comunicazione con il paziente e i loro familiari. Nato sotto forma di linee guida per i professionisti della riabilitazione permette agli operatori di autovalutare le proprie capacità comunicative; comprendere i vantaggi di un’efficace relazione con i pazienti e familiari e considerare il processo riabilitativo come strumento per una “risocializzazione” del paziente. I diversi momenti comunicativi della relazione con il paziente, i familiari e l’équipe vengono approfonditi attraverso raccomandazioni, regole di buona educazione e strategie di comunicazione e counseling consentendo una autovalutazione delle competenze necessarie all’instaurarsi di un autentico rapporto interpersonale. Il documento, che si compone di due parti, prevede nella prima parte una serie di riquadri sotto forma di check list su tematiche fondamentali della comunicazione e, nella seconda parte, sotto forma di relazioni, una serie di approfondimenti sugli aspetti specifici della comunicazione nell’ambito della riabilitazione
IL RAPPORTO salute mentale in Piemonte 2017, a cura di IRES Istituto di Ricerche Economico Sociali del Piemonte (col contributo delle aziende sanitarie locali, l' università, l'osservatorio epidemiologico regionale), fornisce una fotografia della salute psicologica e mentale del territorio piemontese nell'anno 2016 a partire da vari dati, tra cui: numero di ricoveri per disturbi psichici, consumo di farmaci, tasso di suicidi. I dati ci dicono che in Piemonte circa 800.000 persone sono a rischio di incorrere nel corso della loro vita in qualche problema di salute mentale, a partire anche dai recenti dati dell'Organizzazione Mondiale della Salute secondo cui tra i pazienti che si rivolgono ai servizi 1 su 4 ha problemi di salute mentale. Il Rapporto, inoltre, fornisce una mappatura dell'organizzazione e funzionamento attuali dei servizi (dipartimenti di salute mentale), con un approfondimento sui livelli di assistenza erogati, il sistema di monitoraggio informatizzato (SISM) in fase di rodaggio, la presa in carico territoriale e ospedaliera e in particolare "i percorsi di cura", evidenziandone opportunità, criticità, aree prioritarie ed emergenti (es. persone immigrate). La parte conclusiva del Rapporto è dedicata all'analisi dei cosiddetti "Punti caldi" in agenda e prospettive di miglioramento anche in termini di riorganizzazione dei servizi (in particolare inerenti la presa in carico territoriale) nell'ottica di favorire la recovery, di investimento sulle risorse finanziarie e professionali (da "reclutare" e formare), di individuazione e diffusione di valide pratiche operative.
Il Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne (CCVD) della Città di Torino ha pubblicato il V Report relativo alle caratteristiche delle donne che si sono rivolte, nell’anno 2016, ai centri antiviolenza aderenti al Coordinamento contro la Violenza sulle Donne presenti sul territorio della Città e della provincia di Torino.